sabato 13 aprile 2013

Haniyeh dichiara: "Hamas può liberare altri prigionieri politici palestinesi!" Bene! Bravo! Lo invitiamo a farlo oltre che a dirlo!!

In un messaggio ai media rilasciato nella giornata di oggi il Premier palestinese insediato a Gaza, Ismail Haniyeh, ha dichiarato che il Movimento Hamas, così come nell'autunno 2011 é riuscito a ottenere la libertà per molte centinaia di detenuti politici in cambio dell'ebreo francese Gilad Schalit, può ottenere il rilascio "di molti altri detenuti ancora".

Vista la maniera brillante e impeccabile con cui l'invasore Schalit é stato tenuto al riparo da ogni tentativo di 'colpo di mano' del regime ebraico, non dubitiamo che ciò, almeno in linea teorica sia possibile; tuttavia, dal punto di vista pratico, ci chiediamo come questo possa avvenire quando la maggior parte dell'alta dirigenza del Movimento (Meshaal, Marzouk...) sta attivamente amoreggiando con gli emiri wahabiti del petrolio, fedeli esecutori dei desiderata sionisti in mezzo Medio Oriente.

Avanti, Mr. Haniyeh, faccia seguire dei fatti alle sue parole: raduni i dirigenti, i comandanti di Hamas e delle sue Brigate che ancora credono nella lotta e nella Resistenza, coloro che hanno ringraziato e omaggiato l'Iran e l'Asse della Resistenza durante e dopo la Guerra degli Otto Giorni, e arrivi al 'redde rationem' coi traditori!

Chiunque sia veramente amico della Palestina e della sua Causa non potrà che essere con lei!

Violenta repressione a Irbid, il reuccio ascemita di Giordania non sa più a che santo votarsi!!

Due settimane dopo l'insediamento dell'ennesimo Governo giordano in poco più di due anni una vasta manifestazione di protesta nella città settentrionale di Irbid é stata repressa con estrema violenza dalle forze di sicurezza reali che hanno lanciato un diluvio di agenti lacrimogeni e urticanti contro la popolazione che marciava compatta 'armata' solo di cartelli e striscioni e quindi si sono scatentati in un carosello di cariche al manganello sparando anche colpi 'intimidatori' ma pericolosamente vicini all'altezza d'uomo.

Bisogna ricordare che poliziotti e militari sono reclutati tra i clan di nomadi beduini fedeli alla casa reale ascemita, gruppi etnici e clanici che hanno una naturale antipatia (adeguatamente coltivata e rafforzata nell'addestramento) contro gli abitanti delle città (in particolare quelli di origine Palestinese); atteggiamento che già risultò utile durante i massacri del "Settembre Nero".

E' significativo che la protesta sia scoppiata a Nord, vicino al confine con la Siria; territorio che la CIA, il Mossad e gli emiri wahabiti del petrolio vorrebbero trasformare nel "Pachistan siriano" proprio come il Pachistan era il retroterra sicuro dove venivano addestrati e riforniti i selvaggi wahabiti inviati contro l'Afghanistan filosovietico da tutti i dittatori arabi amici di Washington (Mubarak, Re Mohammed, Re Fahd e via discorredndo...). Evidentemente i Giordani di Irbid non vedono di buon occhio l'idea di dovere ospitare fanatici qaedisti dalle loro parti!

Persino il New York Times ormai lo ammette: L'Osservatorio Siriano dei Diritti Umani é una truffa gestita da una sola persona!

L'ambiguo individuo che vedete in foto: liscio e grassoccio come l'Omino di Burro di Collodi, con gli occhietti da rettile nascosti dietro le lenti da ragioniere miope, é "L'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani"; infatti costui, di nome Rami Abdelrahman, già tre volte ospite delle patrie galere siriane per piccole truffe e reati contro il patrimonio, dalla sua attuale residenza londinese di Coventry -senza dubbio pagatagli dal Foreign Office e dal Mossad-, lascia andare da oltre due anni fantasiosi comunicati su 'stragi', 'scontri', 'attacchi' e presunte 'vittorie' dei mercenari internazionali wahabiti attivi contro il Popolo e il Governo siriano che non hanno diritto di cittadinanza o di esistenza se non nella sua fervida fantasia, certamente stimolata a dovere dagli emolumenti degli emiri petroliferi del Golfo e degli altri lacché dell'Imperialismo che si sono scatenati contro Damasco.

