Danske Bank, colosso creditizio di Kobenhavn, ha interrotto tutti i suoi rapporti con la Hapoalim Bank del regime sionista di occupazione, a causa del sostegno finanziario da questa offerto alla costruzione di colonie illegali in Cisgiordania e alla genocidia campagna di 'giudaizzazione forzata' della città di Al-Quds.
E' il terzo grande "colpo" inflitto da istituti e fondi europei negli ultimi giorni all'economia dell'Apartheid di Tel Aviv, che nel giro di poco più di una settimana si é trovata priva degli investimenti del maggior fondo pensione olandese, del più importante fondo sovrano norvegese e ora anche dei denari della Danske Bank.
Le parole dell'anonimo funzionario degli Esteri sionista che ha previsto come ormai non sarà più possibile 'bilanciare' o 'contrastare' efficacemente i danni all'economia inflitti dalla campagna internazionale di BDS suonano ormai sempre più profetiche e inesorabili.
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