domenica 8 settembre 2013

Amal ed Hezbollah: "Le minacce statunitensi, istigate da Israele, sono un attacco alla stabilità di tutto il Medio Oriente!"

I partiti politici sciiti libanesi di Hezbollah e Amal hanno deliberato dopo incontri e trattative tra i loro dirigenti di condannare ogni possibilità di intervento militare statunitense contro la Repubblica siriana come "un atto di terrorismo internazionale" istigato da Israele tramite la potentissima lobby a sei punte che comanda la politica americana e mirato contro i paesi liberi dell'Asse della Resistenza.

La scorsa settimana tanto Nabih Berri di Amal quanto Hassan Nasrallah di Hezbollah hanno discusso a lungo con l'ambasciatore iraniano Roknabadi e con l'inviato del Parlamento di Teheran Alaeddin Boroujerdi, senza dubbio coordinando la gamma delle reazioni e delle risposte a possibili provocazioni americane e sioniste.

Hezbollah, che possiede oggi un arsenale balistico quattro volte più grande di quello che impiegò con enorme successo contro il regime ebraico nella guerra del 2006 ha dichiarato che se la Siria dovesse subire attacchi o bombardamenti l'entità sionista illegale in Palestina non ne uscirà intonsa ma pagherà in prima persona come pagò la sua invasione del libano circa sette anni fa.


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