sabato 22 settembre 2012

Palestinese reso emiplegico da una pallottola sionazista muore dopo nove anni di sofferenze ininterrotte!

Iyad Saeed Sheikh Khalil aveva appena 15 anni quando, nell'aprile del 2003, un "panzer" sionazista da oltre 50 tonnellate irruppe nella Striscia di Gaza (allora non ancora liberata dalla tumorosa e invadente presenza dei coloni ebrei) sparando e cannoneggiando a tutto spiano la scuola di Beit Lahiya da lui frequentata, conficcandogli una pallottola da 12.7mm nella spina dorsale.

Da allora per il ragazzo iniziò un calvario fatto di interventi chirurgici, tentativi di riabilitazione falliti, sofferenze inenarrabili che non servirono nemmeno ad affrancarlo parzialmente dalle devastanti conseguenze dei danni riportati.

Dopo un periplo che lo ha portato a venire ricoverato in moltissimi ospedali di Gaza, della Cisgiordania, della Giordania e dell'Egitto, Iyad Khalil é morto avantieri ad appena 24 anni; ennesimo esempio di Palestinese cui l'arroganza e la violenza razzista israeliana hanno negato i momenti più belli e più vividi dell'esistenza trasformandoli in un incubo di dolore.
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Dall'esperienza di Bint Jbeil nasce il progetto più ambizioso di Hezbollah: "Nella prossima guerra potremmo liberare la Galilea!"

"Liberare Al-Jalil" (cioé la Galilea); questo, in parole semplici, l'obiettivo che il Movimento di Resistenza sciita Hezbollah sembra essersi prefisso per il momento della prossima guerra contro il regime ebraico di occupazione della Palestina; almeno a giudicare da quanto si vede e si legge in questa infografica ufficialmente prodotta e rilasciata dalla divisione comunicazioni dell'organizzazione libanese.

"Pazzia", "Vaniloquio", "Esagerazione" sono soltanto alcune delle stupite reazioni che si sono levate da più di un 'pundit' e commentatore sionista, americano o diversamente 'occidentalista' nel leggere o sentire riportate queste dichiarazioni eppure dobbiamo dire che, persino tra i nostri redattori, non pochi sono rimasti sinceramente sorpresi nell'apprenderle; visto che noi stessi non più tardi di qualche mese fa davamo sì per probabile una presenza in Galilea da parte di uomini di Hezbollah in un prossimo conflitto aperto, ma per minare e sabotare la rete logistica sionista proiettata verso il Libano nuovamente invaso, non certo per liberare la parte Nord della Palestina occupata.

Eppure tale dichiarazione é in linea con gli ultimi messaggi di Hassan Nasrallah ed é noto a tutti che quando Nasrallah parla la sua posizione rappresenta la linea ufficiale di Hezbollah che quindi si sente sufficientemente forte e preparato (o vede Israele abbastanza confuso e indebolito) da mettersi nei panni dell'attaccante nel prossimo "round" sionista-libanese, forse con l'obiettivo di creaee uno spazio sul terreno dove i profughi palestinesi stanziati in Siria e nel Paese dei Cedri possano finalmente ritornare.
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Osman Koruturk denuncia gli autogol di Ankara: "Erdogan e Davutoglu hanno rovinato la reputazione turca in politica estera!"

Il parlamentare turco del partito di opposizione CHP (partito del popolo Osman Koruturk parlando alla stampa ha stigmatizzato la maniera in cui "l'avventurismo" del Premier Erdogan e del Ministro degli Esteri Davutoglu hanno 'rovinato e sprecato' gli sforzi di anni e anni spesi nel costruire un rapporto pacifico e amichevole con la Siria, che oggi considera Ankara come un mortale nemico impegnato a finanziare e rifornire i terroristi attivi sul suo territorio.

