Il regime ebraico di occupazione della Palestina non riesce a fermare i continui successi e la valanga di adesioni al boicottaggio internazionale e alla campagna di disinvestimento finanziario dalle società "sporche" di cooperazione e facilitazione con la politica di insediamento e annessione illegale nei territori palestinesi.
L'ultimo grido di allarme in merito viene da un funzionario (che ha voluto restare anonimo) del Ministero degli Esteri di Tel Aviv il quale ha ammesso ai microfoni della stampa internazionale che ormai l'attività BDS é talmente vasta e profonda che non é più possibile per il regime sionista contrastarla o compensarla e che bisognerà fare i conti in futuro con una economia sempre più dipendente dagli 'aiuti americani per terzo mondo' e dai donativi dei governi europei asserviti e turlupinati dalla narrativa olocaustica.
Solo pochi giorni fa il più grande Fondo Sovrano norvegese aveva preso misure per ritirare tutti i suoi assetti investiti in compagnie responsabili di cooperare con l'occupazione sionista, la settimana precedente simili passi erano stati fatti dal maggior fondo pensione olandese.
Credo che una parte dei soldi che la Troika sta prosciungando dal Sud Europa sotto forma di austerity arriverà in Israele tramite la finanza ebraica che controlla BCE e FMI. Federico
RispondiEliminaio pratico il boicottaggio al regime sionista da quando e' iniziata e ho dato indicazioni ad amici di farla lo stesso ... siamo in molti .... e anche a ditte italiane che collaborano con ditte che lavorano nei territori occupati... io la applicom indistintamente a tutte le attivita' sioniste ... alla fine se i sionisti gli togli il loro ossigeno che sono i soldi li ammazzi veramente ....
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