sabato 16 agosto 2014

Hilal Hilal (Baath): "La classe operaia siriana fondamentale nella vittoria!!"

Intervenendo al Consiglio Generale della Federazione sindacale dei lavoratori, il Segretario Regionale del partito siriano Baath, Hilal al-Hilal, ha dichiarato che la classe operaia siriana, ha compiuto grandi sacrifici e sforzi durante gli ultimi anni, tanto da diventare, insieme all'Esercito e alle milizie popolari, strumento essenziale nella vittoria contro la cospirazione imperialista che ha colpito il paese.

Il compagno Hilal ha sottolineato il ruolo dei lavoratori nel ritorno alla vita normale in diversi settori. Ha ribadito che la forza dei lavoratori siriani ha dimostrato a tutto il mondo il loro impegno per il paese e la loro fedeltà alla guida illuminata del Presidente Assad.

Hilal, infine ha sottolineato che la Siria, nonostante la guerra universale lanciato contro di essa, non rinuncerà alla Resistenza e manterrà costante il suo grande sforzo per affrontare l'entità sionista usurpatrice.

Onore al martire Rahed Taysir al-Hom, un'esistenza dedicata a proteggere Gaza dagli ordigni sionazisti!!

A Gaza non ci sono 'robottini' cingolati che vadano a portare lattine di azoto liquido da versare sulle bombe inesplose, mentre il loro manovratore se ne sta comodo e al sicuro; non ci sono nemmeno scafandri anti-esplosione e sofisticate protezioni antischegge, a Gaza ci sono uomini come Rahed al-Hom, che con pinze, cacciaviti e altri semplicissimi attrezzi riescono a disattivare granate e bombe inesplose residuate dai raid assassini dei jet e dei droni di Tel Aviv.

Adesso però Rahed al-Hom, dopo aver salvato le vite di migliaia di suoi compatrioti dalle bombe sioniste inesplose é perito disinnescando l'ennesimo ordigno; che sia stato lui a morire testimonia del suo coraggio, visto che era sempre il primo a offrirsi volontario quando c'era da operare su un 'pezzo' particolarmente rischioso, anche se i suoi collaboratori avrebbero volentieri corso il rischio al posto suo.

Suo fratello era appena morto combattendo contro gli invasori sionisti durante le settimane di luglio; adesso lui ha lasciato una moglie e cinque figli; la sua vita e la sua opera, tuttavia, dimostrano come la volontà di vita e di Resistenza di Gaza siano inflessibili e indomabili. Possa egli venire ricordato dal suo popolo come i martiri delle Brigate combattenti!

Nasrallah parla ai Libanesi: "Le azioni in Siria ci hanno preparato al prossimo scontro con i Sionisti!!"

Hassan Nasrallah, leader carismatico sciita e capo indiscusso di Hezbollah ha rivolto nell'ottavo anniversario della grande vittoria del 2006 contro l'invasore sionista un discorso ai suoi seguaci e a tutti i libanesi e i sostenitori dell'Asse della Resistenza, dove ha fatto il punto politico-strategico per Hezbollah e ha commentato gli ultimi avvenimenti tra cui anche le attività takfire dell'ISIL.

Nasrallah ha commentato che l'emersione dell'ISIL in Irak é la conseguenza della sconfitta dei mercenari takfiri in Siria e a sua volta il fallito tentativo di spodestare il legittimo Governo siriano é la conseguenza della sconfitta militare sionista in Libano nel 2006. A sua volta il tentativo di invasione dell'estate di otto anni fa doveva "rimediare" al fallito tentativo di disarmare la Resistenza libanese dopo l'attentato a Rafik Hariri e i torbidi scatenati nel paese dalle componenti filoamericane e filosioniste.

Dopo ogni sconfitta l'occidente imperialista e sionista prova piani sempre più improbabili e sempre più pericolosi che in ultimo si ritorceranno pienamente contro di lui, specialmente se si affida a 'pedine' come quele dell'ISIL. Hezbollah invece dalle esperienze sul campo in Siria ha tratto know-how e 'addestramento dal vivo' che hanno migliorato le sue capacità operative per la prossima guerra contro Tel Aviv.

Continua in Cisgiordania il terrorismo sionista: dozzine di Palestinesi sequestrati con la complicità di Fatah e Anp!!