La cosa tragica é che per mesi e mesi i maggiori media occidentali hanno preso le PANZANE di Rami Abdelrahman come ORO COLATO, investendo i loro lettori con torrenti di disingenua e grossolana propaganda anti-Assad che voleva "Il Popolo siriano in rivolta!", "Stragi di civili da parte del Governo!" e altre PATENTI ASSURDITA' quando basta collegarsi con qualunque outlet mediatico obiettivo e imparziale (Al-Manar, SyriaTube, PressTV, Russia Today...) per vedere con chiarezza che a massacrare i civili in Siria sono solo i boia di Al-Nusra, per vendetta meschina contro l'odio inestinguibile che i cittadini siriani provano verso di loro e la loro ideologia distorta e corrotta, che le uniche manifestazioni che si tengono in Siria sono quelle di lealtà e soldiarietà al Presidente, al Governo e alle sue Forze Armate.

Ma ora finalmente la Verità non può più essere nascosta o negata e persino i corifei della vulgata Anti-Assad devono ammetterlo o rischiare di venire definitivamente SPUTTANATI: l'agenzia sionista Reuters ha dovuto pubblicare una ammissione sull'assurdità di pretendere che da un cottage di Coventry possa venire più che propaganda interessata sulla situazione siriana e adesso persino il "New York Times", fanfara della lobby ebraica americana, é costretto a trarre le stesse conclusioni.

Ancora una volta i fatti ci vendicano e ci danno ragione, noi, di PALAESTINA FELIX siamo orgogliosi di ESSERE SEMPRE STATI DALLA PARTE DELLA VERITA'!

venerdì 12 aprile 2013

Bestiale violenza sionazista: un invalido cateterizzato ferito dalle truppe di Tel Aviv e quindi rapito!

Il ragazzo che vedete in foto si chiama Motaz Obeidu, Palestinese di Al-Khalil e protagonista dell'ultimo capitolo della cronaca delle bestialità sioniste inflitte contro il Popolo Martire per eccellenza. Già in passato vittima della violenza della 'razza eletta', Obeidu é invalido ed é costretto a circolare con un catetere urinario permanente a seguito di una pallottola israeliana che lo ha colpito nel 2011.

Le forze di occupazione del regime ebraico gli hanno invaso e perquisito la casa nella giornata di ieri: secondo il loro rapporto Obeidu (un invalido costretto a circolare con la sacca delle proprie urine perennemente attacata al corpo) si sarebbe "gettato contro uno dei militari cercando di togliergli l'arma".

Obeidu é stato nuovamente ferito con una pallottola, dopodiché é stato rapito dai suoi aggressori e feritori. La Società per i Diritti dei Prigionieri politici Palestinesi si sta mobilitando per capire dove sia attualmente detenuto Obeidu e in quali condizioni di salute versi.

Potrebbe nascere entro il prossimo mercoledì il nuovo Governo libanese guidato da Tammam Salam!

Secondo il consenso delle opinioni espresse dai quotidiani libanesi (anche di segno e tendenza politica diversa quando non opposta) nelle loro edizioni del venerdì; punti di vista e prospettive puntualmente riprese dalla rete radiotelevisiva "Al-Manar", facente capo al partito sciita Hezbollah, l'annuncio della formazione del nuovo Governo guidato da Tammam Salam dovrebbe venire dato nei prossimi giorni.

Secondo quanto lasciato filtrare ai reporter della stampa: "Il Premier incaricato Salam ha già un'idea e si é dato un termine entro il quale presentare la lista dei nuovi ministri". Alcuni commentatori arrivano addirittura a ipotizzare che l'annuncio potrebbe arrivare un qualunque giorno tra lunedì e mercoledì.

Salam ha ricevuto dal Presidente libanese Michel Sleiman l'incarico di formare il nuovo esecutivo che dovrà portare il Libano alle elezioni previste per fine 2013, dopo che il precedente Premier Najib Mikati aveva rassegnato le dimissioni per l'impossibilità di trovare un consenso sulla nuova legge elettorale e per l'opposizione di Hezbollah e altre forze progressiste a estendere il mandato del Generale Ashraf Rifi.

La Repubblica Islamica Iraniana é ora in grado di raffinare un milione e 800mila barili di greggio al giorno!

Contnua a espandersi e migliorare la capacità della Repubblica Islamica iraniana di trattare in maniera autonoma e indipendente il petrolio greggio ottenendone i più importanti derivati, prova evidente di come siano stati ricompensati i costanti sforzi di Teheran di spezzare i vincoli con cui i paesi imperialisti occidentali attraverso le loro compagnie petrolifere (maestre di 'trattati ineguali') tentato di impedire in tutti i modi che le nazioni produttrici di materie prima vengano in possesso del 'know-how' di trasformazione e lavorazione delle stesse in maniera non solo da costringerle ad accettare i prezzi fatti dal cartello dei compratori (un assurdo in contrasto con le regole-base del Capitalismo, dove da che mondo é mondo il prezzo dovrebbe farlo il venditore) ma anche, in seguito a tornare dalle stesse compagnie petrolifere a cui si é venduto il greggio per comprare la benzina, il gasolio e altri prodotti di petrolchimica.

Con un comunicato ufficiale il Direttore Amministrativo della Compagnia Nazionale Iraniana degli Oleodotti Ali Ziyar ha dichiarato che la capacità nazionale di raffinazione del petrolio é arrivata a toccare un milione e ottocentocinquantamila barili al giorno grazie all'entrata in servizio regolare di nuovi impianti e alla modernizzazione ed espansione di quelli esistenti in precedenza. Tuttavia l'aumento non é finito qua e Ziyar ha dichiarato che per la fine del corrente anno lunare iraniano si attendono ulteriori annunci di aumento di quella stessa quota che potrebbe tranquillamente raggiungere o anche superare di poco il traguardo dei due milioni di barili di petrolio raffinabili al giorno.

Inoltre sono in via di completamento sei nuovi impianti di trasporto del petrolio e derivati che renderanno ancora più facili e sicure le transazioni iraniane verso i paesi limitrofi e non per via di terra. Nel corso dell'ultimo anno la capacità estrattiva petrolifera della Repubblica Islamica é cresciuta del 13,2 percento grazie all'entrata in linea di numerose infrastrutture costruite negli ultimi anni.

giovedì 11 aprile 2013

L'Esercito siriano elimina 1500 mercenari entrati nel paese dalla Giordania: é la più grande vittoria da settimane!!

Le forze dell'Esercito arabo siriano si sono concentrate attorno a Daraa, città vicina al confine meridionale con la Giordania dell'Ascemita monarca Abdallah, da cui, prima della precipitosa chiusura delle frontiere seguita all'Ultimatum di Damasco agenti sauditi e americani si erano prodigati per fare entrare molte centinaia di militanti stranieri nel paese, per soffiare sulle braci in estinzione della guerriglia qaedista.

E' arrivata oggi la notizia che, in seguito a giorni di duri combattimenti il 'nocciolo duro' del contingente mercenario, ammontante a circa 1500 armati, é stato disfatto e distrutto quasi completamente: tra i cadaveri dei caduti sono stati trovati yemeniti, libici, egiziani, algerini, tunisini e individui provenienti persino dai ghetti estremisti di Parigi, Bruxelles e Londra.

L'operazione dimostra come le capacità operative dell'Esercito di Assad non solo non si degradano man mano che la campagna anti-terrorismo continua ma anzi si raffinano, si ampliano e si approfondiscono: risultato brillante degli sforzi fin qua profusi dal Comando Supremo siriano per trasformare un'armata pesantemente meccanizzata pensata per le battaglie mobili ad armi combinate sulle alture del Golan contro israele in un'agile forza di controguerriglia.


Un altro prigioniero palestinese muore da martire nelle galere del regime ebraico! Sconosciuta finora l'identità della vittima!

Dopo Arafat Jaradat, morto per le percosse bestiali a cui era stato sottoposto e Maisarah Abu Hamdiah rimasto vittima (come già altri prima di lui) della criminale negligenza sanitaria sionista nei suoi confronti siamo stati raggiunti oggi dalla notizia che un altro detenuto politico palestinese ha perso la vita nelle carceri sioniste, che si stanno rivelando sempre di più dei veri e propri "bunker della morte" per carcerati spesso condannati solo per avere resistito con il loro coraggio e la loro abnegazione all'Apartheid sionista.

Il nome del nuovo martire delle galere di Tel Aviv non é ancora noto ma si sa che ha trovato la morte a Nafha, vicino Beersheba, una delle peggiori 'caienne' del sistema concentrazionario sionazista e sembra sicuro che le circostanze della sua morte siano completamente imputabili alle disumane condizioni di detenzione, che includono pestaggi, torture, negazione di cure e attenzioni mediche adeguate.

Israele, ipocrita quant'altri mai nel definirsi "unica democrazia mediorientale" usa le spaventose condizioni di maltrattamento vigenti nelle sue prigioni politiche come 'pena di morte' accessoria, infliggibile a piacimento, sempre e soltanto a detenuti palestinesi mentre i criminali ebrei godono di privilegi quasi impensabili: visite frequenti, distribuzione di generi forniti dalle famiglie, permessi-premio e sconti di pena.

Strage di inviati ONU in Sud-Sudan! Lo Stato-fallito di Salva Kiir non riesce a garantire la sicurezza del personale internazionale!

Abbiamo già parlato molte volte di come il Sud-Sudan, 'stato' creato dal complotto Usa-Israeliano per indebolire e impoverire Khartoum, sia in realtà un'entità fallita che non controlla altro che poche dozzine di chilometri attorno alla capitale Juba mentre nel resto del paese vige la vera e propria "legge della giungla" tra bande di predoni, milizie etniche, comandanti del cosiddetto 'esercito' che fanno il bello e il cattivo tempo come veri e propri Signori della Guerra: gli stessi indici delle agenzie ONU parlano chiaro...il 15 per cento dei bambini nati non arriva a compiere 5 anni e il Sud-Sudan mostra indici di sottosviluppo da porlo in competizione con la Somalia per il titolo di nazione più disgraziata dell'Africa Nera.

A confermare quello che abbiamo sempre detto arriva ora la notizia che "sconosciuti aggressori" avrebbero attaccato un convoglio di personale dell'ONU nella Provincia di Jongali, nell'Est del paese. Secondo quanto relato dal portavoce militare di Juba Philip Aguer ci sarebbero stati cinque morti tra il contingente militere indiano e cinque tra il personale ONU civile mentre il Palazzo di Vetro ha parlato anche di otto civili uccisi.

Ovviamente i sicofanti di Salva Kiir, il ridicolo 'cowboy', ne hanno approfittato per lanciare speciose e non sostanziate accuse contro l'Esercito del Sudan, che sono state rispedite al mittente dal Ministero della Difesa di Khartoum che ha fatto notare come ormai da settimane, per rispettare gli impegni presi in sede internazionale il Governo del Sudan ha fatto indietreggiare tutte le proprie forze armate dal confine conteso con l'entità del Sud.

Il Patriarca maronita Al-Rai le canta chiare a Hollande all'Eliseo: "Assad infinitamente preferibile ai tagliagole wahabiti che perseguiterebbero le minoranze a partire dai Cristiani!"

Ancora una volta il fato del Libano e della Siria, in questi mesi travagliati dagli eventi dell'insorgenza terrorista scatenata dalle forze dell'Imperialismo contro il Governo e il popolo di Damasco si lega ai gesti e alle iniziative del Patriarca maronita di Antiochia il Cardinale Beshara al-Rai che si é incontrato all'Eliseo con il Presidente francese Francois Hollande.

Il Patriarca ha messo subito in chiaro la sua posizione sulla questione siriana, dove il Governo di Parigi continua a sostenere posizioni anti-governative e filo-terroristiche, arrivando ad auspicare un massiccio afflusso di armi e rifornimenti alle frange wahabite che godono anche del sostegno degli emirati del petrolio e dei terroristi di Al-Qaeda in Irak.

"Assad" ha dichiarato Al-Rai "Non é in alcun modo peggiore dei militanti scatenati nel paese contro di lui", tanto più che, nel caso che il Governo centrale da lui rappresentato dovesse in qualche modo cedere terreno agli insorti essi ne approfitterebbero per scatenare la caccia alle minoranze, in primo luogo proprio quella Cristiana, che sotto Assad padre e figlio sono invece stati sempre protetti e rispettati.

mercoledì 10 aprile 2013

Israele: vero 'Regno di Giuda' si rimangia la parola ri-arrestando illegalmente un ex-detenuto politico palestinese liberato 11 mesi fa!

Dobbiamo comunicare la notizia che Taher Halalhleh, militante della Jihad Islamica, coraggioso protagonista di uno sciopero della fame durato oltre 70 giorni che l'anno scorso gli é valso la liberazione dalla detenzione illegale nelle carceri del regime ebraico di occupazione, é stato nuovamente catturato dagli sbirri sionazisti dopo un violento "raid" nella sua casa cisgiordana di Ramallah.

Questo atto dà la cifra morale del regime di Tel Aviv: un interlocutore che con una mano libera dei prigionieri politici e con l'altra prepara le manette e le catene per ri-arrestarli, un vero e proprio REGNO DI GIUDA dove, come hanno dimostrato Hezbollah, la Jihad Islamica e Hamas (fino a quando ha scelto di lottare coerentemente) , per ottenerne concessioni o impegni duraturi bisogna giocoforza ricorrere al linguaggio delle armi e della Resistenza armata.

Appena liberato e ripresosi dallo stato di prostrazione in cui il lunghissimo digiuno l'aveva precipitato, Halalhleh si era da subito impegnato per tornare parte attiva del Movimento per la Jihad Islamica, fazione palestinese filoiraniana rimasta fedele all'Asse della Resistenza e alla prospettiva della lotta senza quartiere.

F-18 Usa si schianta nel Golfo Persico mentre il Pentagono 'mette a terra' 17 squadriglie di aerei per tagli al bilancio!

Gli Stati Uniti d'America, esaurita definitivamente la loro "finestra di unipolarismo" dovuta alla dissoluzione dell'Unione Sovietica dal 1989-1991 (una fase di predominio internazionale durata a ben vedere solo un ventennio) si stanno avviando a un declino imperiale sempre più marcato mano a mano che le ristrettezze economiche impediranno alla Casa Bianca di mantenere rodato a sufficienza l'elefantiaco apparato militare esteso su quasi tutto il globo che già adesso, davanti agli impegni imposti da Obama per 'fare presenza' e non lasciare intuire all'opinione pubblica diffusa quanto esso si sia in effetti indebolito, comincia già preoccupantemente a scricchiolare e mostrare la corda.

Gli indizi sono già tutti "scritti sul muro" per chi abbia la conoscenza e la pazienza di riconoscerli e metterli in fila: tanto per cominciare nella giornata di ieri un F-18 'Super Hornet' si é schiantato sul ponte della portaerei 'Eisenhower' attualmente distaccata presso la Quinta Flotta di base in Barhein, nel cuore del corrotto emirato di Al-Khalifa, che rimane sul trono torturando e massacrando la propria popolazione in rivolta. Che un incidente del genere abbia colpito un apparecchio che, dopo il chimerico F-22, dovrebbe essere il più moderno nella linea di volo americana (l'F-18 'Super' infatti é un profondo redesign del normale 'Hornet' che secondo i pundit aeronautici dovrebbe contare come un modello a sé stante) é estremamente indicativo.

Mai comunque come l'annuncio dato di recente che il Pentagono metterà "a terra" almeno fino a Settembre 2013 ben 17 squadriglie dell'aviazione che, per effetto dei tagli "a cascata" risultati dal fallimento dell'Amministrazione Obama di scongiurare una volta per tutte la 'Fiscal Cliff' entro lo scorso mese di marzo hanno forzato alla cancellazione di ben 44.000 ore di volo d'addestramento necessarie a mantenere i Top Gun dell'USAF oltre la soglia minima di operatività.

I reparti colpiti saranno: una squadriglia di F-22, quattro di F-15, sei di F-16, tre di A-10 (di cui una sarà sciolta per sempre), due di bombardieri strategici B-1 e una di vetusti B-52. La situazione non é rosea nemmeno per i reparti restanti però molti dei quali per effetto dei tagli si vedranno degradare l'operatività da: 'Combat Mission Ready' a 'Basic Mission' (cioé da unità pronta per l'impiego bellico a unità in grado unicamente di compiere routinarie attività da tempo di pace).

Le squadriglie 'grounded' rimarranno a terra fino a settembre quando toccherà ai 'contafagioli' dell'Amministrazione cercare di mettere insieme le risorse necessarie (prendendole da dove?) per riattivare almeno una frazione dei reparti, altrimenti molti di essi rischiano di dovere essere sciolti.

martedì 9 aprile 2013

L'Iran inaugura impianto nucleare all'avanguardia mentre il reattore sionista di Dimona viene dichiarato 'obsoleto' e 'pericoloso'

Si trova vicino alla cittadina di Ardakan, nella Provincia di Yazd, il nuovo impianto nucleare iraniano destinato a raffinare l'uranio proveniente dalle vicine miniere di Saghand, estratto a circa 400 metri di profondità sottoterra. In questa maniera la Repubblica Islamica si assicura che, una volta creata la propria rete di centrali nucleari, essa sarà libera da qualunque 'cappio' messo alle sue importazioni di 'yellowcake', la qualità di Uranio suscettibile di venire processata nei reattori a fissione, essendo in grado di procurarsi da sé il carburante necessario.

In un anno di lavoro continuo si calcola che l'impianto di Ardakan possa raffinare fino a 60 tonnellate di 'Torta Gialla'; nel suo discorso inaugurale, il Presidente iraniano Ahmadinejad ha dichiarato l'abbondanza di Uranio grezzo nel territorio della Repubblica Islamica "Un dono divino" che renderà possibile svincolare il programma nucleare nazionale da qualsivoglia interferenza esterna.

In un singolare esempio di ironia del destino, proprio mentre i tecnici e gli ingegneri del sito dimostravano ad Ahmadinejad tutte le caratteristiche dell'impianto, compresi i numerosi e avanzatissimi sistemi di sicurezza, poche centinaia di chilometri più in là, nella Palestina soggetta a occupazione ebraica, lo scienziato nucleare Uzi Even dichiarava che ormai il reattore sionista di Dimona (installato oltre 50 anni fa con tecnologia ceduta dalla Francia della Quarta Repubblica)  diventa sempre più pericoloso e dovrebbe essere spento.

Solo lo scorso anni ben 70 lavoratori di Dimona colpiti da cancro hanno fatto causa al Governo israeliano.

Ottantasei anni fa gli Stati Uniti assassinavano Sacco e Vanzetti, ricordiamoli portando avanti la loro battaglia!

"Non augurerei a un cane o a un serpente, alla piú miserevole e sfortunata creatura della terra, ciò che ho avuto a soffrire per colpe che non ho commesso. Ma la mia convinzione è un'altra: che ho sofferto per colpe che ho effettivamente commesso. Sto soffrendo perché sono un radicale, e in effetti io sono un radicale; ho sofferto perché sono un italiano, e in effetti io sono un italiano; ho sofferto di piú per la mia famiglia e per i miei cari che per me stesso; ma sono tanto convinto di essere nel giusto che se voi aveste il potere di ammazzarmi due volte, e per due volte io potessi rinascere, vivrei di nuovo per fare esattamente ciò che ho fatto finora". 

"Questa è la nostra carriera e il nostro trionfo. Mai nella nostra intera vita avremmo mai potuto sperare di compiere un tale lavoro in favore alla Tolleranza, alla Giustizia, alla Comprensione che ha un Uomo di un altro Uomo come ora noi facciamo per caso. Le nostre Parole – le nostre Vite – le nostre Pene – non hanno fatto niente. La presa delle nostre Vite – vite di un buon calzolaio e di un povero pescivendolo – ha fatto tutto! Questo ultimo momento appartiene a noi – questa Agonia è il nostro Trionfo!"

Il Comando Siriano annuncia: "Al-Ghouta riconquistata, presto allargata a 40 Km la fascia di sicurezza attorno alle principali città!"

Il Comando Generale dell'Esercito Siriano ha annunciato che le proprie unità hanno effettuato un'operazione qualitativa nella zona orientale di al-Ghouta nella Provincia di Damasco, che ha portato a prendere pienamente il controllo della zona.

Nella dichiarazione, il Comando Generale ha detto che l'esercito siriano sta continuando la sua missione di rintracciare ed eliminare i terroristi di Jabhet al-Nusra ed i mercenari della NATO, e che, come parte del piano del Comando Generale per liberare le campagne dal terrorismo, le Forze Armate hanno effettuato un'operazione speciale nella zona orientale di al-Ghouta, in collaborazione con i cittadini onesti che li hanno guidati nella zona per prenderne pienamente il controllo.

Il Comando Generale ha detto che il lavoro è ancora in corso, per espellere dai loro nascondigli le restanti cellule di terroristi totalmente dell'area ed infine ripristinare la sicurezza in tutta la Siria.

Nella dichiarazione il Comando Generale dell'Esercito e delle Forze Armate Siriane ha anche detto che continuerà ad annunciare i progressi e le conquiste dell'esercito siriano nella lotta contro i terroristi sul terreno, ringraziando tutti i cittadini onesti per la loro collaborazione con le Forze Armate Siriane.

Al termine di queste operazioni si stima di riuscire a estendere a 40 Km la fascia di sicurezza attorno alle maggiori città del paese in maniera da rendere via via sempre più difficile per i mercenari wahabiti stranieri tendere agguati terroristici alla popolazione civile siriana.

E' il Siriano Maher Younis il "re degli hacker" dietro alcuni dei più brillanti successi della campagna cibernetica anti-israeliana!

Il giovane qui raffigurato, di nome Maher Younes e di nazionalità siriana, é stato identificato dai servizi segreti sionisti come il "Mastermind" di alcuni dei più audaci e spettacolari 'hackeraggi' che nel corso degli ultimi due giorni e mezzo hanno mandato in panne la maggior parte della presenza internettiana di siti e portali del regime ebraico di occupazione della Palestina, ivi compreso il saccheggio completo dei dati di 1500 caselle di email di agenti e funzionari del Mossad e lo stop prolungato inflitto alla Borsa di Tel Aviv costato danni per circa due miliardi di dollari Usa.

Younes si é trovato gratificato del titolo che per noi vale come un'onorificienza al valore, di "Nemico elettronico N°1 di Israele" e di una taglia sulla testa di ben 10 milioni di dollari; ma la maggior lode a lui tributata in questi giorni é stata quella di averlo paragonato (come pericolosità per Israhell) al martire Imad Mougnieh, leader del braccio armato di Hezbollah responsabile del "salto di qualità" dei seguaci di Nasrallah da semplice milizia di guerriglieri a forza armata altamente competente e specializzata.

Imad Mougnieh, lo ricordiamo, venne vigliaccamente assassinato dai sionisti, ma la sua eredità, i combattenti che ha addestrato e forgiato per anni, riuscirono a vendicarlo ampiamente nel corso della Guerra d'Estate del 2006, quando inflissero agli invasori del regime ebraico una amara e insindacabile sconfitta.


Il premier libanese incaricato chiede aiuto all'ambasciatore iraniano contro le minacce di Israele!

Tammam Salam, il Premier incaricato dal Presidente libanese Michel Sleiman di formare un Governo di ampia coalizione in grado di portare il paese fuori dall'impasse in cui é finito con le dimissioni di Najib Mikati non ha ancora terminato il proprio giro di consultazioni esplorative eppure, a quanto traspare dalle notizie in arrivo da Beirut, sembra avere già molto chiare le coordinate che potrebbero caratterizzare il suo mandato.

In un messaggio ufficiale rilasciato ieri Salam ha dichiarato che desidera quanto prima incontrare l'ambasciatore iraniano Ghazanfar Roknabadi; questi, dicendosi lusingato dalla richiesta ha dichiarato che per la Repubblica Islamica; "L'unità nazionale, la stabilità e l'armonia istituzionale sono componenti chiave della sicurezza nazionale libanese e assetti importantissimi per potere affrontare con successo le minacce del regime sionista".

Salam ha quindi espresso la speranza che l'Iran continuerà a sostenere il Libano: "Cercheremo attivamente la cooperazione di Teheran nell'ambito della Resistenza contro l'arroganza e le minacce israeliane".

lunedì 8 aprile 2013

La Jihad Islamica festeggia Ibrahim al-Baroud al suo rientro nella Striscia di Gaza dopo 27 anni passati in prigionia!!

L'organizzazione per la Jihad Islamica in Palestina ha preparato un benvenuto da eroe per il suo affiliato Ibrahim al-Baroud liberato dalle autorità del regime ebraico di occupazione della Palestina dopo ben 27 anni di carcerazione durante i quali non ha mai abiurato gli ideali della Resistenza a oltranza contro l'entità sionista e della lotta armata come unica via di affermazione dei Diritti inalienabili del popolo palestinese.
Nessuna affermazione verbale o scritta di queste verità, autoevidenti per chiunque si accosti alla storia del conflitto arabo-israeliano con un minimo di onestà intellettuale, avrebbe mai potuto essere più forte del gesto compiuto da Al-Baroud al suo arrivo nella Striscia, liberata proprio dalla ostinata e caparbia volontà di Resistenza, che ha imbracciato un fucile d'assalto passatogli dai camerati della Jihad baciandolo più volte a beneficio dei fotografi presenti.

Nel campus universitario di Tulkarem studenti sconosciuti "fanno giustizia" del Principe qatariota Al-Thani!

Non capita tutti i giorni di vedere un Emiro penzolare da un cappio, se poi, come é accaduto nello scorso week-end, a fare la figura dell'insaccato appeso a stagionare é una figura mediaticamente molto riconoscibile come l'Emiro Al-Thani del Qatar, si può stare sicuri che, come successo a Tulkarem poche ore fa, il pubblico da lasciare stupito con tanto di naso girato all'insu sicuramente non mancherà, come non é mancato nel cortile dell'Università cisgiordana dove studenti per ora rimasti sconosciuti hanno issato a mezz'aria un simulacro di stracci del potente e ricchissimo sovrano qatariota.

Dopo averlo tenuto a mezz'aria qualche tempo, tra le risate e il ludibrio degli astanti, uno dei suoi costruttori ha decretato una fine particolarmente "flamboyant" per il feticcio, che é stato dato alle fiamme. Sembra che le autorità del campus abbiano lanciato una 'caccia al colpevole' dell'inatteso fuori programma ma che i responsabili possano godere delle simpatie e quindi dell'omertà di gran parte del corpo studenti.

Voci non confermate darebbero i responsabili del gesto come appartenenti all'ala giovanile dell'organizzazione Fatah, storicamente critica delle posizioni conservatrici e filo-wahabite del sovrano del piccolo emirato petrolifero.

L'Armee Libanaise intercetta un grande carico di armi nel distretto dello Chouf e arresta i trafficanti dopo una intensa sparatoria!

Un morto e due feriti, tra cui, fortunatamente non grave, un membro delle forze armate nazionali; questo secondo i comunicati ufficiali il bilancio dell'operazione anti-contrabbando con cui una task force dell'Armee Libanaise ha bloccato "un considerevole carico di armi e munizioni" presso il villaggio di Ain Zhalta, sulle pendici dello Chouf nella zona prevalentemente drusa del paese.

Secondo quanto riportato dal quotidiano 'Daily Star' l'operazione dovrebbe segnalare un deciso "cambio di passo" nell'atteggiamento delle forze di sicurezza interna del Paese dei Cedri che avrebbero recepito le conseguenze del giubilamento del Generale Ashraf Rifi, noto (e molto contestato) per il suo atteggiamento morbido e lassista nei confronti delle parti politiche coinvolte più o meno direttamente nel sostegno ai mercenari terroristi attivi in Siria.

All'apice dell'operazione le forze dell'Esercito hanno ingaggiato i trafficanti in una intensa sparatoria durante la quale appunto un militare é stato ferito e due dei criminali sono stati colpiti, uno mortalmente. Una volta intimata la resa altri sette individui sono stati presi in custodia dai militari e condotti in carcere dove verranno giudicati per direttissima.

domenica 7 aprile 2013

In via di completamento i lavori al nuovo sottomarino classe "Fateh" della Marina Militare iraniana!

Secondo un comunicato del Comando Supremo della Marina della Repubblica Islamica Iraniana sarebbero entrati ormai nellafase finale i lavori di completamento del secondo vascello classe "Fateh", sottomarino da 600 tonnellate che rappresenta un ulteriore decisivo passo in avanti dell'IRIN sulla strada della "Jihad per l'Autosufficienza", che già tanti successi ha visto, anche di recente con il varo nel Mar Caspio della nuova fregata classe 'Moudge'.

Dopo i vascelli tascabili 'Gadir', il sottomarino classe 'Nahang' e il primo 'Fateh', la via sembra ormai spalancata per gli ingegneri navali iraniani di mettere in cantiere unità sempre più ambiziose che dispensino finalmente la Marina nazionale dal doversi affidare a prodotti stranieri per quanto efficaci e per quanto amichevoli e franche le relazioni coi paesi che li forniscono (come i tre sommergibili Kilo/Tareq forniti dalla Russia).

Il  nuovo 'Fateh' dovrebbe essere pronto per il varo nell'agosto del 2013.


Sabato di protesta ad Al-Quds occupata! Il popolo palestinese chiede l'immediato rilascio di Samir Issawi!


La recente tragica morte di Masirah abu Hamdiah  vittima della negligenza sanitaria sionista trasformata in illegale "pena capitale" da infliggere ai detenuti politici più invisi all'occupazione ebraica ha ravvivato nel popolo della Cisgiordania illegalmente occupata l'urgenza di ottenere il rilascio di Samir Issawi, detenuto il cui stato di salute, minato dal lunghissimo digiuno che egli si é inflitto per protestare contro il suo ri-arresto illegale.

Infatti Issawi era stato liberato grazie alla perizia di Hamas nel tenere nascosto per molti anni l'ebreo francese Gilad Schalit, catturato mentre si preparava a invadere la Striscia di Gaza a bordo del suo "panzer" da 50 tonnellate, ma in seguito i Giuda di Tel Aviv si sono rimangiati la parola e dopo pochi mesi di libertà lo hanno ricatturato.

Nella giornata di ieri sit-in di solidarietà si sono tenuti nella città occupata di Al-Quds (Gerusalemme); centinaia di cittadini: uomini, donne, lavoratori, studenti, hanno chiesto un impegno deciso per ottenere il più celermente possibile il rilascio totale e definitivo di Issawi, prima che il suo nome si aggiunga a quelli dei martiri della prigionia politica.




MASSICCIO ATTACCO INFORMATICO IN CORSO CONTRO IL REGIME EBRAICO! DOZZINE DI SITI FUORI USO!!!!

"NIENTE E' SICURO" questo il messaggio, accompagnato da una traccia di musica elettronica ipnotica e straniante che si riceve cercando di collegarsi con il sito sionista http://www.taussig-law.co.il/ attualmente "a gambe all'aria" come dozzine di altri outlet telematici dell'occupazione grazie agli sforzi di migliaia di attivisti internazionali che hanno deciso di scatenare contro il regime ebraico uno dei più grandi "Attacchi DDOS" mai sperimentati finora.

Questo il messaggio che accompagna la maggior parte dei siti messi offline dall'attacco:

ABBIAMO ASCOLTATO COSA AVETE FATTO ALLA PALESTINA
ABBIAMO SENTITO LE GRIDA DI GAZA BOMBARDATA
ADESSO ATTACHIAMO NOI NON POTETE FARCI NULLA
COMBATTIAMO PER I NOSTRI DIRITTI E SIAMO LEGIONE
POTETE VINCERE USANDO IL VOSTRO ESERCITO
MA NEL CYBERSPAZIO LA VITTORIA E' NOSTRA
CHIUDIAMO I VOSTRI SITI, INTERCETTIAMO I VOSTRI MESSAGGI
DIFFONDIAMO I VOSTRI SEGRETI E POSSIAMO CANCELLARE IL VOSTRO REGIME
RICOARDATE
NOI NON PERDONIAMO
NOI NON DIMENTICHIAMO
ASPETTATECI
SIAMO OVUNQUE
SIAMO I VOSTRI DISTRUTTORI
Abbiamo notizia che 1500 caselle e-mail utlizzate da personale e agenti del Mossad sarebbero state 'hackerate' e il loro contenuto sarà reso pubblico nelle prossime ore: vi terremo informati sugli sviluppi della situazione.