Come ricorderanno bene i nostri lettori Shafiq é fuggito di gran carriera dall'Egitto appena perse il ballottaggio contro Mohammed Mursi, rifugiandosi tra gli Emiri filo-americani e filo-sionisti che finora lo hanno protetto da tutti gli avvisi di garanzia e i mandati di comparizione spiccati nei suoi confronti per la partecipazione all'allegro regime di tangenti e mazzette della cleptocrazia mubarakiana.
Mohamed Dahlan, già "Ras" di Gaza ai tempi del predominio di Fatah, che con Mubarak stava tramando un golpe interno anti-Abbas poco prima della rivoluzione del 2011. E' uscito con le ossa rotte dal confronto interno con l'ex-delfino di Arafat, si é visto incriminato per tutta una serie di malversazioni e appropriazioni (ma anche omicidi) ed é stato espulso da Fatah venendo ridotto a 'paria' della politica palestinese.
Ovvio che un uomo senza più alcun appoggio cerchi di sfruttare gli ultimi agganci che gli rimangono: quelli con Israele e il Mossad, che lui aiutò ad assassinare il dirigente di Hamas Mahmoud al-Mabouh inviando due suoi dipendenti a "preparare il terreno" alla squadra-omicidi sionista prenotando e pagando auto a noleggio e stanze d'albergo poi utilizzate dai sicari.
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