L'ufficio gerosolimitano della Società per il Sostegno ai Prigionieri Palestinesi ha riportato che nelle ultime quarantotto ore militari e paramilitari sionisti si sono letteralmente scatenati in un'orgia di violazioni, invasioni di case, pestaggi, saccheggi, violenze e soprattutto rapimenti, che hanno colpito 64 cittadini della Cisgiordania, molti di loro ex-prigionieri politici liberati grazie alla Resistenza.

Quasi tutti i Palestinesi rapiti sarebbero stati portati nel "lager" di Ramleh, struttura tristemente nota per le torture e gli abusi che vi compiono: una vera Via Tasso sionazista. Tra i rapiti menzioniamo Mohammed al-Hathaleen, Farid Zghayyar, Tarek Qawasmi, Luay al-Uweiwy, di Al-Khalil,

Mohammed Ekhlayyel, già liberato nel 2011, é stato rapito dai sionisti e portato in una base militare vicino Etzion; a Betlemme quattro ragazzi meno che diciotteni sono stati rapiti nelle loro stesse case: Haidar Hamamra, Mohammed Hamamra, Firas Hamamra e Bakr Shousha. A Jenin sono stati rapiti Usama Kamil e Ahmad Kamil.

Nessuna forza palestinese si é mobilitata per difendere questi legittimi abitanti della West Bank: ecco i risultati del "dialogo" e del 'riconoscimento di israele' che si vorrebbero imporre ad Hamas. Ma il vigliacco regime razzista di Tel Aviv capisce solo la forza armata.

venerdì 15 agosto 2014

L'Esercito irakeno elimina 250 takfiri dell'ISIL e conquista Dhuluiya, Ishaqi, Mutassim e Balad!!

Altro che gli 'allarmi' lanciati dai piromani-pompieri Usa che vorrebbero solamente creare il panico per giustificare un loro ritorno nel teatro mesopotamico, altro che i ridicoli "attacchi aerei" contati sulle dita di una mano; le forze armate irakene, ben rifornite e supportate da Iran e Russia sono benissimo in grado di avere la meglio sui wahabiti dell'ISIL/Daash e lo hanno dimostrato nelle ultime ore.

Nella Provincia di Salaheddine le città di Dhuluiya, Ishaqi, Mutassim e Balad sono state espugnate dalla controffensiva governativa che ha eliminato ben 250 militanti takfiri, ma questa é solo una delle direttrici di avanzata delle forze di Bagdad.

Nell'Anbar la Diga di Haditha é tornata in mano al Governo grazie alla morte di 70 terroristi bersagliati da terra e dal cielo mentre un preciso attacco aereo a Sinjar ha fatto fuori almeno ottanta loro complici. A Sinjar si erano rifugiati migliaia e migliaia di Yazidi che ora sono salvi grazie all'aviazione governativa.

Altri cinquanta criminali wahabiti sono stati eliminati a Diyala sempre grazie a puntuali e massicci attacchi aerei. 

Brigate Al-Aqsa: "Tel Aviv bara e mente sul numero di soldati eliminati dalla Resistenza di Gaza!!"

"Nascondete il numero effettivo dei vostri soldati eliminati o feriti dalle nostre operazioni militari"; con queste parole il portavoce delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa ha sfidato la cortina di menzogne del regime ebraico di occupazione che pretende di aver subito una sessantina di perdite nelle settimane di combattimento intorno a Gaza quando invece sono stati più di centocinquanta gli invasori che hanno pagato il prezzo ultimo per merito della Resistenza Palestinese.

"Abbiate il coraggio di rivelare il fato dell'ufficiale del Genio Militare matricola 7599999", é la sfida delle Brigate Al-Aqsa, che evidentemente hanno eliminato il militare in questione sequestrandone piastrina e documenti e non trovandone menzione nei bollettini di Tel Aviv.
Il suo nome, viene poi rivelato, era Yaron Snitman ed é stato abbattuto nei pressi di Beit Hanoun nel corso di una battaglia ravvicinata. Il messaggio si chiude con un messaggio di avvertimento a Netanyahu e complici: "Non potrete mai essere al sicuro se al nostro Popolo non saranno garantite libertà e indipendenza, resisteremo fino alla fine: morte per morte, bomba per bomba, strage per strage".

giovedì 14 agosto 2014

Nuovo Canale di Suez e investimenti per miliardi; Putin e Al-Sisi escono dal vertice sempre più "Soci"!!!!


