sabato 27 ottobre 2012

Netanyahu si compiace dei legami tra israhell e sauditi: ci pensi Hamas prima di schierarsi con Al-Saoud!

In una intervista visibile anche sulla piattaforma video "Youtube" il Premier sionista Benji Netanyahu loda i "forti e amichevoli" rapporti tra Tel Aviv e il reame dei Saoud, indicando i "numerosi punti di contatto" tra il regime ebraico di occupazione e la corte degli usurpatori dei Luoghi Sacri islamici, indicando i reciproci interessi economici e politici.

La dichiarazione, lungi dallo stupirci o dal meravigliarci non fa che confermare il ruolo subalterno di paggio e cameriere dell'imperialismo occidentale delle monarchie petrolifere sunnite, che a più riprese abbiamo denunciato da queste pagine; mesi addietro una serie di documenti 'leakati' dichiarava che, di fronte alla restività delle masse in numerosi paesi arabi i gerarchi sionazisti speravano nell'intervento 'calmante' del denaro saudita, per evitare che paesi come l'Egitto, lo Yemen o altri ancora si unissero all'Asse della Resistenza.

Il quotidiano libanese "Al-Akhbar" ha rivelato che secondo fonti vicine a Riyadh i responsabili dei servizi segreti sauditi avrebbero a più riprese contattato tramite parti terze (verosimilmente politici dell'Alleanza 14 Marzo, guidata da un mezzo saudita e collegata ad alto livello ai servizi di Tel Aviv) i 'colleghi' del Mossad per chiedere loro aiuto, soprattutto riguardo a stime e valutazioni degli assetti di intelligence iraniani nella regione.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

Dopo essersi "giocato" la chance di far dimettere Mikati il Renzo Bossi libanese litiga anche con Jumblatt!

Saad Hariri, il politicante mezzo saudita nonché cameriere libanese dei desiderata di Riyadh, Washington e Tel Aviv nel corso delle ultime giornate ha eloquentemente e ampiamente dimostrato quanto felice fu, molti mesi fa, la scenta della redazione di "Palaestina Felix" di assegnargli sarcasticamente lo pseudonimo di 'Renzo Bossi libanese'. Infatti, dopo avere sperperato grazie alla sua mancanza di polso, leadership e capacità di tenere sotto controllo i subordinati la possibilità di costringere l'attuale Premier Najib Mikati a rassegnare le dimissioni é riuscito nella giornata di ieri a fare scoppiare un'aspra polemica con il rappresentante politico che dovrebbe invece corteggiare e coccolare, nella speranza di fargli ritirare il sostegno all'attuale compagine governativa.

Parliamo ovviamente di Walid Jumblatt che, majakovskianamente "solido come un lavandino", dopo aver dodici mesi addietro annunciato il suo ritiro dalla scena politica attiva, continua a esercitare la propria "potestas" da padre-padrone sul Partito Socialista Progressista, formazione politica di punta della minoranza drusa, che egli considera niente meno che come una sua proprietà personale, anche in ciò denunciando la sua natura di 'uomo del passato', legato alle consuetudini e ai riti della vecchia politica libanese delle 'grandi' famiglie, al tempo in cui i Gemayel, i Frangieh, i Jumblatt e pochi altri 'clan' si spartivano potere e influenza come signori feudali (o, se volete, come capimafia).

Hariri vorrebbe riportare Jumblatt e il suo PSP nell'orbita dell'Alleanza 14 Marzo e a tal fine ha intessuto negli ultimi mesi una fitta ragnatela di contatti ma, all'indomani del fallito assalto dei sostenitori di 'Al-Mustaqbal' al Grand Serail, é riuscito, forzando la mano, a impelagarsi con lui in una sgradevole polemica, che ha già molto raffreddato l'atmosfera tra le due parti.

Il Renzo Bossi di Beirut infatti avrebbe 'intimato' più che invitato Jumblatt a far dimettere 'immediatamente' i ministri del PSP dall'esecutivo, per mantenere la pressione sul Primo Ministro Mikati; Jumblatt da vecchia volpe della politica libanese, non ci tiene affatto a venire considerato solidale con coloro che hanno rischiato la scorsa settimana di innescare una nuova guerra civile (venendo peraltro frustrati nei loro intenti), nulla infatti in Libano é più pericoloso per un leader politico dell'aura, potremmo quasi dire dell'odore del 'perdente'.

Ne é seguito lo scambio che sintetizziamo qui:

Jumblatt: "Non causerò un vuoto istituzionale in questo clima politico instabile"

Hariri: "Jumblatt é un bugiardo, mi ha accusato di aver detto che il Colonnello Hasan é un martire sunnita, ma queste sono state le parole del suo alleato, il Premieri Mikati".