La forte critica colpisce un nervo scoperto della politica estera turca che per anni aveva perseguito un regime di "Zero Problemi" con i paesi vicini (Siria, Irak, Libano, Iran) e ora ha sacrificato tutto questo per accodarsi ai diktat di Usa, Arabia Saudita e Qatar, che sono notoriamente al servizio ultimo di Israele. La cosa ha messo in crisi anche le credenziali 'antisioniste' guadagnate nel 2010 con la crisi della 'Freedom Flotilla', dimostrando che l'allontanamento dal regime di occupazione é probabilmente più cosmetico che reale.

Inoltre la Turchia tra i tre partner filo-terroristi é quella che ha più da perdere visto che é l'unico paese con un confine fisico con la Siria, il più esposto a rappresaglie di Damasco anche attraverso la guerriglia curda che, guardacaso, da quando Ankara ha iniziato a sostenere i terroristi wahabiti in casa di Assad ha ricominciato i suoi attacchi con violenza inusitata uccidendo dozzine e dozzine di militari turchi.
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La Marina iraniana progetta di "mostrare la bandiera" fino al Polo Sud, la 21esima flottiglia ritorna dall'Oceano Indiano!

Nell'ambito delle manifestazioni per la "Sacra Settimana della Difesa" il Capo di Stato Maggiore dell'IRIN, Contrammiraglio Habibollah Sayyari ha annunciato che la Marina di Teheran sta stilando piani per una crociera dimostrativa fino alle acque del Polo Sud, che potrà servire come 'prova' e preparazione per una più continua e stabile presenza in quelle acque nel medio futuro.

Nodo centrale dei preparativi iraniani per la transizione definitiva da "Marina da acque verdi" a "Marina da acque blu" (cioé fa forza di interdizione e protezione costiera a forza pienamente oceanica) é ovviamente la costruzione di nuove unità e nuovi tipi di vascello, che in Iran procede a ritmo serrato con grandi innovazioni tecniche e qualitative. Proprio negli scorsi giorni il lancio dello scafo del nuovo cacciatorpediniere "Sahand" ha segnalato un nuovo passo avanti su questa strada.
Ma prima che il 'Sahand' (attualmente al 20 per cento dei lavori) sarà terminato il 'Velayat' (adesso al 75 per cento di completamento): a queste navi in seguito si uniranno i nuovi destroyer classe "Sina" (Jamaran, Velayat e Sahand sono classe "Moudgeh") evolute dalla classe "Kaman"/"Combattante II". La Marina iraniana ha già quattro destroyer "Sina" in linea (Pakyan, Joshan, Derafsh, Kalat), costruiti tra il 2003 e il 2008 e ne sta preparando altri quattro da varare entro il 2020.
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venerdì 21 settembre 2012

La Repubblica Islamica iraniana ricorda il 32esimo anniversario dell'invasione irakena, appoggiata e finanziata da Francia, Usa, Urss, Germania e Italia!

Con una imponente parata militare svoltasi davanti agli occhi del Presidente Ahmadinejad, dei Generali delle Forze Armate e della Guardia Rivoluzionaria, la Repubblica Islamica ha ricordato l'anniversario dell'attacco a tradimento col quale, nel 1980, l'Irak di Saddam Hussein cercò, istigato dalle potenze coalizzate di Usa, Urss, Francia, Germania Ovest e Italia, di approfittare dello stato di transizione dalla dittatura alla Democrazia in cui versava l'Iran per accaparrarsi territori lungo il confine, in particolare la ricca provincia petrolifera del Khuzestan.
Rivolgendosi alla cittadinanza il Capo di Stato maggiore dell'Esercito Generale Ahmad Reza Pourdastan ha ricordato come, sacrificandosi sui confini per fermare l'avanzata irakena, l'Esercito regolare dimostrò la propria lealtà alla Patria e alla Nazione e come, se necessario, anche in futuro le forze armate saranno pronte a fare muro insieme alle Guardie Rivoluzionarie contro qualunque minaccia: imperialista o sionista.
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I carcerieri sionazisti liberano Fawzi Almaswaba, arrestato nel 2002, il suo crimine: "Resistere all'Occupazione!"

