Come il "Rupert di Henzau" di una Ruritania qualsiasi, sembra proprio che il 'figlio della serva' Bandar bin Sultan, capo dei Servizi segreti sauditi non riesca a passare più di tot tempo senza ritrovarsi immerso in qualche cospirazione: dopo aver assaggiato l'amaro miele della sconfitta in terra siriana, dove nonostante tutti i suoi costosi sforzi i terroristi mercenari wahabiti sono in ritirata su tutti i fronti (Qalamoun, Adra, Aleppo, Deir Ezzour...) sembra ora che l'abituale frequentatore e quasi 'figlioccio adottivo' di Casa Bush sia impegnato a cercare di screditare l'erede designato al trono, il Principe Salman, tentanto di convincere Re Abdullah a rimuoverlo dall'asse ereditario per 'manifesta cattiva salute e senilità'.
Scopo di Bandar sarebbe quesllo di favorire l'ascesa al trono dell'ex-collega 'diarca' Principe Muqrin, suo predecessore ai Servizi segreti con cui (al tempo in cui lui stesso era capo del Consiglio per la Sicurezza Nazionale) aveva spartito la gestione degli affari quotidiani di Governo durante le frequenti assenze del Re, perseguitato dagli acciacchi e bisognoso di operazioni chirurgiche e di lunghi periodi di riposo e convalescenza.
Tuttavia la stessa posizione di Bandar é tutt'altro che solida: il costante avvicinamento tra i suoi uomini e il Mossad sionista (operato in funzione anti-Assad, anti-Hezbollah e anti-Iran) ha scontentato e inorridito parecchi principi sauditi, forse lo 'spymaster' di Riyadh vorrebbe Muqrin sul trono per farsi 'perdonare' questa e altri 'piccole' scappatelle?
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