Per Abdel Fattah al-Sissi, questa è stata la prima visita in Russia in qualità di presidente egiziano. Al contrario dei suoi predecessori ha preferito effettuare la sua prima visita, dopo le elezioni in giugno, in Russia e non negli Stati Uniti.
L’incontro di Sochi era incentrato più sul commercio e l’economia, che sulle questioni internazionali. Cosa che non sorprende in questo contesto di « guerra di sanzioni », imposta a Mosca da Washington e Bruxelles.
Nel mese di agosto cade l’anniversario dell’apertura ufficiale delle relazioni fra i due paesi. E ora Mosca e Il Cairo si apprestano a riempire questo anno di contratti fruttuosi, congelatisi durante la primavera araba. Nel corso degli ultimi due anni, il commercio fra i due paesi è aumentato del 70%, arrivando a 3,5 miliardi di dollari nel 2012.
Le negoziazioni hanno portato a due sensazioni: l’Egitto e la Russia creeranno una zona di libero scambio; il Cairo ha invitato Mosca a partecipare ai lavori del nuovo canale di Suez, la cui costruzione deve cominciare l’anno prossimo. Il presidente Vladimir Putin ha affermato, durante la conferenza stampa, che l’Egitto e la Russia si sono accordati, per prima cosa, sulla creazione di una zona di libero scambio per aumentare il commercio sulle fonti energetiche, gas e petrolio compresi, e sull’ampliamento della cooperazione tecnico-militare:
«I nostri paesi stanno cooperando attivamente nel settore dell’agricoltura. L’Egitto è un grande consumatore di grano russo. I nostri partner si sono interessati alle opportunità di esportazione di questo anno. Per l’Egitto non sarà inferiore a 5-5,5 milioni di tonnellate. Forniamo circa il 40% dei cereali consumati in questo paese. I prodotti agricoli costituiscono il 90% delle nostre importazioni dall’Egitto, che ha già aumentato le sue forniture del 30% ed è disposto ad aumentarle ulteriormente in futuro di un altro 30%.»
Lo scambio di opinioni sulle questioni internazionali ha dimostrato non solo che le posizioni del Cairo e di Mosca in riferimento alla risoluzione dei problemi regionali e internazionali sono vicine, ma che coincidono, ha dichiarato il presidente dell’Egitto, aggiungendo che ormai la cooperazione economica e commerciale con la Russia si sviluppa con una particolare intensità:
«Le negoziazioni hanno aperto grandi prospettive nel commercio con l’Unione doganale e l’Unione Eurasiatica, così come nella creazione di una zona industriale russa in Egitto. Avevo già espresso le mie speranze verso una maggiore cooperazione che sarebbe andata ad aggiungersi al nuovo progetto del canale di Suez ».
L’addetto stampa del presidente russo Dmitri Peskov ha comunicato che Mosca è disposta a concedere all’Egitto importanti crediti finanziari. Il Cairo sta negoziando da più di un anno con il FMI un credito di 4,8 miliardi di dollari, ma il FMI trascina per le lunghe le trattative.
Le società russe sono interessate ad investire in Egitto nell’estrazione di petrolio e di gas, nello sfruttamento dei giacimenti di oro, nell’assemblaggio di vetture e materiale industriale. Così il volume di investimenti di Lukoil è stimato a 127 milioni di dollari. Un importante produttore di gas indipendente, Novatek, è pronto a sborsare 70 milioni e il costruttore di auto SMB Ingeneering, 30 milioni di dollari.
Il progetto del nuovo canale di Suez e dell’ammodernamento del vecchio canale è stato reso pubblico il 5 agosto. I lavori dureranno almeno 3 anni e costeranno circa 8 miliardi di dollari. Il progetto prevede la creazione di un canale parallelo lungo 72 km, l’allargamento del canale esistente e la costruzione di un sistema di gallerie stradali e ferroviarie. Tuttavia, il presidente al-Sissi ha proposto di accelerare questo « cantiere del secolo » e di terminarlo in un anno. 17 società civili lavoreranno su questo progetto. L’esercito si occuperò dei lavori di ingegneria civile.
Quest’anno il canale di Suez, lungo 160 km, ha celebrato il suo 145esimo anniversario. Il pedaggio per il suo attraversamento porta annualmente al tesoro egiziano circa 5 miliardi di dollari. Le autorità egiziane si sono poste l’obiettivo di aumentare i profitti del 260 %. Oltre alla creazione di un nuovo canale, l’Egitto costruirà intorno a questo vaste zone industriali, delle quali si occuperà la Russia. Verranno ospitati cantieri navali, fabbriche per la costruzione di container e per l’assemblaggio di vetture.
Secondo le previsioni, la costruzione di una nuova via d’acqua permetterà alle navi di ridurre il tempo di percorrenza da 11 a 3 ore. Il traffico sarà più o meno raddoppiato e si passerà da 49 a 97 navi al giorno.