Gli aguzzini del regime ebraico hanno rilasciato oggi, dopo centoventi mesi di detenzione, Fawzi Almaswaba, nativo del campo profughi di Shati in Cisgiordania, arrestato nel 2002 a un posto di blocco e sbattuto in cella con la generica quanto inconsistente accusa di "Resistenza all'Occupazione".

Le occupazioni militari di territorio conquistato ai sensi del Diritto internazionale sono ILLEGALI e RESISTERE a esse oltre che un DOVERE é DIRITTO delle popolazioni occupate. Fawzi Almaswaba, nato in un campo profughi a causa dell'illegale INVASIONE EBRAICA DELLA SUA TERRA stava solo ESERCITANDO I PROPRI DIRITTI, ma si sa, che nello Stato dell'Apartheid sionista il mondo va alla rovescia, si premiano i criminali, si perseguitano i retti e i probi.

Dozzine di amici, parenti e compagni di lotta lo hanno riaccompagnato dal varco di Erez fino alla sua povera casa a Shati; grazie Fawzi, di aver ricordato al mondo con la tua sofferenza cosa vogliano dire le parole CORAGGIO e DIGNITA'!
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Nuova grande manifestazione degli sciiti a Qatif: chiedono la liberazione dei prigionieri politici dalle galere dei Saoud!

In una nuova, grande manifestazione di coraggio civile e politico gli appartenenti alla minoranza sciita stanziata sulla costiera Est dell'Arabia Saudita (oltre il 17 per cento della popolazione, che occupa le province più ricche di petrolio) sono scesi in strada nonostante divieti e minacce per domandare la liberazione immediata di tutti i prigionieri politici.

Il numero dei detenuti nelle carceri saudite per reati d'opinione non é certo, ma potrebbe variare da cinque fino a trentamila persone visto che moltissimi sono gli arrestati semplicemente 'rapiti' per strada senza che il loro fermo venga annunciato o notificato a parenti e familiari. Recentemente anche il coraggioso sceicco sciita Nimr al-Nimr é stato rapito dalla 'Ceka' di Riyadh; lo shock per il suo sequestro é stato tale che la sua moglie é morta di dolore.

Nonostante le repressioni violente, le incarcerazioni, le torture e il fuoco indiscriminato contro i manifestanti disarmati sono ormai oltre 18 mesi che gli sciiti d'Arabia dimostrano e manifestano contro la corrotta corte dei Saoud.
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giovedì 20 settembre 2012

Diventa l'ennesima protesta contro il tiranno Al-Khalifa il funerale dell'anziano soffocato dai gas tossici "Made in Usa" a Sitra!

Il funerale di Haj Hassan Abdullah Ali, soffocato dai gas urticanti venduti da Obama (Nobel per la Pace!) ai corrotti regimi sunniti del petrolio si é trasformato nell'ennesima manifestazione popolare contro la dinastia Al-Khalifa, durante la quale i presenti hanno ricordato non solo il cinquantanovenne morto a Sitra ma anche tutte le altre vittime della bestiale repressione sponsorizzata e sostenuta dall'Arabia Saudita, dagli Emirati Arabi e da Usa ed Europa, che si sono dimostrati prontissimi a vendere ai tiranni arabi armi ed equipaggiamenti con cui compiere stragi ancora peggiori.

I leader della protesta barheini hanno dichiarato che le manifestazioni continueranno, fino a che il regime di Manama non capirà che la voglia di riforma, democrazia e cambiamento del popolo non può venire combattuta con la violenza, repressa o intimidita. Finora ci sono state circa 80 vittime civili, ma le cifre non sono certe e il numero dei morti potrebbe essere molto, molto più alto.
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L'esercito sionazista massacra due civili palestinesi a Rafah nel silenzio dell'Occidente ipocrita e superficiale!