Jumblatt: "Se Mikati ha detto veramente queste parole ha commesso un errore: Hasan é un martire di tutto il Libano".

Hariri: "Che Dio ti perdoni Walid (Jumblatt), tu vedi l'aderenza all'alleanza con Siria e Iran e la chiami stabilità"

Jumblatt: "Che Dio, se deve perdonare qualcuno, si occupi di aver misericordia di te, Saad, per queste tue affermazioni".

Non c'é che dire; un altro "brillante successo diplomatico" del Trota libanese!
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

venerdì 26 ottobre 2012

Le Brigate Abu Ali Mustafa colpiscono un ufficiale sionazista e gli amputano una mano con un'ingegnosa trappola esplosiva!

Riprendiamo con piacere dalle pagine dei compagni di "Palestina Rossa" la traduzione di un comunicato delle Brigate Abu Ali Mustafa, braccio armato del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina.  

Poiché le Brigate Abu Ali Mustafa sono ben consapevoli della disonestà del nemico e dei suoi dirigenti, abbiamo sempre insistito nel rigettare la "tregua" con lo stato di occupazione e abbiamo continuato il nostro lavoro rivoluzionario in silenzio e con determinazione per infliggere colpi dolorosi al nemico, la cui ultima escalation è solo una continuazione della sua aggressione in corso e dei crimini contro il popolo palestinese, che non sono mai cessati. 

Nella mattinata di Martedì 23 ottobre 2012, in un'operazione pianificata a seguito di un'osservazione, un combattente della Brigate Abu Ali Mustafa ha monitorato l'obiettivo e la sua posizione e ha collocato l'ordigno esplosivo nel luogo in cui i soldati nemici si avvicinano alla recinzione di confine, nei pressi del sito militare Kissufim a est di Khan Younis. Alle 07:16 il dispositivo è esploso, danneggiando attrezzature militari dell'occupante e ferendo un alto ufficiale della Brigate Givati, Zeev Shilon, che è stato trasferito in elicottero all'ospedale Soroka. 

La sua mano destra è stata amputata e secondo i rapporti dei media di occupazione il militare continua a lottare contro la morte. Dopo aver verificato che l'operazione fosse riuscita e che il bersaglio fosse stato colpito, i combattenti sono tornati sani e salvi a casa, per poi rivendicare l'operazione, in modo da dare speranza e gioia al nostro popolo e alla nostra resistenza. La resistenza è in grado di colpire il nemico e renderlo responsabile per i suoi crimini; questo è un messaggio al nemico e ai suoi soldati che non sono protetti dai colpi della resistenza e che spargendo sangue palestinese procurano lo spargimento di altro sangue. 

Dopo l'operazione, l'occupazione e i suoi leader, che inizialmente hanno affermato che l'esplosione proveniva da un colpo di mortaio, per poi rendersi conto che si trattava di un ordigno esplosivo, si sono precipitati a lanciare le loro minacce contro la resistenza ed i responsabili dell'eroica operazione, pensando di terrorizzare la resistenza e la nostra gente. Ma si dimenticano che la resistenza palestinese, comprese le Brigate Abu Ali Mustafa, non è intimidita dalle minacce e che insisterà e continuerà nella sua risposta rivoluzionaria contro i crimini perpetrati dai dirigenti e dai soldati dell'occupazione nemica del nostro popolo, dei nostri luoghi sacri e della nostra terra. 

Ci siamo impegnati a rimanere fedeli ai martiri, affinché il loro sangue non sia stato versato senza una risposta dura e dolorosa. Mentre il nemico perpetra i suoi crimini, noi facciamo appello affinché ci si unisca per affrontare gli occupanti e le loro minacce, in modo da formare un fronte di resistenza per una difesa unitaria nazionale del nostro popolo, della nostra terra e dei nostri luoghi sacri, e affinché continuino gli scioperi contro gli occupanti.  

Il nostro popolo e la nostra resistenza finalmente prevarranno. 

Riconoscimento e gloria alle Brigate Abbu Ali Mustafa, a tutte le organizzazioni armate che combattono, alla Rivoluzione in tutto il mondo e alla Resistenza in Palestina. 

Ricordiamo tutti coloro il cui puro sangue è stato versato sulla terra di Palestina. 

Salutiamo i prigionieri e i feriti. 

La vittoria è inevitabile.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

Dopo Al-Thani a Gaza ne change rien: morti nei bombardamenti e nei tunnel, i frutti del tradimento di Mishaal e Marzouk!

