sabato 7 settembre 2013

Al-Jazeera 'si risente' per le misure di difesa prese dall'Egitto contro la sua velenosa propaganda pro-Ikhwan!

Con un'aria di 'virtù oltraggiata' accuratamente studiata e simulata l'emittente qatariota Al-Jazeera, nota per i suoi legami con i settori più retrogadi ed estremisti della Fratellanza Musulmana, si 'lamenta' delle misure di difesa contro la sua corrosiva, divisiva e settaria propaganda adottati dalle autorità egiziane nelle ultime settimane che sono andati dall'oscuramento del segnale ai raid e alle perquisizioni nei suoi uffici, e all'arresto di alcuni suoi dipendenti, chiaramente implicati nella coordinazione di incidenti e scontri con responsabili della Fratellanza Musulmana.

Le iniziative contro il canale satellitare di Doha hanno seguito la campagna di arresti tra la dirigenza dell'Ikhwan mirata a decapitarne i livelli organizzativi per disinnescare la spirale di violenza in cui essi, dopo essere stati rimossi dal potere, miravano di precipitare in paese arrivando a innescare una guerra civile: senza 'caporioni' in grado di organizzare dall'ombra gli attacchi contro le minoranze cristiane, le forze dell'ordine e gli apparati statali e senza la propaganda venefica del canale qatariota gli episodi di violenza sono drasticamente calati.

Ieri stesso, pur essendo un venerdì, giornata tradizionalmente 'favorevole' alle manifestazioni in tutto il paese si sono registrati appena due morti in scontri tra sostenitori dell'Ikhwan e forze dell'ordine, un numero insignificante se paragonato alle centinaia di vittime di poche settimane orsono.

Putin rafforza la flotta russa nel Mediterraneo: 'Filchenkov', 'Minsk', 'Novocherkassk' e 'Pryazovye' in rotta verso la Siria!

Una nave-radar (la 'Pryazovye') in grado di rilevare e tracciare le traiettorie di qualunque missile da crociera lanciato da unità di superficie o sottomarini, più altre tre grandi navi da sbarco, di cui una (la 'Filchenkov') ha fatto scalo a Novorossisk per imbarcare "un carico speciale" che verrà presto consegnato alle forze siriane una volta depositato a Tartous, con questi fatti il Presidente russo Vladimir Putin ha deciso di rafforzare la sua netta e chiara presa di posizione ufficiale del G20 di S.Pietroburgo contro qualunque ipotesi di intervento militare americano contro Damasco.

La notizia, che segue quella del prossimo arrivo di una piccola task force cinese nelle acque del Mediterraneo Orientale, rende la zona il punto focale delle attuali tensioni internazionali con unità militari di almeno sei potenze differenti che incrociano nell'area. Il Presidente Putin nel corso degli ultimi giorni, ha dichiarato che coerentemente con gli intensi rapporti che legano la Federazione Russa alla Siria non rimarrà con le mani in mano in caso di iniziativa militare americana ma aiuterà attivamente Assad e il suo popolo.

Mosca ha già diverse unità militari di superficie nella zona, tra cui navi antisom e il moderno e letale incrociatore lanciamissili 'Moskva'.


venerdì 6 settembre 2013

Si chiarisce il bilancio della bomba di Nasr City; i feriti sono ben ventidue: "Colpiremo i responsabili col pugno di ferro!"

Una volta calmatasi l'emozione e sedimentate le voci contrastanti e incontrollate che riguardavano dinamica e bilancio dell'attacco al tritolo che solo per poco non ha eliminato, ieri mattina, il titolare degli Interni nel Governo ad Interim nominato dalla Giunta militare che due mesi fa ha rimosso Mohamed Mursi e il Governo dell'Ikhwan, cominciano finalmente a emergere dettagli certi.

Secondo quanto riportato dalle fonti sanitarie del Cairo i feriti dall'esplosione sono stati ben ventidue, tra cui numerosi civili e almeno un bambino; la scorta del Ministro Mohamed Ibrahim avrebbe inoltre freddato sul posto due persone coinvolte nell'attentato che stavano cercando di mettersi al sicuro.

La matrice dell'attacco non é ancora chiara anche se non pochi vorrebbero vedere la mano dell'Ikhwan o di qualche sua fazione dietro di essa; il che darebbe campo libero ai fautori della messa fuorilegge totale del movimento e della repressione a oltranza.