Mlehia e le sue campagne definitivamente ripulite da ogni presenza terrorista!!

Le campagne di Mlehia, ricca e fertile zona agricola di Ghouta Est, nelle vicinanze dell'Aeroporto Internazionale di Damasco, sono finalmente libere da ogni tipo di presenza terrorista. Fino all'ultimo i wahabiti foraggiati da Usa, NATO, Israele e Arabia Saudita avevano provato a rimanere nell'area, nella speranza di poter avanzare verso l'hub aeroportuale e metterne in forse l'operatività.

Ma l'efficienza delle forze armate governative, la cooperazione con la popolazione civile e la pervasività dei pattugliamenti della milizia popolare NDF sono infine riusciti ad avere la meglio anche sugli ultimi gruppetti di fanatici wahabiti ormai rimasti privi di rifornimenti, munizioni ed equipaggiamento.

Con il consolidamento di altri fronti ormai completamente pacificati presto le forze armate siriane saranno in grado di volgere la loro attenzione agli ultimi teatri rimasti ancora contaminati dalla presenza mercenaria straniera e condurre anche lì dei repulisti finalmente definitivi.

Il regime sionista chiede altre 120 ore di tregua; poi attacca Khan Younis a tradimento!!

A dimostrazione della natura mendace e ipocrita del regime ebraico di occupazione della Palestina citiamo quanto avvenuto nelle ultime ore del triduo di tregua che sarebbe scaduto oggi nelle prime ore della mattina: dapprima Tel Aviv, sempre più paralizzata nella scomoda posizione in cui l'inane intransigenza dei suoi governanti l'ha bloccata, ha chiesto un prolungamento del cessate il fuoco per altri cinque giorni.

Ma subito dopo lo ha infranto lanciando un attacco aereo contro la zona di Khan Younis nella fascia meridionale dell'enclave litoranea. Gli attacchi a tradimento si sono consumati senza vittime ma questo nulla toglie alla gravità del gesto.

Il portavoce delle autorità di Gaza, Dr. Fawzi Barhoum ha comunicato che Tel Aviv pagherà per intero le conseguenze di questo suo atto scellerato e irresponsabile. Azzam al-Ahmad, negoziatore di Hamas al Cairo, ha detto che l'accordo per il cessate il fuoco per altre 120 ore é fragile e potrebbe non reggere a ulteriori intemperanze sioniste.

mercoledì 13 agosto 2014

Abu Obeida: "Volete informazioni sui prigionieri di guerra? Rivelateci i nomi dei vostri agenti a Gaza!!"

Una lista il più possibile completa e dettagliata di quegli abitanti di Gaza che collaborano col regime ebraico in cambio di informazioni sui prigionieri di guerra catturati dai militanti delle Brigate Qassam durante i giorni di battaglia tra luglio e inizio agosto.

Questa la netta e chiara proposta di Abu Obeida, portavoce dell'ala militare di Hamas, a Tel Aviv, recapitata nell'ultimo dei tre giorni di tregua temporanea dopo una prima ripresa, a bassa intensità, a dire il vero, delle ostilità tra l'illegale occupazione sionista e i coraggiosi difensori del ghetto costiero assediato.