Ashraf Saleh, 25 anni, and Anis Abu al-Ainain, di un anno più 'anziano' sono le ultime due vittime civili della barbarie sionazista, che si esprime con regolari bombardamenti di bersagli civili nel ghetto assediato di Gaza, condotti dai famigerati 'droni' assassini, macchine vigliaccamente comandate a distanza dai "moralissimi" macellai di Tsahal, nella più totale indifferenza dell'Occidente superficiale, ipocrita e corrotto.

I due giovani sono morti ieri quando la loro auto é stata centrata da un razzo sparato da un velivolo comandato a distanza nelle vie di Rafah, nella zona Sud della Striscia di Gaza, non troppo distante dal confine egiziano. Uno o due altri civili di Gaza potrebbero essere rimasti feriti dalle conseguenze dell'esplosione. Si attendono dichiarazioni del coordinatore dei Servizi di Soccorso di Gaza in merito all'accaduto.
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mercoledì 19 settembre 2012

Un'altra vittima del Terrore di Stato in Barhein, cinquantanovenne soffocato dal gas urticante a Sitra!


Haj Hassan Abdullah Ali é il nome dell'ultimo martire della lotta del popolo barheini per la libertà e l'autodeterminazione, che viene repressa nel sangue e nella violenza senza che nell'Occidente corrotto e ipocritamente strabico (quando fa comodo agli interessi delle cricche di parassiti) quando a usare la violenza più cieca sono i regimi 'alleati' degli emiri del petrolio.

Il cinquantanovenne si trovava all'interno della sua casa a Sitra quando si è trovato immerso in una cortina di gas urticante "made in Usa" (il famigerato CS) che gli ha causato un fatale collasso cardiocircolatorio. Il gas é stato sparato dalle famigerate 'forze di sicurezza' del regime di Manama, piene zeppe di violenti mercenari pachistani, contro un assembramento di cittadini che protestavano in strada.

La "International Federation for Human Rights" in un rapporto di recente pubblicazione ha dichiarato che le promesse di Casa Al-Khalifa per introdurre riforme nella vita politica del paese, più volte ripetute negli scorsi mesi, "sono cadute nel vuoto e sono state completamente disattese". Chi si aspetta che i corrotti emirati sunniti del Golfo si auto-riformino deve avere una pazienza e una capacità di autoinganno superiore a quella di quanti ancora aspettino l'arrivo di "Godot".
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Il regime ebraico rilascerà il prigioniero politico Al-Barq, ma vuole deportarlo in Egitto!

Il regime sionista di occupazione ha comunicato la propria intenzione di rilasciare il prigioniero politico palestinese Samer al-Barq, trentottennte, detenuto senza un'accusa dal 2010 e costantemente tenuto in "carcerazione amministrativa". Al-Barq ha partecipato allo sciopero della fame collettivo che in primavera si é concluso con l'impegno di Tel Aviv a non rinnovare i termini di detenzione dei prigionieri senza accusa, ma lo ha ripreso quando é parso che volesse rimangiarsi tale promessa.

Tra il primo sciopero della fame e la sua ripresa Al-Barq é rimasto senza cibo per ben cento e diciotto giorni. Adesso sembra che verrà liberato ma solo se accetterà di venire deportato in Egitto. La famiglia del prigioniero ha confermato la cosa aggiungendo di avere fatto pressione affinché il proprio parente accetti la cosa, preoccupata per la sua salute e la sua vita.
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martedì 18 settembre 2012

Nuova ondata di successi delle forze armate siriane! I terroristi wahabiti sono con l'acqua alla gola!

Una nuova raffica di successi nella regione contestata attorno ad Aleppo, prima metropoli del paese, e nei dintorni di Damasco e Homs, pacificate ormai da tempo e dove i qaedisti al soldo di Riyadh, Doha e Ankara stavano cercando di rimettere piede, costituisce il segnale più convincente di ogni annuncio ufficiale che l'Esercito siriano é ancora la temibile macchina da combattimento che é stato creato, rifornito e addestrato per essere, anche a venti mesi dall'inizio dell'insorgenza terrorista.