Ambasciatore siriano in Iran: "Le vittorie del nostro Esercito preoccupano Obama che minaccia di bombardarci!"

Nel corso di una intervista rilasciata giovedì ai media locali l'ambasciatore in Iran della Repubblica Araba Siriana Adnan Mahmoud ha dichiarato che il costante fallimento dei piani e delle manovre delle cellule terroriste wahabite presenti in Siria nei loro tentativi di destabilizzare il paese e i costanti successi delle forze armate nazionali nel contrastarle e dare loro la caccia sono la "principale motivazione" per la retorica bellicista e aggressiva adottata nelle ultime settimane dagli Stati Uniti.

Mahmoud ha fatto correttamente notare come la Casa Bianca non sia riuscita nemmeno a trovare un pretesto per 'coprire' un possibile attacco militare leggermente più credibile della screditata menzogna sul preteso uso di armi chimiche, già sbugiardata dagli eventi di Khan al-Assal e contrastata da dozzine di prove fattuali che dovrebbero essere analizzate e catalogate da un'autorità terza e imparziale prima di poter esprimere qualunque genere di giudizio sulla questione.

All'inizio dell'estate il Governo saudita aveva radunato in Siria circa 30 mila combattenti mercenari per la sua 'offensiva' contro Damasco; secondo stime credibili, dopo le sconfitte a ripetizione inflitte al campo takfiro dalle truppe di Assad meno di 7500 di loro rimangono in condizioni di poter operare. L'eliminazione sul terreno dell'insorgenza terrorista toglierebbe razionale a un intervento militare americano visto che non vi sarebbe più speranza di 'dare respiro' alle forze wahabite.

giovedì 5 settembre 2013

Navi da guerra cinesi in rotta verso la Siria, il vascello da sbarco Jianggangshan ha già passato Suez!

La foto qui riportata mostra l'aspetto e parte dell'interno di una nave da sbarco 'Tipo 71 Jianggangshan' delle forze navali della Repubblica Popolare Cinese, che avrebbe da poche ore passato il Canale di Suez (con pieno accordo delle autorità egiziane quindi) muovendosi verso il Mediterraneo Orientale per 'osservare' i movimenti delle navi americane e russe già presenti nella zona.
Altri due vascelli sarebbero in avvicinamento e potrebbero entrare nel Mediterraneo già nella giornata di domani, venerdì 6 settembre, secondo giorno del meeting di San Pietroburgo tra i rappresentanti del G20, dove il Presidente e padrone di casa Vladimir Putin si é trattenuto a lungo a parlare coi delegati cinesi.

La situazione siriana si va chiarendo e delineando, la Cina, finora più defilata seppur chiaramente schierata in principio contro ogni ipotesti di intervento militare occidentale contro Damasco preferisce avere un punto di vista privilegiato su possibili sviluppi della situazione, probabilmente per arricchire la propria riserva di 'know how' in vista di possibili crisi future in cui potrebbe venire chiamata ad agire o re-agire.

Attentato esplosivo al Cairo contro il Ministro degli Interni in carica: l'Ikhwan ha deciso di darsi al terrorismo indiscriminato?

Una autobomba sarebbe esplosa poche ore fa presso la residenza a Nasr City (sobborgo della megalopoli del Cairo) dell'attuale Ministro degli Interni Mohammed Ibrahim, proprio mentre la sua motorcade si metteva in moto per condurlo al lavoro.

Fonti contrastanti sul numero di feriti che sarebbero quattro secondo alcuni testimoni, sette secondo altri e "numerosi" secondo altri ancora; tutti però concordano nel segnalare illeso il titolare dell'importante dicastero governativo. Sarebbe purtroppo certo, però, che un membro della scorta di Ibrahim abbia perso una gamba nella deflagrazione.

Recentemente le manifestazioni di piazza indette dall'Ikhwan musulmana per protestare contro la rimozione dal potere del Presidente Morsi e del partito islamista che lo sosteneva hanno iniziato ad attrarre sempre meno partecipanti costringendo i sostentori della Fratellanza a meschini trucchi d'inquadrature e ingrandimenti per farle parere più affollate.