Questa notizia dimostra la quantità degli strumenti di pressione politici, psicologici, militari ed economici che Gaza può gestire contro Tel Aviv mentre a dispetto della sua sbandierata 'iperpotenza' rispetto alla piccola enclave litoranea il Governo di Benji Netanyahu si strova in un vero e proprio cul de sac.

Larijani dichiara: "La Repubblica Islamica desidera un Irak unito, autonomo, libero e stabile!!"

Il Portavoce dei Majlis iraniani, Ali Larijani ha dichiarato che lo scopo principale della politica di Teheran verso l'Irak é quello di garantirne la sicurezza, l'unità e l'autonomia mentre i paesi occidentali, Usa in testa, lavorano per creare dissidio, divisione e per scippare il popolo irakeno della facoltà di governarsi autonomamente secondo i propri interessi.

"La crisi che attualmente sta travagliando il Nord del Paese é diretto risultato delle macchinazioni europee e americane e ne abbiamo numerose e solide prove". L'attuale avanzata dell'ISIL nei territori curdi costituisce una 'misura di ripiego' dopo che un primo 'blitz' in direzione di Bagdad é stato frustrato dalla prontezza degli aiuti russi e iraniani.

Adesso invece il tanto sbandierato "intervento" di Obama si é limitato a pochi raid inefficaci, coerente applicazione della dicotomia 'piromane-pompiere' della Casa Bianca, che ha bisogno di appiccare incendi per poi offrirsi di spegnerli con misure parziali e inefficaci che le permettono però di prolungare la propria presenza nei teatri politici e strategici che la interessano.

martedì 12 agosto 2014

Al-Sisi impegnato a Sochi in visita a Putin, "Obiettivo: attrarre capitali e turisti russi e discutere le questioni mediorientali!"

Il portavoce della presidenza egiziana, Dr. Ehab Badawy ha annunciato che il capo dello Stato Al-Sisi si tratterà col Presidente russo Putin a Sochi; il viaggio, della durata di due giorni, vuole “approfondire e sviluppare le relazioni russo-egiziane in tutti i campi”, dato che Al Sisi desidera fortificare i legami con “tutte le nazioni amiche che condividono la scelta importante di astenersi dalle ingerenze negli affari interni degli altri Paesi.”

Il presidente egiziano informerà il collega russo sulle riforme attualmente in cantiere al Cairo, specificamente mirate a creare un clima più propizio per le negoziazioni e per attrarre e catalizzare gli investimenti stranieri, specialmente russi, ha aggiunto Badawy in una nota.

Inoltre, esporrà la sua intenzione di attirare un maggior numero di turisti russi, i quali già rappresentano una delle grandi fonti di introiti per l’Egitto.

Nel mentre, i due esamineranno anche gli ultimi fatti avvenuti nella Striscia di Gaza e in Libia, a causa delle loro ripercussioni negative sulle frontiere egiziane, così come la situazione in Irak e in Siria.

Siria: analisi e riassunto della situazione, l'Esercito di Assad ormai padrone assoluto della situazione!!

Riprendiamo e pubblichiamo una ottima analisi della situazione tratta da: "Fronte Europeo per la Siria".

 Nell'ultimo anno questi i principali progressi e le principali vittorie delle forze armate siriane:

1) la vittoria nella regione di Al Qusayr.

2) la liberazione di Homs e del 95% della provincia di Homs.

3) la difesa di Latakia, incluso il contenimento di una grande offensiva dei terroristi in Kesab, durante i primi mesi del 2014, supportati direttamente dal governo e delle forze armate turche. Latakia è per il 98% libera da forze terroriste.

4) la vittoria nella regione critica del Qalamoun, praticamente con questa vittoria sono tenuti fuori tutti i terroristi provenienti dal Libano, il 98% di questa regione è sotto il controllo dell'esercito siriano.

5) la liberazione quasi completa della vitale regione di Al Ghouta a Damasco, le parti restanti vengono sistematicamente liberate.

6) l'inizio della grande offensiva nella provincia di Aleppo e di quella finale per la liberazione della città.

7) la liberazione della zona nord Quneytra nei pressi delle alture del Golan, dove non vi è più una presenza significativa di forze terroriste.

8) il mantenimento del cosiddetto grande fronte meridionale dove ora l'attività dei terroristi è in stallo.