Abbiamo parlato della recente visita del rotondo petro-monarca Emiro Al-Thani a Gaza, risultato della sorpendente "inversione a U" effettuata da una parte dei dirigenti di Hamas (in primis Khalid Mishaal e Moussa abu Marzouk) che dall'Asse della Resistenza, scivolando su uno sdrucciolevole pendio unto di dollari sunniti-wahabiti, sono precipitati tra le fila dei sostenitori dei ratti anti-Assad, dei sostenitori degli sparatori, manganellatori e gassatori assassini di Manama e di Awamiyah, dei golpisti 'wannabe' di Beirut e Tripoli siriaca.

Ovviamente Mishaal, Marzouk e altri traditori avranno impinguato i loro conti bancari nei paradisi fiscali con questa mossa, o avranno acquisito pregiati lotti di proprietà immobiliari in Giordania, ad Abu Dhabi e, (perché no?) magari anche a Tel Aviv o ad Eilat (cioé Umm Rashrash), visto quanto Al-Thani e buon, anzi, ottimo amico della leadership sionista che occupa la Palestina.

Ma la gente di Gaza, quella che ha maledetto l'arrivo del grasso emiro nel ghetto affamato e strangolato, quella che quotidianamente lotta per procurarsi cibo, medicine, carburante; non ha percepito alcun cambiamento, alcuna differenza nelle proprie tribolazioni salvo che prima esse si potevano lenire con la consapevolezza di stare soffrendo per la conduzione di una lotta eroica in nome della Resistenza all'occupazione ebraica e ai suoi arbitri, adesso invece ogni privazione, ogni dolore brucia di più sapendo che la Striscia, liberata nel 2004 e difesa nel 2009 dal coraggio dei Martiri é in mano a burattini che pensano solo alla propria sopravvivenza.
 Nella giornata di ieri Ahmed Harazallah, ferito gravissimamente nel corso degli ultimi attacchi militari sionisti contro Rafah é perito, portando il numero dei morti negli ultimi 'raid' a otto. Sorte non diversa é toccata a uno de lavoratori nei "tunnel della vita", appena ventiduenne, dal nome ancora sconosciuto, che é stato estratto cadavere dalla galleria che gli era crollata addosso per uno smottamento.
Morti nei bombardamenti, morti a causa dello strangolamento ebraico, ma a Mishaal e Marzouk questo non importa, loro brindano col loro nuovo amico Al-Thani: "Cin cin, traditori! Bottoms up!".
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

Il Ministro sudanese dell'Informazione dichiara che Israele pagherà per il suo bombardamento criminale!

Dopo l'inaudito e sconsiderato gesto di aggressione internazionale di cui si é macchiato col bombardamento a tradimento di Khartoum, comincia a dispiegarsi la reazione sudanese contro il regime ebraico di occupazione della Palestina: nella giornata di ieri il Ministro dell'Informazione sudanese Ahmed Bilal Osman ha elevato accuse circostanziate e precise riferendo che il complesso industriale di Yarmouk, vicino alla zona meridionale della capitale, é stato colpito "da una squadriglia di almeno quattro velivoli".

La fabbrica, di proprietà statale, é stata costruita nel 1996.

Grazie al pronto intervento dei vigili del fuoco vi sono state solamente due vittime e i danni materiali al complesso sono stati il più possibile limitati; purtroppo molte famiglie che abitavano vicino hanno perso le case quando le fiamme si sono propagate oltre il perimetro dell'industria. Il Governo sudanese, oltre a sporgere reclamo ufficiale presso l'ONU, ha dichiarato di "riservarsi una risposta appropriata, nei tempi e coi mezzi che riterrà più opportuni".
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

giovedì 25 ottobre 2012

Le truppe di Assad sequestrano un carico di detonatori destinati ai terroristi wahabiti e respingono mercenari al confine col Libano!

Un vero e proprio "colpo da maestro" dell'Intelligence siriana e delle forze armate del Presidente Assad ha permesso la confisca di una immensa partita di detonatori elettronici per costruire autobombe e mine e all'arresto dei terroristi che stavano portando il carico ai loro complici ancora presenti attorno ad Aleppo.

Il successo dimostra quanto ampio sia il margine di vantaggio tra Governo legittimo e insorgenza straniera attualmente sul campo in Siria.
Astutamente nascosti entro le gomme di scorta di una grande motrice per trasporti stavano ben SESSANTAMILA inneschi: catturandoli le truppe siriane hanno salvato centinaia, forse migliaia di vite di civili innocenti e commilitoni impegnati alla lotta anti-wahabita. Il carico é stato intercettato ad Hassia vicino Homs ed era partito da Jarajir, villaggio vicino Damasco.