Recentemente una portacontainer a Suez era stata presa di mira da lancio di granate, questi eventi potrebbero segnalare che alcune frange della Fratellanza abbiano deciso di intraprendere la via degli attentati dopo che la mobilitazione popolare non ha arrestato il processo di decapitazione dei vertici dell'organizzazione.

Il Presidente Obama minaccia il Cairo per le sue posizioni filosiriane: "A rischio i nostri finanziamenti annuali!"

Giusto il tempo di comporre e pubblicare il nostro articolo precedente e siamo stati raggiunti da un aggiornamento che potrebbe servire da ottimo 'litmus test' delle reali intenzioni del Generale egiziano Al-Sisi nei confronti della Siria: a quanto riportato da fonti del Dipartimento di Stato il Presidente Usa Obama avrebbe intenzione di far pagare caro al Cairo le proprie recenti iniziative filosiriane (quali il ristabilimento delle relazioni diplomatiche, il blocco al passaggio di alcune navi lungo il Canale di Suez, l'invio di una missione militare in visita a Damasco...).

La fattura che Obama vorrebbe presentare ad Al-Sisi potrebbe arrivare persino al tetto massimo di un miliardo e mezzo di dollari, cifra che ogni anno Washington elargiva al regime-fantoccio di Mubarak (1300 milioni per spese militari, il resto per progetti civili). Tuttavia bisogna anche calcolare che se gli Usa cancellassero in toto gli aiuti militari la loro industria delle armi subirebbe un contraccolpo notevole perdendo migliaia di posti di lavoro.

Le posizioni filosiriane potrebbero davvero costare molto al Cairo visto che anche l'Arabia Saudita, che si era offerta di finanziare l'Egitto, ha subito cambiato idea vedendo la deriva nazionalista intrapresa ultimamente da Al-Sisi, ma del resto, affrancarsi dalle catene d'oro o di piombo che tengono legato il Paese al campo imperialista non é mai un'operazione facile o indolore.

Al-Sisi guadagna popolarità premendo sul pedale del nazionalismo arabo e riavvicinandosi alla Siria!!

Posto che la redazione di Palaestina Felix ha una visione prettamente prosaica e utilitaristica degli avventimenti storici e politici e non crede alle 'Folgorazioni sulla via di Damasco', tuttavia dobbiamo riconoscere che, da quando é sceso direttamente in campo per rimuovere il tentennante e inefficiente Presidente Mohammed Mursi il Generale Al-Sisi, capo della giunta militare attualmente garante del potere politico egiziano, ha saputo via via guadagnare popolarità e disinnescare le inizialmente imponenti manifestazioni di protesta indette dall'Ikhwan musulmana giocando sul tasto del nazionalismo, sentimento molto forte nel Paese delle Piramidi e al contrario del sentimento religioso (principale fattore di appeal della Fratellanza) distribuito trasversalmente tra i ceti e le classi sociali.

Uno dei principali fattori di cambiamento rispetto alla condotta di Mursi, più volte fattosi ritrarre vicino alla bandiera dei ratti terroristi, é stato quello nei confronti della questione Siriana, riguardo la quale la giunta dei generali ha ristabilito di recente i contatti diplomatici, troncati dal Presidente dell'Ikhwan, l'invio di una delegazione di ufficiali per osservare i progressi della campagna antiterrorismo di Damasco e una severa presa di posizione contro ogni prospettiva di intervento militare americano a favore dei mercenari takfiri.

Certo Al-Sisi non può davvero fingere "verginità" riguardo a legami con gli Usa, visto che fin dai tempi di Camp David l'Esercito egiziano é stato uno dei perni dello status quo filoisraeliano sul fronte del Sinai e nel Mondo Arabo 'at large' ma se le sue intenzioni nazionaliste si riveleranno più profonde di un semplice espediente per alzare temporaneamente la popolarità delle sue iniziative anti-Ikhwan, il bilancio delle forze in Medio Oriente potrebbe riallinearsi in maniere molto interessanti.

mercoledì 4 settembre 2013

Il reuccio ascemita congeda quattro generali per aver passato informazioni sui complotti sauditi e sionisti all'Esercito di Assad!