9) il controllo della maggior parte della città di Der Ez Zor, compreso l'aeroporto.

10) la liberazione della maggior parte della provincia di Hasaka (nord-est della Siria), decine di città sono tornate sotto il controllo dell'esercito compresa la maggior parte del capuologo provinciale.

L' ISIS è cresciuto ma soprattutto a spese del Free Syrian Army, di Fronte Al Nusra e di altre formazioni terroriste, praticamente scomparse dalla scena.


I punti-cardine della sconfitta sionista a Gaza: un mix di abilità militare e cura della comunicazione ha battuto 'tsahal'!!

L'esercito sionazista si é ritirato da Gaza, non vi é tornato dopo lo scadere della prima tregua di 72 ore e con la dismissione delle riserve richiamate all'inizio dell'aggressione é chiaro che non ha intenzione di tornarvi, tuttavia sappiamo benissimo che la Striscia di Gaza é piccola, sovraffollata, bloccata, totalmente assediata; che cosa impedisce agli 'ubermensch' ebrei di soggiogarla definitivamente?

Il fatto che. ormai, i difensori palestinesi dell'enclave litoranea sanno come far pagare prezzi insopportabili in vite umane e in condanna internazionale al regime ebraico che non si può più permettere operazioni di sterminio come quelle pure condotte in passato.

Soltanto in un giorno di scontri nell'ultimo "round" di combattimenti la brigata 'Golani' ha perso tredici morti e cinquantacinque feriti tra cui l'ufficiale Ghassan Alian; in meno di un mese di battaglia l'entità ebraica ha perso proporzionalmente più soldati di quanti ne abbia sacrificati il Regno Unito in tutta la guerra in Irak e quella in Afghanistan negli ultimi 14 anni.

Inoltre grazie all'abilità dei Palestinesi a servirsi di internet e dei social network nessun crimine di guerra sionista é passato inosservato e molti hanno ricevuto attenzione internazionale e mondiale, a questa avanzata campagna di comunicazione israhell ha risposto in maniere antiquate, pagando "shills" per postare commenti infiammatorii filosionisti e mobilitanto vecchie mezze-star di Jewllywood come la super-plasticata joan rivers (poi sbeffeggiata a torte in faccia per le sue uscite pro-Tel Aviv).

L'unione di miglioramento militare delle Brigate Palestinesi e di sapiente uso dei nuovi media ha condannato l'ultima avventura militare di Benji Netanyahu alla completa disfatta.

Maliki e i suoi alleati respingono gli arbitrii di Masum: "Haider Abadi rappresenta solo sé stesso!"

"La Corte Federale si esprimerà presto sul gesto arbitrario del Presidente Masum, nel frattempo Nouri al-Maliki é a rigor di legge il Primo Ministro irakeno e rimane l'unico candidato legittimamente accettabile per tentare di formare un nuovo esecutivo, il Signor Abadi, nonostante sia stato nominato dal Presidente Masum per questo incarico, non può svolgerlo e, attualmente rappresenta soltanto sé stesso".

Con  queste nette e terse parole la coalizione parlamentare maggioritaria uscita dalle elezioni irakene dello scorso 30 aprile ha chiarito la propria posizione rispetto all'irrituale e illegale "entrata a gamba tesa" del neopresidente curdo Fouad Masum nell'impasse politico che, favorito dagli allarmismi e dalle ingerenze americane nel paese, ha finora bloccato la formazione di un nuovo Governo.

A Bagdad la situazione é calma e unità militari fedeli al Premier legittimo controllano la città e i suoi snodi principal, in un esempio di dichiarazioni contraddittorie e imbarazzanti Il Segretario di Stato Usa John Kerry ha prima salutato l'illegittimo Abadi come 'nuovo premier' irakeno, soltanto per venire smentito poco dopo da un comunicato del suo stesso dicastero dove si dichiarava che, allo stato dei fatti, soltanto Nouri al-Maliki può tentare di comporre un nuovo gabinetto di Governo.

Qassem: "Usa e Israele tramano contro l'Irak a causa del loro fallimento in Siria!"