Il cimitero dei martiri di Al-Hajar al-Aswad, vicino Damasco, é stato teatro di un grande scontro con elementi terroristi che dopo il fallimento dell'Operazione Vulcano cercavano di tornare verso la capitale siriana, conclusosi con l'uccisione di molti di essi e la cattura di altri; altre operazioni si sono avute vicino a Bustan al-Qasr, mentre ad Al-Jedida un gruppo di qaedisti si sono fatti esplodere nell'edificio in cui i militari siriani li avevano accerchiati, uccidendo due soldati e perendo tutti sotto le macerie.

Tre camion di armi e due 'tecniche' (jeep equipaggiate con mitragliatrici Dshk da 12,7mm) sono stati catturati dalle forze regolari, ad Al-Mansoura, presso Aleppo, mentre a Idlen e Halat, presso la località di confine col Libano di Talkalakh due diversi gruppi di terroristi che cercavano di entrare in Siria sono stati scoperti e distrutti. Lungo la strada che unisce Homs ad Al-Mishyrfeh un gruppo di estremisti sunniti che stava attaccando la popolazione civile é stato ingaggiato e distrutto dai militari dell'Esercito.
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La Repubblica Islamica iraniana celebra nuovi successi nel campo dell'industria militare!

Con una imponente cerimonia nella città portuale di Bandar Abbas l'IRIN, la Marina iraniana, ha rimesso in linea il sommergibile classe 'Kilo' (scafo 901) "Tareq" acquistato nel 1992 e riportato alla piena efficienza con estese modifiche e modernizzazioni dopo venti anni esatti di onorato servizio.

La modernizzazione degli scafi russi rappresenta una ulteriore vittoria nella ricerca della totale autosufficienza militare da parte della Repubblica Islamica. Mosca infatti aveva proposto che i vascelli fossero riportati in Russia per i lavori di manutenzione mentre Teheran voleva che le operazioni si svolgessero in Iran sotto gli occhi di ingegneri iraniani che sarebbero così stati in grado di apprendere tecniche e know-how. Alla fine il Governo iraniano decise di fare da sé, rassicurato riguardo al fatto che la tecnologia navale nazionale potesse assumersi il compito dell'overhaul senza dover chiedere assistenza all'estero.
La scommessa é stata vinta e ora si attende che anche gli scafi '902' e '903' ('Noor' e 'Younes') escano dai bacini di carenaggio ammodernati e pronti a riprendere il pattugliamento delle acque del Golfo Persico e dell'Oceano Indiano. Sempre nella giornata di ieri é stato varato anche lo scafo del cacciatorpediniere "Sahand", unità di nuova concezione che eredita il nome della fregata classe 'Alvand' eroicamente affondata nel 1988, lottando contro la flotta imperialista americana.
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Mezzo milione di libanesi rispondono all'appello di Hezbollah e manifestano contro il film islamofobo dei sionisti Usa!

Oltre cinquecentomila persone hanno affollato le strade e le piazze del sobborgo meridionale di Beirut, roccaforte del movimento sciita Hezbollah, in risposta all'appello del leader Hassan Nasrallah che aveva chiesto per ieri una mobilitazione generale (non soltanto dei suoi seguaci o dei soli sciiti, anche se costoro ovviamente costituivano la maggioranza dei presenti) per dimostrare lo sdegno e la rabbia per il vergognoso e vigliacco film islamofobo finanziato da cento sionisti americani.

In un oceano di vessilli gialli e verdi i dimostranti hanno scandito slogan contro gli Usa e Israele, dichiarandosi pronti a combattere ogni provocazione contro la loro religione e le sue figure rappresentative; il culmine della manifestazione si é avuto con un discorso in diretta dello stesso Nasrallah.

Il Segretario Generale di Hezbollah ha ripetuto il suo appello perché si approvi una legislazione internazionale che renda le offese alla religione passibili di persecuzione penale, come accade per le incitazioni al razzismo e ad altri generi di discriminazione.
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lunedì 17 settembre 2012

Senatore australiano razzista dà sfogo al suo odio approfittando delle giuste proteste musulmane: ironia, discende da Italiani!