Il Re ascemita di Giordania, come ben sappiamo, é uno smidollato da rotocalco erede di una dinastia di traditori della Causa Araba vendutisi dapprima all'Inghilterra, quindi agli Stati Uniti e che fin dai tempi di Glubb Pasha e della sua 'Legione Araba' hanno sempre fatto finta di combattere Israele quando in realtà ci si sono sempre messi d'accordo (tanto che nel 1970, quando i beduini del nano Hussein sterminavano i Palestinesi nel famigerato 'Settembre Nero' Tel Aviv aveva messo in allarme la sua aviazione nel caso che i carri armati siriani di Salah al-Jadid avessero sfondato le difese verso Amman).

Ulteriori prove della subalternità di Abdullah II ai suoi burattinai sionisti e americani arrivano oggi con la comunicazioen che il reuccio di Amman avrebbe giubilato ben quattro generali dello Stato Maggiore giordano 'colpevoli' di avere passato a Damasco informazioni sensibili sulle attività di Sauditi, Americani e Israeliani. Evidentemente schifati dal vedere il loro paese usato da costoro come base per le operazioni terroristiche contro la Siria e ben consci che se mai il Governo di Assad a Damasco dovesse cadere la Giordania sarebbe risucchiata nell'instabilità e nel caos, i generali, mossi da spirito patriottico, si erano trasformati in 'spie' per difendere gli interessi nazionali che il re Abdullah aveva svenduto con terrificante miopia.

La Giordania non troverà mai pace, stabilità e prosperità fino a che gli ascemiti non verranno cacciati e al loro posto venga instaurato un sistema di Governo democratico e rappresentativo della volontà popolare.

Nuovi avanzati sistemi di intercettazione e comunicazione a disposizione delle forze di difesa della Repubblica Islamica!

La 'Dispersione Troposferica' é quel fenomeno che permette di trasmettere e ricevere nell'ampiezza d'onda delle microonde con un altissimo tasso di fedeltà, raggio d'azione e sicurezza; nel corso della cerimonia tenutasi ieri presso la Base Aerea di Khatam al-Anbiya il Brigadier General Farzad Ismaili ha presentato ufficialmente i primi sistemi di comunicazioni basati sull'avanzato principio che verranno presto adottati da tutte le branche delle forze armate di Teheran, che così riusciranno a tenersi un passo avanti rispetto ai tentativi di eventuali potenze ostili di jammare, disturbare o intercettare le loro trasmissioni.
Sempre nel corso della cerimonia di ieri anche il sistema 'Osservatore 32' é stato svelato e presentato alla stampa: trattasi di un avanzato rilevatore di oggetti volanti che integrerà e renderà più sicuro e impermeabile ai tentativi di penetrazione 'stealth' il sistema radar di difesa dello spazio aereo iraniano.

Il Generale Ismaili ha esteso la sua ammirazione e i suoi ringraziamenti agli scienziati e ai tecnici dell'industria per la Difesa nazionale, annunciando che ulteriori equipaggiamenti avanzati e innovativi verranno prossimamente svelati nell'anniversario dell'invasione irakena del 1980 (22 settembre) e, più in là nel futuro, nell'aprile 2014 durante la Giornata annuale delle Forze Armate.

A Rafah le fazioni di Sinistra della Resistenza palestinese tengono una imponente dimostrazione a favore della Siria!

Sono stati migliaia i partecipanti, nella cittadina meridionale della Striscia di Gaza, vicino al confine con l'Egitto, alla manifestazione di solidarietà con la Siria del Presidente Assad convocata dal Fronte Popolare di Liberazione della Palestina e dal Fronte Democratico di Liberazione della Palestina (nato da una costola del primo durante una scissione 'filomaoista' alla fine degli anni '60).

L'evento, che segue di poco la dichiarazione filosiriana delle Brigate Ezzedine al-Qassam (ala militare di Hamas) dimostra che nell'enclave costiera le posizioni filo-Ikhwan e filo-wahabite di una piccola parte di dirigenti di Hamas sono sempre meno condivise e sempre meno popolari e lancia fitte ombre sull'effettiva legittimità di dirigenti come Khaled Mishaal, Moussa abu Marzouk e altri, che si erano letteralmente gettati in braccio agli Emiri del Golfo facendosi più volte immortalare vicini alle bandiere dei terroristi mercenari.