Lo Sceicco Nahim Qassem, Vicesegretario di Hezbollah, ha dichiarato in una recente intervista che l'attuale fermento in Irak é il risultato degli intrighi israeliani e americani che, nel loro consueto ruolo di "piromani-pompieri" hanno prima organizzato, rifornito e addestrato le bande takfire dell'ISIL per poi gridare all'emergenza e alla 'necessità' di intervenire nel paese e di intromettersi nel regolare processo democratico post-elettorale.

Come nel caso della 'Guerra alla Droga' e della 'Guerra al Terrorismo' gli Usa fabbricano emergenze e poi vendono soluzioni che, come gli 'elisir' dei ciarlatani del Far West, non risolvono assolutamente niente ma permettono al 'peddler' in questione di fare grandi profitti e di portare avanti la sua agenda imperialista.

Qassem ha dichiarato che il nemico principale di Hezbollah rimane sempre e comunque Tel Aviv ma che allo stato attuale delle cose é stato più urgente contrastare gli agenti e le pedine israeliane dell'ISIL in Siria per evitare un effetto domino che avrebbe colpito di conseguenza anche il Libano.


lunedì 11 agosto 2014

Il Presidente irakeno viola la Costituzione seguendo gli ordini del nero della Casa Bianca!

La nomina effettuata dal Presidente irakeno Fouad Masum di un Premier in pectore DIVERSO DA NOURI AL-MALIKI é, ai sensi della Costituzione irakena, un gesto ARBITRARIO E ILLEGALE. Secondo quanto stabilito dalla Costituzione la prima persona a venire incaricata di tentare di formare un nuovo esecutivo deve per forza essere il capo del blocco parlamentare maggioritario uscito dalle urne. In questo caso, Nouri al-Maliki. Il Presidente Fouad Masum si sta facendo strumento delle pressioni politiche americane per scippare il popolo irakeno della libertà di scegiere autonomamente i propri governanti.

Soldataglia del regime ebraico assassina un ragazzino di dodici anni in Cisgiordania! Ecco perché Hamas non abbandona le armi!!

Un ragazzino palestinese di 12 anni che stava giocando davanti a casa sua nel campo profughi di al-Fawwar, nella Cisgiordania sottoposta ad occupazione ebraica (con la complicità dei collaborazionisti vigliacchi di Al-Fatah) è stato ucciso da un proiettile sparatogli vigliaccamente alla schiena da un criminale in uniforme 'a sei punte'.

I medici hanno dichiarato di aver fatto tutto il possibile, ma Khalil al-Anati (questo il nome della giovanissima vittima) è morto poco dopo essere arrivato in ospedale. Alcune fonti locali hanno raccontato che poco prima dello sparo alcuni soldati israeliani avevano scortato degli ingegneri israeliani in un luogo nelle vicinanze chiamato Nabat al-Haffara. Non si conoscono le motivazioni di questo sopralluogo probabilmente collegato ai piani di "pulizia etnica" della West Bank.

"Non sappiamo cosa stessero facendo" dice Yussef al-Anati, piangendo, con la camicia inzuppata di sangue dopo aver portato suo nipote in ospedale. "Khalil stava giocando davanti a casa, poi abbiamo sentito il colpo. Il bimbo stava gridando e poi è caduto. È stato colpito alla schiena e il proiettile è uscito dallo stomaco".

Al-Fawwar si trova a sud di Al-Khalil, vicino a un checkpoint israeliano che divide una serie di comunità palestinesi dall'insediamento illegale ebraico di Haggay. Almeno 17 palestinesi sono stati uccisi nell'ultimo mese nei Territori Occupati.

Israhell uccide bambini fino all'ultimo momento prima della tregua: Hamas risponde lanciando razzi su Tel Aviv!!

La tregua stabilita tra il ghetto assediato di Gaza e il regime ebraico invasore della Palestina é scattata nella notte, ma prima che entrasse in vigore fino all'ultimo le forze armate sioniste hanno continuato pervicacemente a bombardare obiettivi civili senza alcun riguardo per le più elementari norme umanitarie, causando diversi morti tra la popolazione inerme.

Per far pagare all'occupazione sionista il fio dei suoi crimini la Resistenza ha rispolverato le sue armi più a lungo raggio e ha lanciato quattro razzi M75 contro la capitale Tel Aviv; assolutamente indisturbati dal sistema 'intercettore' pagato coi dollari americani, che sono arrivati a segno causando estesi danni.

