venerdì 3 giugno 2011

Servono farmaci e combustibile per gli ospedali e le cliniche di Gaza!!


Durante una recente conferenza stampa il deputato di Hamas Khamis Najjar ha evidenziato come le strutture sanitarie di Gaza abbisognino urgentemente di almeno 178 tipi di farmaci e preparati diversi per poter mantenere in funzione le Unità di cura intensiva, i reparti maternità, i reparti pediatrici e quelli di chirurgia oftalmica il parlamentare di Hamas ha dichiarato che la penuria di medicinali nella Striscia costiera abbia ormai raggiunto livelli 'critici' e che, se non verranno prese contromisure adeguate tragiche conseguenze sono dietro l'angolo.

In aggiunta ai farmaci necessari, inoltre, anche le scorte di combustibile per i gruppi elettrogeni da cui, con la rete elettrica devastata dagli attacchi sionisti, dipendono moltissimi macchinari e apparati medici, vanno ampiamente ricostituite e rifornite. Il ricorso ai gruppi elettrogeni é una misura di emergenza dettata dai frequenti e prolungati blackout della rete elettrica, ma nonostante questo espediente, notevoli quantità di farmaci delicati, plasma e altre provviste mediche che vanno costantemente tenute a bassa temperatura vanno comunque perse e sprecate.

I neonati prematuri, i pazienti sottoposti a ventilazione assistita e i polidializzati poi, sono costantemente a rischio, le loro vite spesso letteralmente attaccate al "filo" della corrente che alimenta le macchine cui devono la loro sopravvivenza. L'apertura del varco di confine di Rafah al traffico passeggeri ha permesso a molti Palestinesi che potevano permetterselo e che potevano affrontare il viaggio di andare a cercare cure e terapie in Egitto, ma a Gaza sono restati i pazienti più gravi, quelli intrasportabili e quelli che non possono affrontare le spese di un viaggio e di un soggiorno oltreconfine.
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