In una dichiarazione rilasciata oggi, Feyrouzabadi ha affermato che informazioni dettagliate sulla situazione in Siria, confermano come l'Esercito siriano estenda il suo controllo sulla totalità paese e non esistano province o governatorati in cui i mercenari terroristi possano reclamare anche solo un controllo parziale.
Ha aggiunto inoltre pur controllando l'Esercito siriano tutto il paese, è normale che esistano problemi quando alcuni paesi limitrofi cooperano con i terroristi, e quando gli Stati Uniti e Israele si schierano in primis contro di esso.
Le dichiarazioni dell'alto ufficiale iraniano echeggiano quelle espresse, sul versante opposto del fronte, dal Ministro degli Esteri qatariota Hamad Bin Khalifa Al-Thani che, parlando in privato a Doha, pensando di non essere registrato, si é lasciato andare a lamentele riguardo la natura "insuperabile" della solidarietà nazionale siriana e al fallimento di ogni tentativo di istigare defezioni nelle Forze Armate di Damasco.
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S. KAHANI: sei sempre uno dei pochissimi NUMERI UNO per l'informazione PRECISA, SERIA, SEMPLICE che fornisci a tutti in modo FACILE e GRATUITO. Ad ogni nuovo articolo che appare su questo Grandioso blog, mi convinco sempre più dell'OTTIMO lavoro che ogni giorno viene svolto. Sono Queste [pochissime, purtroppo] le fonti d'informazioni VERE e senza propaganda di nessun tipo, che fanno la differenza tra un popolo Assogettato ed "Ipnotizzato" da una Elitè CRIMINALE, ed un Popolo VERAMENTE informato sui fatti, e quindi in grado di dare dei giudizi Esatti. Un Popolo LIBERO. Continua Così, e GRAZIE DI CUORE!!!.....
RispondiEliminaio sono convinto che c'é troppa falsa propaganda su questa situazione in Siria. Se fosse stato come avrebbero detto i mass-media occidentali, Assad avrebbe perso giá da un Pezzo, invece é ancora li, sinonimo che é o piú forte di quanto non si voglia far vedere, o che la maggioranza della popolazione alla fine é con lui, se non la maggioranza almeno la metá.
RispondiEliminaRingrazio Sicano e 'Anonimo' a nome di tutta la redazione.
EliminaRiguardo alla popolarità di Assad porgo solo uno spunto di riflessione:
-Tunisia: Ben Ali (servo di Europa, Usa e Israele) era odiato da TUTTA la popolazione: bastano poche settimane di manifestazioni e scontri a farlo cadere e fuggire.
-Egitto: Mubarak (servo di Usa e Israele) era odiato da TUTTA la popolazione: bastano poche settimane di manifestazioni e scontri per farlo cadere e arrestare.
-Libia: Gheddafi (non servo, ma addivenuto a MOLTI compromessi con Usa ed Europa dal 2003 in poi) era odiato dai Cirenaici perché, come un vecchio capo beduino, favoriva gli uomini della sua regione e del suo clan a danno di quelli della provincia orientale: mesi di scontri armati non sono bastati a scalzarlo e per arrivare a spodestarlo é dovuta intervenire militarmente la NATO.
-Siria: Assad, come suo padre, sapendo di far parte di una minima minoranza (gli aleviti/alawi) ha sempre esaltato il ruolo delle altre minoranze (Sciiti, Cristiani, Drusi, Curdi, Palestinesi) per tenerli fedeli: ha il sostegno ALMENO del 75-80 per cento della popolazione e solo pochi estremisti sunniti/wahabi hanno preso le armi contro di lui, il resto dei 'ribelli' sono banditi, criminali comuni e SOPRATTUTTO mercenari terroristi ceceni, afghani, marocchini, egiziani, sauditi, libanesi (del 14 Marzo), Pachistani, persino Cinesi dell'Uighur! La popolazione non é per niente solidale con questi invasori, li odia e cerca continuamente di denunciarli all'Esercito e di farli finire in imboscate delle forze regolari. E' il contrario di ogni 'guerriglia' classica, il popolo sta col Governo e contro gli 'insorti'...solo così si spiega come la Siria stia resistendo da 21 mesi e come in tutto questo tempo i ribelli non abbiano potuto reclamare il controllo nemmeno di una provincia.
Stupidi paesi occidentali, non capiscono nemmeno che stanno facendo fare gli "Anticorpi" alla Siria. Quando tutto questo sarà finito, la siria sarà piu forte e resistente di qualsiasi altra entità, all'infiltrazione ed alla Proxy war dell'entità
RispondiEliminasionista/americana.