Sicuramente sarà il caso di imbastire un nuovo rastrellamento della zona per capire da quale santabarbara qaedista esso era partito.

Intanto nella zona di confine col Libano tra il villaggio di Halat e le campagne di Takhalakh, nella Provincia di Homs un nutrito gruppo di "barbuti" wahabiti é stato sorpreso da forze siriane mentre tentava di infiltrarsi nel paese; preso di mira da un letale fuoco incrociato il pattuglione di aspiranti guerriglieri é dovuto fuggire a gambe levate, non prima che un buon numero di loro sia stato inviato all'altro mondo dalle pallottole dell'Esercito siriano.

Con l'Armee Libanaise impegnata a mantenere la pace dopo il fallito tentativo di "golpe di piazza" con cui le forze del '14 Marzo' hanno tentato di rovesciare il Governo di Beirut, era logico che i wahabiti di Tripoli Siriaca tentassero qualche mossa contro la Siria, sperando di non incontrare ostacoli.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

Il PFLP "demolisce" con un duro comunicato la passeggiata di propaganda di Al-Thani a Gaza!

Apprendiamo dagli amici di "Stato e Potenza" che in un comunicato recentemente rilasciato dal Comitato Centrale, Imad abu Rahma del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina ha denunciato il tentativo di Hamas di cooptare una partecipazione dell'organizzazione leninista di Resistenza alla propagandistica visita a Gaza dell'Emiro qatariota Al-Thani, consumatasi ieri nella costernazione di moltissimi abitanti del ghetto assediato e dei loro molti amici internazionali.

"Il ruolo del Qatar è completamente legato alle politiche degli USA ed ha forti relazioni con lo stato occupante d’Israele; e il suo comportamento e bersaglio è colpire il progetto nazionalista arabo, così come approfondire la divisione della Palestina, così se il FPLP ricevesse l'Emiro, si capirebbe che appoggiamo e ci congratuliamo con il Qatar per il suo posizionamento pianificato in precedenza dal governo statunitense”. Queste le terse, chiare, cristallime parole di Rahma, ripetute anche alla radio Sawt al-Shaab (Voce del Popolo).

Né minori critiche hanno ricevuto gli interessati emolumenti promessi dal rubicondo Emiro per la ricostruzione di Gaza: “L’ingerenza del Qatar nel caso palestinese è destinata a bloccare la strada verso la riconciliazione inter-palestinesse, sebbene in apparenza desideri presentarsi favorevole alla riconciliazione, sostenendo e finanziando la ricostruzione delle infrastrutture della Striscia".
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

Nuovo vergognoso atto di pirateria aerea sionista: Tel Aviv invia jet a colpire il Sudan! Bombardata Khartoum, due morti!

In un nuovo, vergognoso atto di disprezzo per le leggi e le convenzioni internazionali (disprezzo nutrito dalla certezza di non incorrere in alcuna sanzione grazie alla protezione della potente lobby sionista internazionale che controlla media e Governi) l'aviazione sionazista ha perpetrato una nuova aggressione contro il Sudan, stato contro cui Tel Aviv ha il 'dente avvelenato' per la stoicità con cui resiste da anni ai suoi complotti e alla "proxy war" condotta contro di esso dal servo di Sion Salva Kiir, il ridicolo dittatore vestito da cowboy, solerte cameriere negro di casa Netanyahu.
Almeno quattro apparecchi hanno colpito nella giornata di ieri un opificio di Khartoum (dove i soliti propagandisti sputtanati alla Marco Pesach Pasqua verranno SICURAMENTE a dirci che Omar Bashir faceva preparare raudi nucleari e tricchetracche atomici) assassinando due persone. L'ambasciatore sudanese all'ONU Daffa-Alla Elhag Ali Osman ha chiesto una condanna ufficiale dell'accaduto, definendolo "intollerabile violazione della Carta dell'ONU". Come se fosse possibile per un'organizzazione tanto servile e screditata agire nel rispetto dei suoi principi tanto solennemente e ipocritamente enunciati.
L'attacco sionazista segue un assassinio a mezzo drone avvenuto lo scorso anno ed evidentemente costituisce la "punizione" per la maniera efficace con cui Khartoum é riuscita a difendersi dall'aggressione delle milizie di Salva Kiir che negli scorsi mesi tentarono senza successo di strappare terreni ricchi di petrolio al legittimo controllo sudanese nella provincia di Heglig.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

mercoledì 24 ottobre 2012

Quattro i palestinesi massacrati da Israhell a Gaza: Brigate Qassam e Salah ad-Din rispondono insieme!

