domenica 25 gennaio 2015

Obama dà l'ALT alle incursioni assassine dei droni sullo Yemen: un altro successo della Rivoluzione Houthi!

Fonti all'interno della Casa Bianca, riprese e confermate dal solitamente informatissimo Washington Post asserirebbero che uno 'stop' a tempo indeterminato sarebbe stato dato dallo Studio Ovale alle operazioni di assassinio via droni senza pilota che da oltre dodici anni gli Usa portavano avanti sullo Yemen con l'assenso prima del tiranno (ora deposto) Ali Abdullah Saleh e poi (dal 2011 in avanti) con quello del suo Vice Mansour Hadi, "promosso" Presidente alla cacciata del suo superiore.

Iniziate sull'onda dell'irrazionalità seguita agli attentati contro il Cacciatorpediniere "Cole" e rafforzatasi tantissimo con l'Undici Settembre 2001, la campagna dei droni sullo Yemen ha ucciso una quantità incredibile di pastori, scolari, cammellieri, donne e bambini di villaggi, partecipanti a riunioni familiari e feste popolari, ma pochissimi terroristi di Al-Qaeda nella Penisola Araba, che infatti continua a imperversare nel paese.

Proprio in questi giorni é emersa la testimonianza di un ex-"pilota" di UAV, Brandon Bryant, che da un bunker  in Nevada lanciava missili Hellfire su 'bersagli' in Pachistan e proprio in Yemen, riguardo il fatto che quattro volte su cinque lui stesso non sapeva affatto su chi stesse puntando le proprie armi, a causa della pessima qualità dell'intelligence, tutta raccolta tramite satelliti e altre fonti imprecise.

Lo 'stop' ai voli della morte sullo Yemen può considerarsi uno dei successi del movimento Houthi, che ormai é protagonista indispensabile della vita politica yemenita (e lo sarà sempre di più, se nella giornata di oggi le dimissioni di Hadi saranno finalmente rese esecutive) e che ha sempre stigmatizzato ogni interferenza straniera nella vita del paese.

5 commenti:

  1. Dottor kahani,dicono ciò che successo in siria nn era ellicotteri, invece aromi e poi per via d Russia hanno chiesto specie d scusa, sempre minacciavano d attacco ma adesso come mai dicono che nn sapevamo e ,,, .?
    ;) vv la vittoria

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    1. Stia tranquillo, era un elicottero, e adesso dicono 'droni' per tentare di giustificarsi e scusarsi perché non sapevano che tra gli Hezbollah c'era un generale iraniano e temono la vendetta di Teheran, per quello ora dicono 'droni' come se uccidere da drone possa essere meno grave perché 'si vede meno bene'...e per quello hanno cercato di passare da Putin per 'chiedere scusa' all'Iran (visto che Teheran come ben sappiamo é sempre più alleata di Mosca)...ma Putin non ha intenzione di mettersi in mezzo...

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  2. Dottore,sia droni che elecotteri,poteva essere anche jet, nn cambia il fatto, loro devono rispondere, cmq sapevano dalla esistenza del Generale iraniano.pagheranno salato, ma quando nn si sa.
    vv la vittoria

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    1. Ma sai capire quel che ti ha risposto?
      Ti ha detto che l'attribuire l'attacco ai droni anziché all'elicottero è un tentativo di 'scusa' sionista per il fatto che non sapevano che tra gli Hezbollah ci fosse Allahdadi dell'IRGC perché tel aviv si CAGA IN MANO al pensiero di una vendetta iraniana, non é che drone o elicottero o che so io cambia la posizione dell'Asse della Resistenza, è tel aviv che si è resa conto di averla fatta grossa e ora cerca di accampare giustificazioni e di chiedere 'scusa' tramite Putin...

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  3. Sembrerebbe che alla fine la Russia venderà gli S-300 e gli S-400 all' Iran, meglio tardi che mai.

    https://aurorasito.wordpress.com/2015/01/21/la-cooperazione-militar-tecnica-russia-iran-fatti-e-dettagli/

    “Un passo è stato fatto verso la cooperazione economica e tecnologica militare, in cui infine i sistemi difensivi S-300 e S-400 saranno probabilmente consegnati“, ha detto il Colonnello-Generale Leonid Ivashov, presidente del Centro Internazionale per l’Analisi geopolitica, secondo RIA. Le sanzioni occidentali hanno ravvicinato le posizioni dei due Paesi sulla cooperazione nella Difesa, ha aggiunto Ivashov. Il nuovo accordo è volto a creare relazioni militari a “lungo termine e multilivello” con l’Iran, ha detto il ministro della Difesa russo Shojgu, sottolineando che “la base teorica per la cooperazione in campo militare è stato creata“. La parte iraniana crede che gli “effetti durevoli su pace e sicurezza regionale”

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