giovedì 24 maggio 2012

Onur Oymen dichiara: "Le installazioni anti-missile in territorio turco sono illegali e incostituzionali!"

Onur Oymen, già diplomatico di Ankara ora politicamente schierato in opposizione al Governo di Erdogan ha dichiarato che i sistemi anti-missile impiantati dagli Statunitensi nel territorio turco violano apertamente la costituzione del paese e dovrebbero venire immediatamente rimossi.
"Mi riferisco in particolar modo al cosiddetto 'radar' di Kurecik", dice Oymen nel corso di una lunga intervista con i cronisti del quotidiano Yeniçag, pubblicata nell'edizione odierna, "Erdogan dice che l'installazione era dovuta in quanto parte di un 'progetto Nato', ma si dimentica convenientemente di dire che il protocollo per la costruzione del radar é stato firmato solo con gli Usa, durante una cerimonia alla loro ambasciata in Turchia. Altro che 'Nato', questo fatto evidenzia l'inegualità di status tra i membri di questa associazione che asserve la Turchia agli interessi del suo partner di maggioranza".
Il radar a cui si riferisce l'Ex-ambasciatore si trova a Kurecik nella regione di Malatya ed é stato oggetto di numerosissime contestazioni, non soltanto sul luogo in cui sorge ma anche nelle città circostanti e persino ad Ankara ed Istanbul. Molti oppositori di Erdogan criticano la sua decisione facendo notare come sia ovvio e lampante che soltanto il regime ebraico di occupazione della Palestina beneficerà dall'installazione e non certo la Turchia o il suo prestigio regionale e internazionale.
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1 commento:

  1. Sua eccellenza Onur Oymen è un uomo saggio ed ha assolutamente ragione.
    Nel caso in cui venisse aggredito l'Iran e la sicurezza russa minacciata questo impianto radar sarebbe immediato oggetto di attacco missilistico di precisione.
    L'imbecillità o peggio la corruzione dei massimi dirigenti turchi è evidente.
    Si stanno muovendo placche tettoniche geopolitiche a sfavore dell'occidente e la Turchia sembra andare in senso opposto, l'unica spiegazione logica andrebbe ricercata sui conti correnti in Qatar o Dubai o Riad.
    Ivan

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