La manifestazione si é svolta ordinatamente e non é stata minimamente infastidita dalle forze dell'ordine governative probabilmente anche per la presenza di numerosi militanti delle Brigate Abu Ali Mustafa e delle Brigate di Resistenza Nazionale (milizie rispettivamente del PFLP e del DFLP).

martedì 3 settembre 2013

Il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah discute a lungo della situazione siriana con Boroujerdi e Roknabadi!

Alaeddin Boroujerdi, nella sua veste di Presidente della Commissione Esteri del Parlamento Iraniano (Majlis), é arrivato a Beirut in visita ufficiale, sicuramente per rassicurare gli alleati libanesi della vicinanza della Repubblica Islamica al Paese dei Cedri in questo delicatissimo momento, durante il quale, come si é visto molto di recente, forze alleate con Israele e col settarismo wahabita cercano in ogni modo di destabilizzarlo per il loro tornaconto.

Nelle settimane scorse ben due sanguinosi attentati esplosivi hanno sconvolto prima il quartiere sciita di Beirut Sud, poi la metropoli settentrionale di Tripoli Siriaca, causando dozzine di morti e svariate centinaia di feriti, quindi sparatorie settarie hanno riattizzato l'ostilità tra il quartiere filo-wahabita di Tripoli e quello popolato dagli Alawiti fedeli ad Assad, come se non bastasse militanti takfiri libanesi hanno lanciato razzi contro la Palestina occupata dando al regime ebraico la 'scusa' per cercare di colpire dal cielo le strutture del PFLP-GC.

Dopo avere discusso privatamente con il Presidente del Parlamento Nabih Berri (leader della formazione politica sciita Amal) e con il Premier designato Salam, che deve succedere all'uscente Najib Mikati, Bouroujerdi accompagnato dal suo seguito e dall'ambasciatore iraniano in Libano Ghazanfar Roknabadi si é intrattenuto a lungo a parlare col Segretario Generale di Hezbollah Hassan Nasrallah.

Non abbiamo dubbi che l'incremento dell'assistenza politico/diplomatico/militare alla vicina Repubblica Araba di Siria in questo momento cruciale della sua lotta contro l'insorgenza terrorista mercenaria abbia costituito uno dei punti centrali del loro confronto.

Il Giudice Sakr Sakr svela i responsabili dell'attacco aereo sionista contro Naameh: "Erano provocatori wahabiti!"

Nuova importante prova del fatto che i militanti dell'estremismo sunnita finanziato dall'Arabia Saudita agiscono, in tutto il Medio Oriente, come Quinta Colonna sionista portando avanti gli interessi di Tel Aviv come gli stolti burattini che sono; il Procuratore Militare libanese Giudice Sakr Sakr, già più volte al centro della lotta del Paese dei Cedri contro questi rozzi e superficiali estremisti che vorrebbero far precipitare il paese nel caos di una nuova guerra civile ha condannato Youssef Fleiti e Mohammed al-Atrash per aver lanciato razzi artigianali contro la Palestina Occupata, dando quindi al regime ebraico la 'scusa' per condurre il suo piratesco bombardamento aereo contro il Quartier Generale del PFLP-GC a Naameh.

I due terroristi wahabiti sono stati catturati dalla Surete di Beirut nella scorsa giornata di sabato e, una volta interrogati, sono stati processati per direttissima, un loro terzo complice, attualmente latitante, é stato giudicato e condannato in absentia grazie alle ammissioni dei due arrestati. I razzi usati dal trio sarebbero stati assemblati in un laboratorio in una zona a maggioranza sunnita e quindi trasportati fino a sud di Tiro, dove sono stati lanciati contro la Palestina.

I colpevoli dell'atto sarebbero parte di una organizzazione takfira chiamata 'Brigata Abdullah Azzam'. Notare come, una volta raggiunta dai tre razzi (che non hanno colpito alcunché e danneggiato nulla) l'entità sionista illegale si sia scatenata contro un'organizzazione palestinese nota per il suo sostegno al legittimo governo siriano, anziché contro i veri responsabili dell'attentato.

Nuove vittorie dell'Esercito siriano alla periferia di Ghouta e nella zona di Qalamoun! Ucciso il capo della "Falange Al-Zubair"!