Il senatore razzista Cory, che qui vediamo seminudo in un hamam insieme ad altri membri del suo partito, ha pensato bene di usare il suo scranno al Parlamento australiano (Parlamento di uno Stato costruito sull'invasione e sul genocidio, come insegna la storia dei popoli anglosassoni, pirati per natura) per dare sfogo alle sue ubbìe razziste additando "il multiculturalismo e l'abitudine a tenere la porta aperta agli immigrati" di essere la causa delle imponenti manifestazioni di protesta che anche a Sydney, Melbourne e altre città del paese hanno visto scendere in piazza migliaia e migliaia di musulmani infuriati per il film islamofobo prodotto dai finanziatori sionisti americani.

Il senatore razzista Cory, di nome fa 'Bernardi': evidentemente non conosce l'adagio "Judge not lest you be judged", ma, visto che é così veementemente anti-immigrazione e anti-multiculturalismo potrebbe benissimo tornarsene a Ragusa, ad Agerola, a Viterbo o a Rovigo, da qualunque parte d'Italia i suoi padri o i suoi nonni siano partiti per sfuggire alla fame. Siamo pronti ad accoglierlo, insieme ai moltissimi Ragusani, Agerolesi, Viterbesi e Rodigini che si chiamano Ali, Mohammed e Yusuf e che cinque volte al dì rivolgono le loro preghiere alla Mecca.
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Nuovi successi dell'Esercito siriano che distrugge un convoglio di armi e disinnesca una enorme bomba a Damasco!

Nel corso del week-end le forze armate siriane hanno intercettato un convoglio di furgoni e autocarri appartenenti ai mercenari terroristi finanziati da Arabia Saudita, Qatar e Turchia che cercavano di raggiungere la città di Aleppo utilizzando l'autostrada che collega questa con Damasco.

I mezzi sono stati attaccati dall'Esercito che ha ucciso quasi tutti i militanti che si trovavano a bordo di essi: l'analisi delle carcasse dei veicoli (che sono tutti esplosi quando colpiti dal fuoco siriano) ha permesso di accertare che erano carichi di munizioni ed esplosivi.

Intanto una potente carica esplosiva piazzata dagli estremisti wahabiti é stata disinnescata presso il santuario di Sayda Zainab, riverito da Sciiti e Alawiti. Otto persone sono state arrestate nelle indagini collegate con l'attentato prevenuto.

Nella Provincia di Aleppo gli ultimi scontri armati si sono concentrati nella zona di Masaken al-Furdous, mentre lo Stato Maggiore delle Forze Armate e l'agenzia di stampa ufficiale SANA hanno confermato che l'aread di Midan é tranquilla e sotto il pieno controllo delle forze regolari.
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Bestiale! In nove contro uno coloni ebrei fanatici massacrano e accecano un palestinese a Qusra!

Dando una regolare dimostrazione di "coraggio" sionista nove giudei fanatici provenienti da uno dei molti insediamenti illegali vicini al villaggio cisgiordano di Qusra, presso Nablus, hanno massacrato Aqram Teser Oder, rompendogli un braccio e accecandolo all'occhio destro. "Alle sei di mattina mi sono recato nel mio podere: lì c'erano nove Ebrei degli insediamenti che mi hanno detto di andarmene: io dissi loro che erano sulla mia terra e che loro se ne dovevano andare e hanno iniziato a tirarmi pietre" ha dichiarato Oder, attualmente ricoverato all'ospedale di Rafidiah.

Il villaggio di Qusra é regolarmente sottoposto alle angherie dei fanatici ebrei, protetti dall'esercito sionista di occupazione; recentemente ben quindici abitanti del villaggio sono stati feriti da un'orda di coloni, che hanno anche distrutto alberi di ulivo e pozzi d'acqua. Quando gli abitanti di Qusra e dei villaggi palestinesi tentano di resistere alle offese dei fanatici interviene l'esercito di occupazione che spara gas urticanti e proiettili di plastica mirando direttamente a torso e testa dei Palestinesi, nel tentativo evidente di mutilarli o ucciderli.
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domenica 16 settembre 2012

Violenza sacrilega degli sbirri di Al-Saoud che distruggono moschea sciita ad Awamiyah!