Mentre il grasso e paffuto Emiro Al-Thani giocava a fare "l'amico dei palestinesi" (ma solo 'palestinesi' con la 'p' minuscola come Mishaal e Marzouk possono abbassarsi a scodinzolare di fronte al corrotto sardanapalo qatariota) Israhell continuava con sadica perseveranza a massacrare i civili del ghetto a cielo aperto di Gaza, nelle ultime ore é salito a quattro il bilancio delle vittime degli ultimi raid sionazisti sulla Striscia, cortesia dei blackout e della scarsità di medicine e attrezzi ospedalieri causata dall'assedio shylockiano.

A raccogliere la sfida sionista sono sorti all'unisiono i combattenti delle Brigate Ezzedine Al-Qassam (ormai sempre più svincolate da una leadership di Hamas che ha deciso per la sottomissione ai diktati degli sceicchi e una subservienza ai disegni americani per il Medio Oriente) e delle Brigate Salah ad-Din dei Comitati di Resistenza Popolare, l'organizzazione filo-Hezbollah che già nel recente passato aveva proclamato una mobilitazione generale contro gli attacchi di Tel Aviv.

Ultimamente le Brigate Qassam avevano lanciato attacchi concertati contro obiettivi militari sionisti di concerto con le Brigate Al-Quds della Jihad Islamica Palestinese, organizzazione filoiraniana che come i Comitati Popolari non ha rinunciato alla via della Resistenza armata come unico viatico alla liberazione della Palestina.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

Le forze di Assad spingono i terroristi wahabiti fuori da Bab Qinnasrin, uccisi mercenari afghani e pachistani!

Con la calma e il metodo che la recente serie di vittorie contro i rimasugli dell'insorgenza qaedista e mercenaria consente loro, gli uomini dell'Esercito di Assad hanno affrontato e disfatto l'ennesimo nucleo di insorgenti armati nell'hinterland di Aleppo, precisamente nella zona di Bab Qinnasrin, uccidendone dozzine e distruggendo un furgoncino armato di mitragliatrice e persino un taxi rubato e trasformato in "santabarbara ambulante".

L'uso di veicoli predati e la presenza vicino al covo terrorista di appena un furgone equipaggiato di 'Dushka' (la mitragliera pesante ex-sovietica), quando invece le settimane passate l'Esercito di Damasco ne incontrava convogli di dieci o dodici, dimostra in quali ristrettezze siano piombati i mercenari internazionali ora che il controllo delle frontiere é di nuovo saldamente in mano al Governo.

Tra i morti di Bab Qinnasrin sono stati identificati gli agenti qaedisti James Sharif (Pachistano vissuto in Inghilterra e in contatto con i Servizi Segreti Britannici) e l'afghano Al-Muntasir Billah, conosciuto col nom de guerre di Al-Fakih.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

Il grasso emiro Al-thani gira per Gaza, mentre gli abitanti del ghetto assediato maledicono lui e i traditori al vertice di Hamas!

Mentre continuano gli attacchi omicidi e i bombardamenti sionisti contro la popolazione civile della Striscia di Gaza i detenuti della più grande prigione a cielo aperto del mondo hanno potuto vedere coi loro occhi increduli il grasso principe qatariota Al-Thani scendere ballonzolando dal jet che lo ha portato in visita ai suoi nuovi 'amici' di Hamas, i dirigenti che egli ha corrotto a suon di petrodollari nel quadro dell'offensiva imperialista che, come ha trasformato i guerriglieri di Al-Fatah in uno stuolo di servili camerieri vuole ora cooptare ai suoi desiderata anche i capi di quello che fino a pochi mesi fa si definiva "Movimento di Resistenza Musulmano" ma che ora per bocca del Giuda Mishaal ha già iniziato a ritrattare dicendo che "non si può resistere e governare insieme" (chissà come mai Hezbollah e Amal in Libano ce la fanno e ce la fa anche la leadership della Repubblica Islamica).
 Le immagini sono eloquenti: sotto gli sparuti filari di bandierine qatariote si riuniscono medo dei proverbiali 'quattro gatti' che viste le nuove propensioni anti-Assad di Mishaal e Marzouk potremmo tranquillamente ribattezzare QUATTRO RATTI. Intanto ai microfoni dell'iraniana PressTV il popolo di Gaza non ha paura di denunciare come inutile e propagandistica la visita dell'Emiro Al-Thani che non avvicinerà di un secondo la rottura dell'assedio sionista e non allontanerà di un millimetro i mirini dei cannoni e dei missili sionisti dai bambini e dalle donne della Striscia.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

martedì 23 ottobre 2012

A Beirut torna la calma mentre Hariri piange su una grandissima occasione politica sprecata per fretta e rivalità interne!!