Le forze armate nazionali siriane hanno accerchiato e distrutto un gruppo di terroristi di circa quaranta membri che cercava di penetrare nel quartiere di Ghouta, nel Governatorato di Damasco; la battaglia, che si é concentrata attorno a un posto di blocco nella zona di Rahibeh ha visto l'intervento dell'aviazione e si é conclusa con la completa distruzione dei mercenari i cui ranghi includevano quasi esclusivamente cittadini stranieri.

In un altro scontro a fuoco, questa volta nella regione di Qalamoun, il capo terrorista della 'Falange Al-Zubair bin Awam', tale Qasim Halabouni, é rimasto ucciso dalle truppe governative. La notizia, riportata dall'agenzia Sana é stata anche confermata dal network terrorista che ha ricevuto un gravissimo colpo con questa perdita.

Nonostante le minacce americane di bombardamento le truppe di Damasco non hanno per nulla rallentato il ritmo delle loro operazioni contro i terroristi wahabiti sponsorizzati da Arabia Saudita, Turchia e Israele consapevoli che, quanto più riescono a respingere e a distruggere le cellule takfire presenti nel paese tanto più inutile e velleitario sarebbe un intervento armato statunitense visto che non vi sarebbe più un'opposizione armata da favorire sul terreno.

lunedì 2 settembre 2013

Voci incontrollate parlano di un "Raptor" e quattro missili cruise abbattuti dalla difesa aerea siriana!

Leggiamo su due siti minori di news dal Mondo Arabo che, immediatamente prima del farfugliante e indeciso discorso del Presidente Usa Barack Obama col quale si é risolutamente programmato di posporre a data da destinarsi ogni ventilata azione militare contro la Siria le forze armate statunitensi avrebbero condotto un 'mini-test' alla reattività del sistema difensivo di Damasco penetrandone lo spazio aereo con un F-22 'Raptor' e quattro missili 'Cruise' (non é chiaro se questi dovessero centrare bersagli in territorio siriano oppure solo sorvolarlo per poi cadere in Giordania o Arabia Saudita).

Risultato: tutti gli incursori sarebbero stati intercettati e abbattuti dalle forze di Assad: il 'Raptor' (uno di cinque recentemente spostati in Giordania) si sarebbe schiantato poco oltre il confine tra la Repubblica Araba Siriana e il Regno Ascemita. Non sarebbe chiara la sorte del pilota.

Per abbattere i missili da crociera sono sufficienti gli Shilka e i Pantsir notoriamente in possesso alle forze armate siriane, ma per centrare un bersaglio come l'F-22, specialmente se incrociava a quota medio-alta, deve essere stato necessario impiegare gli S-300, confermando, in tal caso, che come asserito da Assad, questi letali sistemi antiaerei siano già stati consegnati a Damasco e siano pienamente operativi (si sa che gli operatori antiaerei siriani si sono già addestrati in Russia a maneggiare il delicato e sofisticato complesso).

Si badi bene, Palaestina Felix riporta questa 'voce' (il nostro spirito professionale non ci permette di considerarla una vera 'notizia') per PURO DOVERE DI CRONACA, non ritenendo di poter pienamente prestare fede alle fonti  della stessa. E' certo che se quanto riportato da esse corrispondesse a verità la situazione per la Siria sarebbe infinitamente più rosea di quanto non potessimo sospettare in precedenza, visto che nemmeno il tanto vantato F-22 sarebbe riuscito a sfuggire alle maglie della sua rete antiaerea.


La Repubblica Islamica Iraniana tiene a battesimo un nuovo canale televisivo satellitare: "Al-Ahwaz"!

Si chiama "Al-Ahwaz TV" la nuova piattaforma di broadcasting satellitare inaugurata questo week end dal rappresentante della Guida Suprema Ayatollah Ali Jazayeri in una cerimonia di fronte a molti membri del Parlamento, chierici di alto rango e delegati culturali. Il canale televisivo é mirato alla diffusione di corretti principi di consapevolezza religiosa e, come descritto dal suo nome, ha una dimensione regionale e provinciale incentrata sulla zona del Khuzestan (di cui Ahwaz, appunto, é capoluogo).

Il rappresentante di Ahwaz al Parlamento, Nasser Sudane, si é detto certo che la piattaforma televisiva si dimostrerà un potente mezzo di diffusione dei corretti principi dell'Islam radicati nello studio e nell'interpretazione giuresprudenziale delle sue Fonti Primarie.

