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venerdì 28 novembre 2014

Gaza nuovamente "bombardata" questa volta da precipitazioni atmosferiche eccezionali e pericolose quanto i missili di israhell!

Nuove 'bombe' su Gaza, ma il fatto che non vengano dagli arsenali sionazisti non le rende per nulla meno minacciose o pericolose; parliamo infatti delle bombe d'acqua che si sono riversate nelle ultime 48 ore sul ghetto palestinese della fascia litoranea.

Poche settimane fa abbiamo visto i disastri causati dal maltempo tra Liguria e Carrarino, territori dove gli ultimi spari in un conflitto armate sono stati esplosi tra repubblichini, partigiani e tedeschi in ritirata nella primavera del 1945, le ultime bombe sganciate sono cadute dai quadrimotori alleati più o meno nello stesso periodo; pensate ora, cari lettori che effetto possono fare torrenti di acqua piovana sulle distese di macerie e rovine lasciate appena tre mesi fa dal barbaro pogrom militare sionista.

L'Agenzia ONU per i Rifugiati palestinesi ha chiuso 43 scuole nella Striscia e ben 63 a Gaza City vera e propria. "Gaza si sta trasformando in una laguna", avverte un portavoce delle Nazioni Unite: "Bisogna produrre sforzi eccezionali per alimentare con carburante i generatori elettrici, mantenere in funzione le strutture sanitarie, acquifere e fognarie".


domenica 15 dicembre 2013

Anche il clima alleato di Assad! Tempesta di neve sulla Siria trasforma il leader di 'Shuqur al-Sham' in un...ghiacciolo!

Stava fuggendo dalla Provincia di Idlib in direzione di Homs il leader dell'organizzazione takfira 'Shuqur al-Sham' insieme ad alcuni suoi complici e seguaci, quando, sorpreso dalla perturbazione artica che ha portato la neve dalla Mesopotamia fino all'Egitto, il gruppetto é rimasto esposto alla furia degli elementi senza nessun equipaggiamento adatto alla bisogna e, soffrendo le estreme consguenze del maltempo, ha accusato la morte del proprio condottiero per congelamento.

La Siria, nelle sue zone montuose, non é nuova a nevicate in questo periodo, ma precipitazioni nevose diffuse su tutto il paese come quelle delle ultime ore sono decisamente pià rare. Anche la neve, comunque aiuta le forze armate regolari, che sono equipaggiate di tutto punto e possono attingere a riserve di materiali e rifornimanti; adesso che ai mercenari wahabiti sta venendo a mancare anche il sostegno dei paesi occidentali le loro speranze di ricevere a breve equipaggiamenti e accessori invernali sono ridotte letteralmente al lumicino.

L'Esercito regolare siriano, lungi dall'interrompere le sue operazioni, continua ad avanzare verso i covi e i rifugi del mercenari anti-Assad nella speranza di averne facilmente ragione e aggiungere così buoni auspici per un 2014 che veda pace e tranquillità ripristinate sull'intero Paese.