giovedì 3 ottobre 2013

Miliziani armati attaccano l'ambasciata russa di Tripoli ma vengono respinti!

Per un attimo é sembrato possibile che le scene dell'attacco al Consolato Usa di Bengasi, oscuro incidente coperto dalla più fitta cortina di mistero mai eretta dall'Amministrazione Obama, dovessero ripetersi non nel capoluogo cirenaico, ma in quello della Tripolitania, nella stessa capitale libica.

Poche ore fa infatti dozzine di uomini armati, inferociti per la morte di un pilota militare libico che, apparentemente, avrebbe visto coinvolto un cittadino russo, si sono presentati di fronte ai cancelli dell'ambasciata di Mosca, hanno dato fuoco a veicoli e arredi urbani e quindi hanno cercato di penetrare il compound diplomatico.

Il fuoco del personale di sicurezza e il pronto intervento di forze semi-regolari schierate col Governo provvisorio ha fatto battere in ritirata gli aggressori con un morto e quattro feriti ma ha fatto poco per diradare l'impressione che ormai la Libia, oltre un anno dopo la caduta di Gheddafi, sia molto simile a uno 'stato fallito' percorso da milizie che fanno un po' quello che vogliono.

2 commenti:

  1. Non lo trovo divertente e faccio un vaticinio (*) quì qualcuno si farà MOLTO MOLTO MALE ed essere a Riad oppure a Doha o altrove non metterà al riparo dalle conseguenze delle attività criminali anti russe.
    Ivan
    (*) sarebbe necessario squartare un paio di wahabiti e scrutarne le interiora per trarre gli auspici del demonio che loro venerano.

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    1. NO! Nemmeno io lo trovo divertente, carissimo Ivan. MALE!! MOLTO MALE!!!... La Pagheranno Cara, gli Americani intendo, la squadraccia "Obongo & Sgherry", Perchè è evidente che dietro ci sono loro. Ritorsioni per il fatto che la Russia per loro è "colpevole" di aver disinnescato la 3A guerra Mondiale [no scusate, volevo dire Ritardata di un pò]. Vai tra, Amico Ivan, che una ambasciata, o consolato americano o sionista, salta per aria entro poco....

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