La moschea di Ein Imam Hussein nella cittadina orientale di Awamiyah, focolaio della protesta sciita contro la corruzione del regime di Riyadh, é stata distrutta e rasa al suolo dagli sgherri del Re saudita. La moschea era l'usuale luogo da cui il popolare Sceicco Nimr al-Nimr pronunciava i suoi sermoni elettrizzanti contro l'autoritarismo e l'inefficienza di Casa Saoud, asservita agli interessi Usa e sionisti.

Lo Sceicco Al-Nimr é stato rapito dagli scherani dei Saoud ed é tuttora imprigionato in una galera ignota, dove patisce la negligenza delle sue condizioni di salute. Quanto poco conoscono gli sciiti i corrotti rampolli di Al-Saoud; gli sciiti non si fanno intimidire da attentati, rapimenti o demolizioni: i loro cuori coraggiosi e pervasi dalla fede e dall'esempio del sacrificio di Husayn a Karbala sono spronati a più forte determinazione da questi atti codardi e meschini.
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Grande successo di militanti della Resistenza afghana che a Lashkargah distruggono ben sei jet americani!

Non voleranno mai più nei tersi e azzurri cieli afghani come condor mostruosi pronti a recare morte e distruzione tra i villaggi di montagna, bombardando e cannoneggiando donne indifese, lasciando dietro di sé bambini orfani e mutilati, i sei 'A-8 Harrier' che sono andati in fiamme e brandelli in seguito alla coraggiosissima operazione della Resistenza afghana che attaccando la base aerea di Lashkargah ('camp bastion' nel ridicolo gergo militare yankee) ha distrutto apparecchi per 150 milioni di dollari abbattendo per sovrappiù anche due militari invasori e ferendone altri nove.

Gli attaccanti erano divisi in tre diverse squadre e hanno agito con estremo ardimento e precisissima coordinazione, riuscendo, oltre a distruggere i sei jet a decollo verticale, anche a danneggiare gravemente tre stazioni di rifornimento, sei hangar e a recare notevoli danni ad altri due apparecchi che non si sa se potranno venire riparati. Il coraggioso attacco della Resistenza afghana porta i morti tra le forze di invasione della NATO alla cifra di 332 nel corso di questo anno. Nel 2011 in Afghanistan morirono più di 500 invasori, ma i contingenti erano più numerosi visto che molti paesi hanno già iniziato le procedure di ritiro.
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Grande carico di armi destinate ai terroristi mercenari in Siria bloccato dalle forze armate libanesi!

In questi giorni in cui il pontefice cattolico Ratzinger si trova in visita in Libano si può bene immaginare quanto stress l'importante ospite comporti per l'apparato di sicurezza del paese; eppure le forze incariccate di vegliare sulla stabilità e tranquillità del Paese dei Cedri sono riuscite, nondimeno, a tenere alta la guardia anche su altri fronti, come ad esempio il confine con la Siria, lungo il quale é stato bloccato e confiscato un ingente carico di armi dirette ai terroristi wahabiti.

A bordo dei veicoli fermati si trovavano armi pesanti e di squadra: mortai, mitragliatrici, lanciarazzi, granate e centinaia e centinaia di caricatori e scatole di munizioni, otto persone sono state arrestate con accuse di associazione a delinquere, contrabbando e terrorismo. Questo é il terzo più grande sequestro di armi dirette verso la Siria dopo quelli avvenuti a fine aprile a bordo della Luftallah II e pochi giorni dopo a bordo di una nave della compagnia armatoriale 'Grimaldi' e poi il 17 maggio 2012 con il fermo di un convoglio di veicoli a Joura, nella zona di Masharih al-Qaa.
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