martedì 30 marzo 2021

Con l'accordo da un quarto di secolo con l'Iran la Cina ha DEFINITIVAMENTE VINTO la battaglia per la "Nuova Via della Seta"


E' un grande piacere per me trarre queste analisi, che confermano la bontà delle mie analisi strategiche portate avanti vari anni e sfociate nella mia decisione di intraprendere una collaborazione di lungo periodo con le Edizioni Anteo per diffondere in Italia il pensiero strategico cinese sulla Nuova Via della Seta, la Comunità Umana dal Futuro Condiviso e la Cooperazione a Mutuo Vantaggio.

La notizia della firma del Comprehensive Strategic Partnership con scadenza a 25 anni tra Iran e Cina si può riassumere semplicemente con uno scambio: infrastrutture per energia, un classico. 

A breve termine, l’Iran che sta sulla faglia Occidente – Oriente come Russia, Turchia, Siria, impedito di volgersi ad Ovest dalla protervia euro-americana (dovuta alla sottomissione sionista che grava su questi Paesi), si volta quindi ad Est, la Cina ottiene alimentazione per il suo frenetico sviluppo che l'ha già portata a superare gli USA. 

Ma le cose più interessanti si intravedono a medio-lungo termine. 

Pechino ottiene una importante casella nella sua strategia di infrastruttura commerciale nota come Belt and Road Initiative. L’Iran è cerniera fondamentale del progetto (infatti l'accordo giunge dopo cinque anni di trattative, qui non s'improvvisa nulla, come da lungo tempo vi avverte il vostro amabile esperto di Geopolitica).

Vediamo in dettaglio: