sabato 25 agosto 2012

Le truppe di Assad martellano in terroristi ad Aleppo, Latakia, Darayia e Talbiseh!

Con una intensità di operazioni che sembra crescere ogni giorno che passa, testimonianza sicura e attendibile di come la capacità di resistenza dei terroristi sia ormai ridotta al lumicino, le forze armate della Repubblica siriana hanno continuato la loro caccia ai gruppi di mercenari armati pagati da Turchi, Sauditi e Qatarioti, non solo nella città di Aleppo, ormai praticamente libera dalla loro presenza, ma in molte altre province del paese.

Da Aleppo le operazioni dell'Esercito si stanno spostando nella campagna circostante dove ieri un altro grande 'centro di comando' é stato isolato e distrutto. Particolarmente significativo il fatto che ormai tutti i militanti che si arrendono risultino di nazionalità non siriana, segno evidente che nemmeno gli estremisti sunniti locali si prestano al gioco del complotto imperialista che é costretto a ricorrere esclusivamente a mercenari stranieri.

Scontri sono stati registrati attorno a Latakia (Laodicea), nelle cittadine di Darayia e Duma, nella provincia di Damasco e a Talbiseh ed Al-Qusayr, nella provincia di Homs. Possiamo inoltre confermare che negli scontri attorno ad Aleppo ha finalmente trovato la morte il capo qaedista Mohammad Yasir Qarandal, la cui presenza in Siria era stata segnalata fin da prima dell'attentato contro il Ministero della Sicurezza a Damasco.
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Commoventi immagini del ritorno di Sadki al-Makt, accolto dai compatrioti del Golan occupato, religiosi cristiani e islamici e una delegazione palestinese!


Abbiamo già dato notizia della recente liberazione di Sadki al-Makt, abitante del Golan siriano illegalmente occupato dal regime ebraico in seguito alla sua codarda aggressione alle spalle del 1967 e tenuto in carcere 27 anni, oltre un quarto di secolo, per 'aver fatto parte di un gruppo di Resistenza' (la Resistenza contro l'occupazione militare é Diritto internazionalmente riconosciuto).
Ritorniamo sull'avvenimento per presentarvi il servizio trasmesso dall'iraniana PRESSTV in merito dove si vede, tra le altre cose, con quanta forza non soltanto Al-Makt, che appariva appena uscito dalla prigione sionista con una bandiera nazionale siriana al collo, ma tutti gli abitanti del Golan occupato siano fortemente, ferocemente affezionati alla Siria e al suo Governo legittimo: l'accoglienza riservata al detenuto liberato é stata infatti un tripudio di bandiere nazionali, ritratti di Bashir e Hafez Assad, non un elemento, non un riferimento ai fetidi ratti wahabi pagati da Arabia Saudita, Qatar e Turchia per ordine di Israele e Usa.

Ad accogliere Sadki a casa c'erano pope ortodossi cristiani e imam sunniti, nonché una delegazione palestinese perché, come potete sentire nel filmato: "I nemici della Siria sono gli stessi nemici della Palestina e di Gerusalemme!". Niente di più vero, come testimoniato dalla generosità e dal sostegno che sempre la Siria di Assad (padre e figlio) ha mostrato verso i fratelli palestinesi.
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venerdì 24 agosto 2012

Continuano gli scontri in Libano, sobillatore wahabita ucciso a Tripoli Siriaca da tiratori scelti pro-Assad!

Abbiamo il piacere di comunicare ai nostri lettori che un 'predicatore' wahabita del campo dei sostenitori dei terroristi mercenari attivi in Siria ha smesso di seminare i suoi veleni e la sua propaganda filosaudita e filosionista grazie al provvidenziale proiettile di un tiratore scelto pro-Assad che lo ha raggiunto con precisione chirurgica.

Lo 'sceicco' (carica che i wahabiti si autoconferiscono "ad minchiam" mancando del tutto della autorità del giureconsulto) Khaled el-Baradei é morto nelle prime ore di oggi mentre stava incitando gli abitanti di Qobbeh ad attaccare il quartiere alawita di Jabal Mohsen: dimostrando ancora una volta che la migliore difesa é l'attacco i residenti di quest'ultimo hanno risolto il problema alla radice con una cartuccia calibro 7.62mm.

L'uccisione del predicatore estremista porta il bilancio degli ultimi scontri a tredici morti mentre i feriti sono ormai più di 120.
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Mohammed Mursi abolisce le norme di Mubarak sulla censura alla stampa: fa liberare un giornalista che lo aveva attaccato!

Prosegue a ritmo serrato il processo di "De-Mubarakizzazione" in Egitto dopo che il Presidente Mohammed Mursi ha licenziato i Generali dello SCAF e abolito i decreti da loro emessi che limitavano i poteri presidenziali e ne usurpavano alcune funzioni. Adesso a 'saltare' sono state le norme dell'era Mubarak riguardo i 'crimini editoriali' che imponevano una severissima censura alla stampa, proibendo critiche e accuse al potere costituito sotto minaccia di arresti e pene severe.
Il primo a beneficiare di questo 'colpo di spugna' del Presidente della Fratellanza Musulmana sarà il Direttore del quotidiano 'Al-Dustour', Islam Afifi, che era stato pochi giorni fa arrestato proprio in base a quelle stesse norme per aver pubblicato articoli virulentemente anti-Mursi, incorrendo perciò nelle sanzioni previste a norma di legge.
Appena lo aveva saputo il Presidente Mursi, scioccato all'idea di 'beneficiare' di leggi emanate al tempo dell'autocrazia filo-usa e filo-sionista ha dato ordine ai suoi collaboratori di eliminare per decreto le leggi in merito e far rilasciare immediatamente Afifi.
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giovedì 23 agosto 2012

Il Generale Vahidi dichiara: "Sempre validi gli accordi di cooperazione militare e difensiva tra Siria e Repubblica Islamica!"

Il Ministro della Difesa iraniano, Brigadier-Generale Ahmad Vahidi, ha dichiarato che "a tutti gli effetti" gli accordi e i trattati di mutua difesa e cooperazione militare tra la Repubblica Arabia di Siria e la Repubblica Islamica dell'Irano sono validi e confermati: i due stati fin dal 2006 siglarono una serie di protocolli per la protezione reciproca contro "ogni genere di minaccia esterna" e per integrare non solo le loro forze armate ma anche i settori della ricerca e della produzione militare.
Nonostante le ridicole e assurde accuse levate dai soliti canali di propaganda e disinfomrazione asserviti all'imperialismo arrogante e ai suoi lacché petroliferi del Golfo Persico, l'assenza di un contributo pratico di Teheran alla lotta del Governo di Assad contro le bande di mercenari wahabiti nel corso degli ultimi diciassette mesi aveva indotto alcuni analisti e commentatori politici e strategici a domandarsi se gli accordi fossero effettivamente entrati in funzione.
Il Generale Vahidi ha detto che, pur riconoscendo la natura imperialista e internazionale dell'aggressione patita dalla primavera 2011 dalla Repubblica siriana il Presidente Assad e i suoi collaboratori non hanno richiesto alcun aiuto materiale ai loro alleati iraniani e Teheran ha scelto di rispettare la loro autonomia nell'affrontare e debellare la minaccia terrorista. Con ogni probabilità i leader della Repubblica Islamica stanno attendendo la definitiva distruzione di ciò che resta dei militanti wahabiti e qaedisti in Siria per poi inviare team di tecnici, osservatori e ingegneri che aiuteranno il Governo siriano a ricostituire le scorte di materiale speso e utilizzato nelle battaglie di Homs, Baba Amr, Idlib, Damasco ed Aleppo.
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Vigliacco sionista australiano si 'stupisce' della manifestazione di Sydney per la 'Giornata di Gerusalemme'!

Gareth Narunsky é un sionista che vive in Australia: evidentemente non contento di abitare in una terra che é stata strappata con il genocidio ai suoi occupanti legittimi egli pensa bene di fare il trombettiere dell'Hasbara su un vergognoso sito-web chiamato 'Australian Jewish News' vergognoso fin dal titolo che gioca sull'ambiguità fra ebraismo e sionismo.

In un suo recente 'articolo' Narunsky si 'sorprende' che nella scorsa ventitreesima ricorrenza della 'Giornata di Gerusalemme', indetta nel 1979 dall'Ayatollah Khomeini come momento di solidarietà internazionale del mondo musulmano verso il Popolo di Palestina e la sua lotta contro l'occupazione ebraica, essa sia stata (pensate un po'!) celebrata anche in Australia!

Ebbene sì caro Narunsky! Non sono solo i sionisti ad avere 'filiali' e 'fanclub' all'estero, ma anche i loro avversari! E gli avversari del Sionismo non sono pochi vigliacchi come te e i tuoi sodali, ma centinaia di migliaia di persone, masse e moltitudini che sono arrivate in Australia non per prendere parte a un genocidio e un'occupazione come te o gli antenati tuoi, ma per sfuggire allo sfruttamento, al colonialismo, all'invasione e all'occupazione, tutti 'esercizi' tipicamente sionisti e imperialisti.

Siamo assolutamente es-ta-sia-ti dal fatto che i tuoi 'giacomini' siano stati scossi dalla dimostrazione al CBD di Sydney; stai molto bene attento caro Narunsky perché nei prossimi anni la vedrai crescersi e svilupparsi e diffondersi anche a Melbourne, Canberra, Perth, Broome, Brisbane, Adelaide e Darwin. Siamo spiacenti che, per la tua intrinseca e congenita vigliaccheria (comune a tutti i sionisti come te) tu abbia bloccato i commenti al tuo pezzo (noi, essendo di un'altra pasta morale, non lo facciamo mai), ma speriamo che questo nostro scritto possa raggiungerti e scuoterti ancora un po' gli ondeggianti giacomini!

A presto, Narunsky! A molto, molto presto!

POSCRITTO: Visto che oltre a essere un vigliacco sionista sei anche un ridicolo ignorante ti ripetiamo che la "Giornata di Gerusalemme" é stata indetta nel 1979 e NON nel 1989 come scrivi tu nel tuo ridicolo 'pezzo'!
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Sono undici i morti e oltre cento i feriti a Tripoli Siriaca, la canaglia filo-wahabita é sempre più una minaccia per il Libano!

Nonostante l'opera di interposizione dell'Esercito nazionale la situazione a Tripoli Siriaca, nel Nord del Libano, continua a degenerare e questo per le attività criminali dei partiti dell'Alleanza 14 Marzo che, non riuscendo a sostenere 'adeguatamente' i terroristi wahabiti oltre il confine con la Siria (il loro ultimo tentativo di infiltrazione é stato intercettato e respinto dalle forze di Assad), cercano di far precipitare il Paese dei Cedri nel caos in modo da poter usare la parte settentrionale come 'retroterra' per i miliziani integralisti.
E' chiaro anche al più casuale e superficiale osservatore che, dopo anni di dolciastra e ipocrita propaganda falangista e 'futurista' su come le armi di Hezbollah e della Resistenza 'mettessero in pericolo la sicurezza del Libano' in realtà l'unico pericolo viene proprio da quella parte che ieri abbaiava contro le milizie sciite e che nel frattempo preparava la guerra civile seguendo le indicazioni e gli ordini di Riyadh, della Casa Bianca e di Tel Aviv.
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Le truppe di Assad distruggono centro comando terrorista ad Aleppo, scontri a Maree ed Azaz!

Continua ad Aleppo l'avanzata delle truppe siriane che dopo aver liberato il quartiere cristiano di Jadideh hanno sloggiato nuclei di terroristi dalle zone di Al-Tal, e da Piazza Farhat, avanzando nella zona di Sayyed Ali e distruggendo una importante base wahabita, un vero e proprio 'centro di comando e comunicazione', adesso gli scontri sembrano concentrati nelle zone di Maree e Azaz, nei pressi degli uffici del Ministero della Salute.
Ma non soltanto Aleppo é stata teatro di scontri; tentativi di gruppi armati di tornare nella zona di Homs (da cui erano stati scacciati mesi addietro in una delle prime grandi operazioni militari contro i mercenari stranieri) sono stati sventati e neutralizzati presso Josieh e Jisr al-Qantara, distretti periferici della città, mentre intorno a Idlib la popolazione civile che era fuggita nel momento più intenso dei combattimenti ha iniziato a tornare nelle proprie case, un graditissimo rientro che rende la recente fine del Ramadan ancora più speciale per questi cittadini.
Abbiamo anche ricevuto notizia di uno scontro armato a Naher Aisheh, vicino Damasco, conclusosi con la morte di tutti i terroristi che cercavano di forzare la cintura di sicurezza stesa dall'Esercito dopo il fallimento dell'avanzata verso la capitale, a metà del mese scorso.
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La Repubblica Islamica annuncia la costruzione di una nuova base antiaerea ad Abadeh!

Il Comando per la Difesa Aerea della Repubblica Islamica dell'Iran ha comunicato di avere dato 'luce verde' per la costruzione di un nuovo esteso e potente sito antiaereo presso la città di Abadeh. Nel corso di una recente cerimonia di inaugurazione, il Vicecomandante della Base per la Difesa Aerea di Khatam al-Anbiya, Mohammad Hosseini ha esaltato l'imponenza e la profondità dei preparativi iraniani di difesa aerea come una 'componente essenziale' dei piani militari degli ultimi anni.
Soltanto la prima tranche di finanziamenti per la creazione del nuovo sito antiaereo prevede spese per oltre 24 milioni di dollari, una cifra assolutamente eccezionale per una nazione come l'Iran, il cui budget per la difesa, seppur aumentato del 127 per cento dal 2011 al 2012, é di poco superiore ai 400 miliardi di dollari Usa e deve coprire progetti voraci di fondi come il programma di missili balistici a medio e lungo raggio, il rinnovamento della Marina con unità capaci di navigazione oceanica, gli sforzi per portare a piena maturazione l'industria aeronautica con la costruzione autonoma di moderni jet cacciabombardieri.
La base antiaerea di Abadeh coprirà un'aera di circa 200 ettari e verrà dotata di un complesso 'anello' di installazioni che comprenderà missili e artiglierie antiaeree accuratamente scaglionate in maniera da poter affrontare con successo attacchi da parte di jet, missili cruise e bombardieri d'alta quota con le stesse alte probabilità di successo. Nel corso degli ultimi mesi le capacità antiaeree delle forze armate iraniane sono state messe alla prova tramite numerose esercitazioni, che hanno dato prova effettiva della prontezza e della preparazione dei militari di Teheran, costantemente messi 'sotto tiro' dalla retorica bellicista della Casa Bianca, di Tel Aviv e della lobby sionista internazionale.
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Piccoli abitanti di Gaza portano auguri e doni per l'Eid ul-Fitr ai militanti della Jihad Islamica palestinese!

Recentemente tutto il mondo islamico ha celebrato l'Eid ul-Fitr, festività di fine del Ramadan, che si festeggia tradizionalmente con riunioni e convivi familiari, vestiti nuovi, doni e dolci; nella Striscia di Gaza illegalmente e illegittimamente assediata dal regime ebraico alcuni bambini hanno fatto visita alle postazioni delle Brigate Al-Quds, formazione militare del Movimento per la Jihad Islamica in Palestina, per portare caramelle, cioccolato e dolci fatti in casa dalle loro madri ai militanti che fanno la guardia contro le incursioni e gli attentati sionisti.
I ragazzini e le ragazzine di Gaza hanno portato i loro doni ai combattenti dell'organizzazione di Resistenza, sorprendendoli con la loro visita (che era stata concordata coi loro superiori, ma di cui i militanti erano stati tenuti all'oscuro fino all'ultimo). Accogliendoli con gioia i membri delle Brigate Al-Quds li hanno ringraziati sentitamente, raccomandando loro di estendere la loro gratitudine alle loro madri e ai loro padri, promettendo di "Non deviare dal sentiero della Lotta e della Resistenza, nonostante le difficoltà e i costi che questo potrà comportare".
Il leader Abu Hamza, parlando al sito-web delle Brigate Al-Quds ha dichiarato: "Siamo incoraggiati e spronati dalla visita di questi bambini, che hanno subito in pieno il crimine sionista dell'assedio, combattiamo per loro, per i loro Diritti negati e che non potranno essere ristabiliti altro che con la forza delle nostre armi e della nostra determinazione". Ai microfoni del reporter che ha riportato la cronaca dell'incontro uno dei giovani abitanti di Gaza ha dichiarato la sua determinazione, appena possibile, di entrare a sua volta a far parte delle Brigate Al-Quds "Per proteggere il mio popolo e la mia terra, vendicare i martiri, i mutilati e i prigionieri del regime ebraico".
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mercoledì 22 agosto 2012

Cittadino siriano del Golan occupato liberato dal regime ebraico dopo ventisette anni di incarcerazione!

Sadki al-Makt, cittadino siriano del Golan illegalmente occupato dal regime ebraico (in conseguenza del suo attacco a tradimento contro la Repubblica Siriana nel 1967) é stato liberato dopo avere passato 27 anni nelle galere sioniste ed é tornato nella sua cittadina.

Al-Makt aveva solo 18 anni quando, il 23 agosto 1985, venne letteralmente rapito dalle forze di occupazione sioniste e accusato di fare parte di una organizzazione di Resistenza.

La Resistenza all'occupazione straniera, lo ricordiamo, é Diritto universalmente riconosciuto dalla legislazione internazionale. Una corte militare israeliana lo condannò a 27 anni di reclusione in un processo dove gli mancarono tutte le garanzie di equita e che era irregolare a prescindere visto che Al-Makt era un civile e non poteva essere giudicato da un tribunale militare.

L'odissea di Al-Makt ci ricorda quanto brutale e disumana sia l'occupazione ebraica che può venire respinta e sconfitta soltanto con la lotta armata, come insegna l'esempio di Hezbollah in Libano, visto che tentare di 'trattare' con il regime sionista é impresa inutile e improduttiva.
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"Boicotta! Disinvesti!! Saziona!!!" La 'United Church of Canada' approva la mozione di boicottaggio dei prodotti dell'Apartheid sionista!

Come ci eravamo augurati la settimana scorsa la 'United Church of Canada, principale denominazione protestante del grande paese nordamericano ha approvato la mozione di boicottaggio di tutti i prodotti delle colonie ebraiche illegali in Cisgiordania. Ci sono volute sette ore di dibattito, ma alla fine i Ministri protestanti non sono venuti meno alle richieste e alle aspettative dei loro fedeli che già più volte avevano chiesto una presa di posizione chiara contro l'Apartheid sionista.

Non sono servite le accuse dei sicofanti di israhell, le minacce della 'Lobby a Sei Punte', la mancanza di spina dorsale del Partito di Governo, azzerbinato sulle più viete e vergognose posizioni filosioniste. La 'United Church of Canada' inviterà presto tutti i suoi fedeli a fare attenzione nei loro acquisti: niente fanghi e creme 'rigeneranti' rubate al Mar Morto, niente frutta coltivata con l'acqua sottratta ai pozzi e alle falde palestinesi, il danno economico per il regime ebraico di occupazione sarà ingente visto che oltre un milione di canadesi si aderiscono alla Chiesa e molti di più pur non ufficialmente affiliati pure si riconoscono nelle sue posizioni,
La Chiesa Unita Canadese si distingue fin dagli anni '30 per le sue avanzate posizioni sociali: riconoscendo che lo sforzo evangelico non vada mirato sugli individui ma sulla società essa si é impegnata in battaglie di Verità e Dignità per i Diritti del Lavoratori, contro la Guerra del Vietnam, contro la Corsa agli Armamenti e contro l'Apartheid razzista sudafricano. Logico che oggi combatta anche quello sionista.
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Centottanta terroristi eliminati ad Aleppo, altri trenta catturati, continua l'operazione delle forze di Assad nel Nord della Siria!

Proprio poche ore dopo che l'Agence France Presse aveva riportato il risibile comunicato dei terroristi wahabiti che dichiaravano di 'controllare il 70 per cento di Aleppo' é arrivato il comunicato dell'Alto Comando dell'Esercito siriano con cui é stata annunciata la liberazione del quartiere cristiano di Al-Jadideh.
Gli abitanti del sobborgo, che si erano trincerati in casa per timore delle violenze e delle stragi che gli integralisti sunniti reclutati in Marocco, Algeria, Liba, Pachistan, ma anche nei ghetti di Londra e Parigi, esaltati da predicatori fanatici e ignoranti e storditi dalle anfetamine liberamente spacciate dai servizi segreti turchi, si abbandonano verso gli appartenenti a qualunque altra religione e ai sostenitori del legittimo Governo di Assad, sono andati incontro ai militari festeggiandoli e abbracciandoli, ringraziando di aver messo fine a un incubo durato settimane.
Circa 180 militanti qaedisti sono stati uccisi degli ultimi due giorni e trenta catturati; fra di essi anche dieci cecchini "pavoliniani", fanatici votati al suicidio lasciati nei quartieri riconquistati per aprire il fuoco sui militari siriani e sui civili dopo la ritirata dei loro complici. Intanto anche a Daraa, vicino al confine giordano, i wahabiti sono stati sloggiati dall'area di Al-Harak. Ormai l'avanzata delle truppe siriane sta sgretolando il sistema di 'cellule' terroriste wahabite in tutto il paese e non sembra lontano il momento in cui il Governo centrale possa dichiarare vinta la battaglia contro gli estremisti finanziati da Arabia Saudita, Qatar e Turchia per conto degli interessi americani e sionisti.
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martedì 21 agosto 2012

Nuovi progetti dell'industria militare iraniana svelati nella 'Giornata Nazionale dell'Industria per la Difesa!"

Nella 'Giornata Nazionale dell'Industria della Difesa' i massimi rappresentanti della Repubblica Islamica Iraniana hanno presenziato alla presentazione ufficiale di sei importanti progetti che costituiscono soltanto l'ultimo passo della continua marcia di Teheran verso la completa indipendenza nel settore dell'industria militare, un totale rovesciamento della situazione esistente ai tempi del debole e corrotto Scià quando il paese era una vera e propria 'colonia americana' incapace di mantenere al minimo di efficienza le proprie forze armate senza il continuo ricorso a tecnici e 'consiglieri' a stelle e strisce.
I progetti dimostrati al Presidente Ahmadinejad e al Ministro della Difesa Brigadier Generale Ahmad Vahidi comprendevano, l'ultima versione del missile "Fateh-110", la '1D'; che raffina ulteriormente un prezioso vettore balistico a carburante solido che non necessita di lunghe e complicate procedure di rifornimento prima del lancio, il laboratorio aerodinamico mobile 'Armita', che consiste di uno speciale "pod" saldato a un aereo Tupolev-154 costruito in modo da poter testare sforzi e sollecitazioni aerodinamiche in maniera molto più realistica che non nelle gallerie del vento, il motore navale 'Bonyan-4', il fuoristrada tattico 'Aras', il sistema di posizionament0 'Shahed' e il mortaio automatico 'Vafa' (='Lealtà').
In un recente discorso ai rappresentanti della stampa il Ministro Vahidi aveva dichiarato che 'l'agitar di sciabole' proveniente dal regime sionista non é altro che il segno della disperazione e dell'insicurezza di Tel Aviv, che cerca di sembrare più pericolosa e minacciosa di quanto sia come il rospo che si gonfia per sembrare un bue. "Nessuna propaganda e nessuna operazione di guerra psicologica potrà salvare il regime ebraico di occupazione della Palestina la cui posizione si é decisivamente indebolita a causa dei recenti sviluppi politici nella regione".
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Tre morti e oltre trenta feriti a Tripoli siriaca dove i miliziani filo-Assad respingono un nuovo attacco dell'Alleanza 14 Marzo!

Come già avvenuto negli ultimi mesi la città settentrionale libanese di Tripoli siriaca é diventata teatro di scontri quando i sostenitori locali dei terroristi sunniti attivi in Siria hanno cercato di attaccare il quartiere alawita, politicamente ed etnicamente legato al legittimo Governo siriano del Presidente Assad. Criminali legati al 'Movimento Futuro' del politico mezzo saudita Saad Hariri e falangisti di Geagea e dei Gemayel, troppo stupidi e superficiali per capire che aiutare oggi i qaedisti vuol dire mettere in pericolo domani tutti i Cristiani di Siria e Libano, sono stati però respinti.
Infatti ancora una volta gli aggressori sunniti di Bab al-Tabaneh si sono scontrati con le efficienti milizie filo-Assad del Partito Socialista della Nazione Siriana e del Partito Democratico Arabo. Quest'ultimo ai tempi della lunga e sanguinosa guerra civile libanese controllava una vasta e potente organizzazione armata diffusa nel Nord del Libano, a Tripoli e anche a Beirut e sembra che negli ultimi mesi la stia riattivando, per poter proteggere i suoi aderenti e la comunità Alawi, nel mirino dei terroristi filo-usa e filo-israele.
Gli scontri hanno causato la morte di tre persone e il ferimento di oltre trenta e si sono concentrati lungo Syria street, presso la Moschea di Al-Nasseri e a Mallouleh, lungo l'autostrada che collega Tripoli Siriaca ad Akkar. Infine l'Esercito libanese é intervenuto (al prezzo di cinque militari feriti) schierandosi tra i due quartieri e arrestando molti sunniti sorpresi con le armi in mano mentre cercavano di tornare verso Bab al-Tabaneh.
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Il padre del sedicenne ucciso in Barhein: "Mio figlio picchiato a morte mentre stringeva la bandiera della Palestina!"

Abbiamo dato la notizia dell'assassinio del sedicenne Bahreini Husam al-Haddad appena la abbiamo ricevuta: correttamente e in anticipo su altri outlet di informazione abbiamo indicato la causa della sua morte come dovuta al brutale pestaggio ricevuto da parte di scherani del tiranno sunnita Al-Khalifa. Adesso, grazie alle dichiarazioni di suo padre, scopriamo che a infierire sul ragazzino sono stati in otto (otto adulti contro un adolescente, che "eroi"!) individui scesi da una macchina con le insegne del Ministero dell'Interno.

Il padre di Husam afferma che suo figlio stava prendendo parte alle manifestazioni internazionali per la "Giornata di Gerusalemme" e sventolava sopra la testa una bandiera palestinese quando l'auto dei suoi aguzzini si é fermata e gli otto individui lo hanno circonado, iniziando a picchiarlo a morte.

Il fatto che il popolo Bahreini, martirizzato e torturato da oltre un anno e mezzo per la sua insistenza nel chiedere riforme democratiche e la cacciata del tiranno Al-Khalifa e della sua corte, trovi anche il tempo per rispondere all'appello lanciato nel 1979 dall'Ayatollah Khomeini e di solidarizzare coi fratelli palestinesi dimostra come a Manama come a Gaza come a Nablus e Gerusalemme la lotta degli oppressi sia sempre la stessa lotta e come, non importa con quali prezzi e quali sacrifici, sia destinata a concludersi con il loro trionfo come già successo a Teheran, in Libano, in Tunisia e in Egitto.
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Partito politico giordano chiede a Re Abdallah di rispettare il trattato di Wadi Araba: "Bisogna difendere i luoghi sacri palestinesi!"

 Il partito politico de "Fronte Unito Giordano" ha ufficialmente chiamato il Governo di Amman di prendere in esame il trattato siglato nel 1994 con il regime ebraico di occupazione della Palestina se le violazioni della santità dei luoghi di culto musulmani della Moschea di Al-Aqsa e della Cupola della Roccia continueranno a verificarsi. La dichiarazione in merito chiede ai politici di Amman di rispettare l'impegno preso di 'garantire i luoghi sacri di Al-Quds', chiaramente espresso nel trattato.

 "L'esercito dell'Occupazione sionista non ha niente a che fare con quei luoghi sacri, la sua ripetuta presenza nella Spianata delle Moschee é una continua provocazione e un'offesa allo spirito e alla lettera degli accordi". Il Fronte Unito dichiara che é inutile avere sottoscritto un trattato se le sue clausole non vengono sentite come vincolanti dalle parti contraenti. Il messaggio raccomanda ad Amman di inviare una protesta formale e severa al Governo dell'Occupazione che riguardi le violazioni dei luoghi santi musulmani ma anche cristiani, a Gerusalemme e nella Cisgiordania occupata.
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lunedì 20 agosto 2012

Duro monito del Patriarca maronita Al-Rahi contro gli alleati di Hariri: "Chi diffonde armi e denaro per fomentare violenza é anticristiano!"

In questo periodo di festività musulmane anche una personalità religiosa cristiana ha fatto sentire la sua voce nel panorama politico Siro-Libanese: il Patriarca Maronita Beshara al-Rahi che, in un messaggio diffuso nella giornata di ieri ha reiterato come tutti coloro che si facciano tramite di denaro o rifornimenti di armi per fomentare il terrore, la violenza settaria e l'instabilità politica si pongano "automaticamente" fuori dalla Chiesa cristiana, maronita o di altro iure.

La 'frecciata' pur mantenuta in termini generici é ovviamente riferita ai partiti maroniti alleati di Saad Hariri: le formazioni della Falange e delle LF dei Gemayel e di Geagea, impegnati nel sostegno agli integralisti sunniti inflitrati in Siria dalla 'profana alleanza' di Usa, Israele, Sauditi, Turchi e Qatarioti.

Beshara al-Rahi ha la vista lunga e sa cosa succederebbe ai Maroniti di Siria una volta che i fondamentalisti islamici di marca saudita avessero mano libera nel paese come é successo in certe province dell'Irak dopo l'invasione americana. Peccato che questa sua lungimiranza non sia condivisa dagli sciocchi come Geagea e i parenti del Clan mafioso Gemayel.
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Continua la battaglia dell'Esercito siriano ad Aleppo e Daraa, scontri anche a Mezzeh dopo giorni di calma!

Forze dell'Esercito siriano continuano la loro opera di contrasto alle cellule terroriste che hanno cercato di creare una 'base sicura' ad Aleppo per dare ai loro sostenitori stranieri un'area di schieramento in territorio siriano: nelle ultime ore le truppe di Assad hanno respinto un tentativo di 'blitz' agli studi radiotelevisivi della città e hanno intercettato e respinto una colonna di mercenari che cercava di prendere il controllo dell'aeroporto della città, forse per fare affluire elicotteri e trasporti di armi dalla Turchia.

Ma non solo ad Aleppo si combatte: a Daraa, nel Sudovest del paese, vicino alla Giordania, un gruppo di militanti armati é stato circondato e distrutto mentre nel corso della scorsa giornata di domenica un tentativo di infiltrazione dal Libano é stato bloccato e respinto. In questa fase é fondamentale non fare affluire nessun aiuto alle cellule wahabite rimaste in Siria, in maniera da poterle isolare e disfare mentre sono virtualmente inoffensive.

Anche attorno alla capitale Damasco, tornata sotto il controllo del Governo dopo il fallimento dell'affrettata "Operazione Vulcano" si é registrato un focolaio di scontro dopo molti giorni di tranquillità; epicentro dello stesso non é stato il centro della città ma il sobborgo periferico di Mezzeh, a Ovest nell'hinterland della capitale. Anche questo scontro, comunque, si é concluso con l'uccisione o la resa dei terroristi wahabiti.
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domenica 19 agosto 2012

Haniyeh dichiara pubblicamente: "Hamas pronto a collaborare con l'Egitto per garantire la sicurezza del Sinai!"

Rivolgendosi ai cittadini di Gaza durante la preghiera dell'Eid-ul-Fitr il Premier palestinese Ismail Haniyeh ha dichiarato che "come sempre" Hamas e il suo Governo sono pronti a cooperare con l'Egitto per mantenere il controllo dei confini e la sicurezza recuproca tanto nel Sinai quanto nella Striscia di Gaza.

La dichiarazione arriva dopo che il tentativo sionista di incolpare direttamente o indirettamente Hamas per l'attacco al posto di frontiera del Sinai che é costato la vita a sedici militi egiziani é totalmente fallito e anzi ha permesso al Presidente Mohammed Mursi di mettere fuori gioco politicamente i generali dello SCAF, mandati anticipatamente in pensione.
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La Marina iraniana salva altre due navi attaccate da pirati africani nelle acque del Golfo di Aden!

Forze della Marina iraniana hanno nuovamente dato il loro contributo a mantenere la libertà di navigazione e commercio nelle acque dell'Oceano Indiano affrontando e mettendo in fuga vascelli pirata provenienti dalla Somalia in due occasioni differenti, rendendo possibile alle navi mercantili oggetto dei loro tentativi di attacco la libertà di entrare nel Mar Rosso attraverso lo stretto di Bab-el-Mandeb.

E' dal novembre 2008 che la Marina della Repubblica Islamica contribuisce all'opera di contrasto della pirateria nelle acque dell'Oceano Indiano al largo delle coste africane, con uno sforzo che ha visto coinvolte le più moderne unità delle forze navali di Teheran come la 'Jamaran', frutto dello sforzo iraniano di provvedere autonomamente alle proprie necessità per la difesa. L'International Maritime Organization ha più volte lodato l'Iran per il suo impegno nell'area.
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