E' tornata la calma a Beirut dopo che la gazzarra suscitata dapprima da Saad Hariri ha rischiato di degenerare nel caos quando alcuni luogotenenti come Nadim Koteish hanno cercato di "superare a destra" il leader-travicello mezzo saudita di Al-Mustaqbal e della Alleanza 14 Marzo improvvisando un attacco al Grand Serail che é stato respinto dall'Esercito Libanese.

Bisogna ringraziare l'Esercito, l'Armee Libanaise che ha consentito di placare le violenze degli esaltati con un minimo tributo di sangue e che, obbediente ai suoi doveri costituzionali, ha garantito la sopravvivenza del Diritto e della Legge di fronte al caos organizzato dai maldestri 'apprendisti stregoni'.
Qaedisti scatenati in Libano, sono questi i nuovi "amici" di Hariri e Koteish...
Secondo molti analisti politici Al-Mustaqbal ha compiuto un vero e proprio "suicidio politico" presentandosi come il partito della violenza di piazza e dei torbidi, minando severamente le proprie chance di vedersi favorire alle urne da tutti i gruppi che non hanno interesse a tornare al terrore della guerra civile; secondo alcuni, addirittura, l'Alleanza 14 Marzo rischia di "cessare letteralmente di esistere".

Fare leva sull'attentato esplosivo di Ashrafiyeh per costringere Najib Mikati alle dimissioni e conseguire una posizione in un Governo di larghe intese sarebbe stato più ricompensante per Hariri e soci, ma l'insistenza dei fanatici nel ricorrere alla violenza e alla prova di forza ha dimostrato quanto inconsistente e debole sia la leadership del Renzo Bossi libanese ancora una volta in maniera tragica e preoccupante.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

Assad sull'orlo della vittoria offre l'amnistia ai responsabili di crimini che abbandoneranno le armi!

In una dimostrazione di quanto profondi e vulneranti siano stati i colpi inferti in questi ultimi mesi dalle forze armate siriane all'insorgenza armata wahabita foraggiata da Usa, NATO, Arabia Saudita e Qatar arriva ora la notizia che il Governo di Damasco, per espressa, esplicita volontà del Presidente Assad, ha deciso di offrire un'amnistia straordinaria a coloro che, macchiatisi di crimini di sedizione, abbandoneranno le armi e ogni attività sovversiva a partire da oggi.

L'astuta mossa porterà molti dei sostenitori più "tiepidi" della campagna terrorista a separarsi dagli 'arrabbiati' wahabiti e qaedisti, che si ritroveranno ancora più isolati. Infatti é certo che ad abbandonare le armi per primi saranno quei pochi siriani che, ingenuamente, si sono resti pedine della cospirazione straniera sperando in una rapida caduta "alla Gheddafi" di Assad e che magari continuano a fornire aiuto e sostegno logistico ai mercenari infiltrati.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

Wahabiti e "ratti" cercano di marginalizzare Saad Hariri all'interno dell'armata brancaleone del '14 Marzo'!

Abbiamo notizia che i gravi scontri istigati dal partito 'Al-Mustaqbal' in Libano dopo i funerali delle vittime dell'attentato esplosivo di Ashrafiyeh (che sappiamo per certo essere stato ordinato da Hariri) hanno significato una drammatica rottura al vertice del 'Partito Futuro', proprio tra il Renzo Bossi libanese e il riottoso subordinato Nadim Koteish, che riteveva giusto portare le cose al punto di rottura e ha ordinato di sua iniziativa il fallito "assalto" alla residenza del Premier Mikati avvenuto domenica.
Koteish si é dimostrato ancora più inane e stupido del suo superiore, visto che Mikati era quasi sul punto di rassegnare le sue dimissioni per fare spazio a un governo di larghe intese (come per solito succede in Libano quando la convivenza pacifica é minacciata e torna a farsi vivo lo spettro della Guerra Civile) ma ora non vuol certo dare l'impressione di avere ceduto alla violenza o di essere stato intimorito e quindi ogni possibilità di un abbandono volontario del premierato é sospesa sine die.

