Dopo
la marcia di Awamiyah di cui abbiamo dato notizia appena ieri una nuova grande, massiccia manifestazione si é tenuta a Qatif, nelle province sciite dell'Est, per la liberazione dello Sceicco Nimr al-Nimr, rapito la scorsa estate dalla sbirraglia di Re Saoud; nessuna misura, nemmeno la crudeltà tirannica del regime saudita di Riyadh riesce a contenere la rabbia e il giusto risentimento dei cittadini sciiti che continuano a sfidare gli editti dei bargelli reali domandando la liberazione del sant'uomo tenuto 'incommunicado'.
La sorella dello Sceicco, in un messaggio mandato su twitter, ha dichiarato che, a quanto riportatole dal 'telefono senza fili' delle voci che escono dalle carceri saudite (a seguito dei colloqui di altri prigionieri sciiti con parenti e/o legali) all'anziano Al-Nimr, sottoposto con regolarità a pesanti torture, starebbero venendo negate le forme più semplici di cura medica. Ma se Re Saoud e i suoi sicofanti pensano di mettere a tacere lo Sceicco lasciandolo morire in carcere vuol dire che non hanno imparato NULLA riguardo la capacità delle masse sciite di incendiarsi e mobilitarsi nel nome di un martire: Iran, Libano, Irak insegnano!
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