Attaccata una portacontainer nel Canale di Suez! I Fratelli Musulmani cercano di bloccare il traffico marittimo?

Il Canale di Suez é per l'Egitto un'importantissima fonte di valuta pregiata, tanto più fondamentale in queste settimane durante le quali migliaia di turisti stranieri hanno cancellato le loro prenotazioni intimoriti dall'atmosfera di instabilità seguita alla rimozione dal potere dell'Ikhwan e dei suoi rappresentanti.

Nella giornata di ieri una portacontainer battente bandiera panamense sarebbe stata soggetta al lancio di alcune granate mentre traversava il collegamento tra il Mar Rosso e il Mediterraneo ma, secondo quanto riportato dall'Ammiraglio Mamish, capo dell'Autorità del Canale, il pronto intervento delle forze di sicurezza ha permesso al natante di proseguire senza danni di sorta a sé o al carico.

Il tentativo ha tutto l'aspetto di una estensione della campagna di terrore dell'Ikhwan che, verificando la diminuita capacità di mobilitare le masse in seguito all'ondata di arresti tra i suoi dirigenti, potrebbe cercare altri modi di creare problemi al Governo patrocinato dalla giunta militare di Al-Sisi.

domenica 1 settembre 2013

La Repubblica Islamica dell'Iran pronta a varare un nuovo cacciatorpediniere rimodernato!

Un nuovo cacciatorpediniere ammodernato dopo il 'Jamaran' e la sua unità gemella (schierata però nel Mar Caspio) é pronto a unirsi alle altre unità dell'IRIN per continuare a dimostrare come Teheran, già acquirente di tecnologie militari straniere quando era asservita a un regime-fantoccio degli USA, sia ormai maturata in una piena potenza navale capace non solo di assicurarsi da sé ma anche di riammodernare e prolungare la vita operativa delle unità di superficie necessarie a dominare il Golfo Persico e anche a proiettarsi nelle acque dell'Oceano Indiano, del Mar Rosso e, come di recente, persino nel Mediterraneo e ultimamente anche nel Pacifico.

Il 'Lavan' si unisce allo 'Shajeed Bayandor' e alle altre navi dell'IRIN nel quadro della dottrina della Jihad di Autosufficienza Militare che ha contraddistinto la politica di procurement e ricerca della Repubblica Islamica fin dal 1989 quando, provata da otto anni di lotta mortale contro l'Irak del servitore di Washington Saddam Hussein essa si é dovuta rivolgere in primo luogo alle sue capacità autonome per aggiornare, rinnovare e potenziare il proprio apparato di difesa militare.

Mentre Obama farfuglia e tentenna l'Esercito di Assad continua a colpire a fondo i terroristi wahabiti!

Senza minimamente preoccuparsi dei segnali indecisi e contraddittori che arrivano dallo schieramento imperialista le forze armate nazionali siriane pressano serratamente i mercenari takfiri presenti nel paese non permettendo loro di beneficiare della 'calma' che Obama sperava di concedere loro minacciando Damasco e causando un temporaneo arresto delle operazioni; non solo ma, sentendo la propria patria in pericolo la popolazione civile siriana si stringe sempre più compatta attorno al suo Presidente e al Governo legittimo e le caserme si riempiono di volontari ansiosi di arruolarsi nelle truppe regolari o nelle milizie di difesa nazionale.

Proprio le milizie popolari che difendono Ras al-Ein, nel Governatorato di Damasco, hanno respinto un contingente di estremisti wahabiti che cercava di marciare sull'abitato, infliggendogli gravissime perdite e forzandolo ad abbandonare quasi tutte le armi e gli equipaggiamenti pesanti per potersi mettere in salvo con la fuga.

Operazioni antiterrorismo dell'Esercito hanno avuto luogo anche in altre zone del Governatorato portando all'eliminazione dei mercenari Ali al-Habbal, Tamim al-Iraki, Fidaa Daher, Saleh al-Mijbil, Hussam Matar, Abdul Razzaq Shelkani (capo degli Ahrar Jableh), Badeh Jahjah (capo degli Ahrar Binnesh), Ahmad al-Hafidi, Abu al-Ghaith e Abu al-Hajjaj.