Koteish rappresenta l'ala oltranzista di Al-Mustaqbal, l'ala in contatto con i militanti wahabiti del Nord e con gli estremisti vicini ai mercenari qaedisti attivi in Siria. Le foto dove i suoi sostenitori innalzano le bandiere di Al-Qaeda dovrebbero sembrare profetiche ai Cristiano Maroniti che stupidamente ancora sostengono Hariri e la sua Armata Brancaleone, stolti che nutrono i lupi che li divoreranno.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

lunedì 22 ottobre 2012

Il Fronte Popolare di Liberazione della Palestina rivendica le rappresaglie contro l'occupazione sionista!

Riprendiamo dai compagni del sito "Palestina Rossa", questo interessante e illuminante comunicato ufficiale delle Brigate Abu Ali Mustafa, braccio militare del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, organizzazione leninista di Resistenza attiva a Gaza e nella Cisgiordania. Il bollettino enuncia le iniziative militari prese per rispondere alle nuove aggressioni militari sioniste che hanno colpito nelle ultime ore il ghetto assediato di Gaza.

Comunicato militare emesso dalle Brigate del Martire Abu Ali Mustafa, ala militare del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina Attacco contro le forze nemiche e lancio di razzi diretti a un gruppo di coloni ad est di Beit Hanoun.

In risposta ai crimini della continua occupazione contro il popolo palestinese le Brigate del Martire Abu Ali Mustafa - l'ala militare del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina - rivendicano la propria responsabilità per l'attacco alle forze nemiche ad est di Beit Hanoun, avvenuto con una serie di colpi di mortaio 100 mm e calibro 80 mm, e per il lancio di razzi diretti verso un gruppo di coloni che si trovano nella zona bar Naraam a est di Beit Hanoun lunedi 22/10/2012 alle 10:20 ora locale. Noi delle Brigate del Martire Abu Ali Mustafa riaffermiamo la possibilità di confronto e di resistenza all'occupazione, continueremo la nostra resistenza e la nostra risposta militare fino a quando non cesseranno la continua occupazione e le aggressioni; terremo l'occhio vigile sulla protezione della patria e dei cittadini. 

La nostra risposta continuerà 

Nessuna voce è più forte della voce della resistenza Gloria ai martiri dei giusti e guarigione per gli eroi feriti Libertà per i nostri prigionieri coraggiosi e vittoria alla resistenza La vittoria sarà inevitabilmente nostra 

Brigate del Martire Abu Ali Mustafa
Fonte: PFLP

Traduzione a cura di PalestinaRossa
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

Precipita un altro drone sionista, stavolta vicino al confine con il Libano! Imbarazzo sempre più grande per gli UAV di Tel Aviv!

Dopo la debacle del drone di Hezbollah che ha violato tranquillamente lo spazio aereo della Palestina occupata fino al Negev e dopo lo schianto di un UAV sionista nella Cisgiordania vicino a Nablus un altro velivolo senza pilota é precipitato in un lago vicino al confine libanese.

Questo nuovo incidente dimostra come la vantata 'superiorità' israeliana nello schieramento e nell'utilizzo dei droni pilotati a distanza non fosse altro che l'ennesima fanfaronata 'a sei punte'. Negli scorsi mesi un altro UAV di Tel Aviv si era schiantato a terra vicino a Gedera.

Ogni drone perso da Israele vale all'incirca cinque milioni di dollari, denari scuciti al contribuente americano grazie all'AIPAC (gli Usa versano a Israele tre miliardi di dollari all'anno come "aiuti al terzo mondo") o grassati ai cittadini tedeschi come "riparazioni per l'olocau$to".
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

Teppisti pagati da Hariri attaccano l'Esercito a Beirut: ecco in azione gli sgherri di Sion e Al-Saoud!

Siamo raggiunti dalla notizia di pesanti scontri in atto a Beirut e in altre zone del Libano dove teppisti reclutati tra le fila del partito sunnita 'Al-Mustaqbal' guidato dal mezzo-saudita Saad Hariri, pedina di Tel Aviv e Washington e tra i gruppi di estremisti wahabiti che senza successo negli scorsi mesi hanno provato a più riprese a trascinare nella violenza la metropoli settentrionale di Tripoli Siriaca stanno aggredendo le forze dell'ordine e gli uomini dell'Esercito, dandosi ad atti di incendio, saccheggio e devastazione.

I torbidi seguono l'attentato (voluto e ordinato dalla stessa Alleanza 14 marzo in cooperazione col Mossad) che ha eliminato il Colonnello Hassan, sventrando il quartiere maronita di Ashrafiyeh. L'attentato aveva lo scopo di eccitare gli animi dei maroniti molti dei quali si erano mostrati 'tiepidi' all'idea di mettersi a collaborare con gli integralisti wahabiti che hanno sempre perseguitato le minoranze religiose in ogni parte del Medio Oriente.