Ormai israhell non ha alcuna alternativa ad accettare le richieste palestinesi per un armistizio di lungo periodo, la cecità politico-strategica di Benji Netanyahu lo ha infilato in un cul-de-sac dal quale non potrà uscire se non abbassando la cresta e ammettendo (una volta tanto anche a sé stesso) la sua completa sconfitta.

domenica 10 agosto 2014

Nuova tregua di tre giorni tra il regime ebraico e la Resistenza di Gaza: reggerà o verrà infranta?

Un nuovo cessate-il-fuoco di 72 ore é stato stabilito tra l'entità sionista e la Resistenza armata della Striscia di Gaza grazie alla mediazione dell'Egitto. La notizia é stata confermata a più livelli da esponenti palestinesi. L'agenzia France Presse ha affermato che "il consenso simultaneo" delle parti é stato ribadito ai mediatori del Cairo.

Visto che in due giorni di rinnovati bombardamenti sulla Striscia il regime ebraico ha fatto 'appena' quindici morti palestinesi rispetto alle centinaia delle settimane passate siamo in grado di asserire che ormai Tel Aviv ha molto poco 'stomaco' per continuare lo scontro laddove invece le Brigate della Resistenza hanno continuato a lanciare dozzine di razzi contro i centri della Palestina Occupata senza mostrare cedimenti o rallentamenti nelle loro operazioni.

Vedremo se questa tregua durerà fino alla fine come la precedente e se, una volta scaduta, vi sarà una nuova ripresa delle ostilità o invece si passerà a un Armistizio più solido e prolungato. Le organizzazioni palestinesi sono molto chiare: non hanno intenzione di tornare a un regime di assedio, se Tel Aviv vuole la cessazione delle operazioni militari i varchi di confini andranno riaperti.

Hezbollah e l'Esercito Siriano sterminano i takfiri in fuga da Arsal!!

Con la conclusione vittoriosa delle operazioni dell'Armee Libanaise ad Arsal e nelle zone circostanti al confine siro-libanese i terroristi takfiri  che sono riusciti a sfuggire alla morsa delle forze regolari di Beirut non hanno avuto altra possibilità che tentare di tornare sui loro passi e attraversare nuovamente il poroso confine siro-libanese con la regione di Qalamoun, dalla quale giorni addietro avevano tentato un'avventata marcia verso il Paese dei Cedri sperando di mettersi al sicuro dalle forze di Assad e riuscire finalmente a trasformare Arsal in una loro roccaforte da cui preparare una futura 'revanche'.

Ma non appena i gruppi di wahabiti armati sono rientrati in territorio siriano gli uomini di Hezbollah che pattugliano la valle di Qalamoun e unità dell'Esercito Arabo Siriano si sono proiettate contro di loro terminandone l'opera di sterminio e infliggendo dozzine se non centinaia di perdite agli ormai sparuti ed esangui ranghi dell'ISIL.

Diversi veicoli civili convertiti in rudimentali blindati o trasporti di armi e munizioni sono stati distrutti nel corso delle sparatorie.

Volontari iraniani scrivono alla Guida Suprema: "Ci permetta di raggiungere Gaza per unirci alla lotta dei Palestinesi!!"

In questi giorni in cui, seppure a ritmo incredibilmente rallentato rispetto alle stragi delle settimane scorse il regime illegale dell'Apartheid ha ripreso i suoi raid assasini su Gaza gruppi spontanei di volontari iraniani si sono rivolti collettivamente alla Guida Suprema della Rivoluzione Islamica tramite una lettera nella quale chiedono il 'placet' per potersi recare nel ghetto palestinese assediato.

"Noi, combattenti della Rivoluzione Islamica, condannando i selvaggi crimini del regime illegittimo sionista che gode del sostegno di Usa ed Europa e dei regimi arabi reazionari Le domandiamo il permesso di raggiungere Gaza per prestare assistenza a ogni livello al popolo palestinese".

L'aiuto che i volontari si dichiarano pronti a prestare potrà essere medico, umanitario o militare secondo le richieste e le necessità della popolazione della Striscia e dei suoi legittimi rappresentanti, attualmente impegnati ad affrontare l'aggressione sionista.