Questa violenza é la prova eloquente che il leader di Al-Mustaqbal, il Renzo Bossi libanese, era già convinto di non avere alcuna chance contro la solida "Alleanza 8 Marzo" attualmente al Governo del paese. Di fronte alla prospettiva di una sonora sconfitta elettorale nel 2013 Saad Hariri la sta 'buttando in caciara' sperando che agli scontri e alle violenze seguano un rinvio delle elezioni e un invito delle massime cariche istituzionali a creare un Governo di coalizione.

Speriamo che i governanti del Libano non cadano in un tranello tanto scoperto ed evidente e che gli uomini delle istituzioni si ricordino di servire lo Stato e la Patria con fermezza anche di fronte alle provocazioni più barbare come quelle attualmente in atto nel Paese dei Cedri.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

domenica 21 ottobre 2012

Terroristi wahabiti assassinano in Siria un leader del PFLP-GC per vendetta contro i profughi palestinesi!

Terroristi wahabiti attivi in Siria (si spera ancora per poco) grazie al sostegno di Arabia Saudita e Qatar hanno vilmente colpito a tradimento Adel Hasan, esponente del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina-Comando Generale, nel campo profughi di Daraa mentre egli come al solito si impegnava per aiutare i Palestinesi e difenderli dagli attacchi dei criminali qaedisti.

L'attacco dimostra come l'insorgenza estremista al soldo dell'imperialismo occidentale non sia affatto sostenuta dai Palestinesi presenti in Siria, che non scordano il sostegno e la solidarietà ricevuta negli anni prima da Hafez Assad e poi da suo figlio Bashir. Una gratitudine che evidentemente non é condivisa da certi dirigenti traditori di sedicenti 'Movimenti di Resistenza' che dopo aver mangiato il pane siriano per tredici anni sono corsi ad attaccarsi ai caftani dei corrotti emiri del petrolio.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

Le Brigate Qassam celebrano il primo anniversario della liberazione dei prigionieri politici con un video esplicativo sulla cattura dell'Ebreo Schalit!

La cattura dell'Ebreo francese Gilad Schalit da parte dei militanti della Resistenza armata palestinese oltre che il viatico per la liberazione di centinaia e centinaia di detenuti politici dalle sordide galere sioniste é stata in primo luogo una brillate operazione di commando di fronte alla quale i tanto strombazzati 'raid' degli sgherri dell'Imperialismo occidentale fanno la figura delle patetiche baracconate che sono.

Sfidare un nemico immensamente più potente e batterlo con l'abilità e l'astuzia, ecco la vera abilità dei legittimi abitanti della Palestina che hanno adoperato all'uopo tutto l'ingegno degno di un Ulisse (grande eroe Mediterraneo, incarnazione dell'intelligenza che batte la forza bruta) contro il Polifemo 'a sei punte', come dimostra ampiamente questo video, rilasciato dalle Brigate Qassam nel primo anniversario del rilascio dei prigionieri politici palestinesi.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

Boroujerdi sulla debacle turca in Siria: "Erdogan e Davutoglu alla ricerca disperata di una via d'uscita!"

Il parlamentare iraniano Alaeddin Boroujerdi, di cui ci siamo trovati più volte a scrivere in passato, ha dichiarato in una sua recente intervista rilasciata ai media della Repubblica Islamica che secondo informazioni in suo possesso i piani turchi per un 'regime change' in Siria facilitato dal sostegno indiscriminato di Ankara ai fondamentalisti wahabiti armati "sono completamente, totalmente deragliati".

Secondo quanto rivelato da Boroujerdi Erdogan e Davutoglu sarebbero "alla disperata ricerca di un escamotage, di un espediente con il quale potersi 'sganciare' da una situazione caduta ormai in un vicolo cieco", senza però che le loro pesantissime responsabilità in merito possano poi tornare ad angustiarli una difficile quadratura del cerchio per coloro che hanno preferito, come lo stolto al mercato, gettare via il frutto di lunga fatica e lavoro (il prestigio accumulato con la politica 'zero problemi coi vicini') in un giro di ruota al servizio di NATO, Usa e Israele.

Boroujerdi si é quindi diffuso in analisi e considerazioni sulla duplicità e l'ipocrisia dell'Occidente che con una mano condanna il 'terrorismo', chiamando con quel nome anche la legittima Resistenza alle aggressioni imperialiste e con l'altra coccola e finanzia terroristi di ogni risma contro i suoi nemici immediati: in Siria con i wahabiti, in Irak con l'organizzazione MKO e in Germania dove viene ospitato e protetto il leader terrorista curdo Rahman Haj-Ahmadi.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.