Una sensazionale notizia che abbiamo appena appreso da nostri contatti degni di fiducia vuole che nelle ultime 24 ore le autorità iraniane e irakene siano addivenute a un accordo secondo il quale la Repubblica Islamica Iraniana ha il diritto di condurre un'operazione di presidio e controllo del territorio nel Sud del curdistan irakeno con le forze d'elite dell'81a Divisione Corazzata dell'Artesh.
La foto scattata ieri notte mostra i trailer che portano i carri M60 modificati e modernizzati secondo il pattern "Samsam" attraverso le strade di Kermanshah verso il confine con l'Irak. L'81a Corazzata, unità veterana della guerra del 1980-88 é una delle componenti di punta delle forze di terra iraniane.
Questo 'colpo da maestro' strategico e politico permette all'Iran di mettere "stivali sul terreno" in Irak contro l'ISIS/Daash e di monitorare attentamente le attività di agenti occidentali e impedire e contrastare operazioni e complotti volti allo smembramento dell'Irak e alla creazione di un curdistan indipendente come farebbe comodo a Washington e a Tel Aviv.
Grande Iran!
RispondiEliminaVai Iran,Usa e Israele,stanno prendendosi troppa confidenza ai confini.
RispondiEliminaAnche se usano le loro pedine (Daesh-Pescmerda)
EliminaL'Iran è ormai l'indiscussa potenza regionale n.1, più della Turchia perchè è libero dal controllo americano. Proprio per questo, deve guardarsi dall'odio dei sionisti e degli ameri-cani. Federico
RispondiEliminaChe bella notizia! Così eventi del genere ( http://almasdarnews.com/article/200-islamic-state-fighters-killed-tabqa-airbase/ ) non saranno più all'ordine del giorno ma dell'ora! E dei ciabattari seguaci di Bagdadi non rimarrà neppure più il ricordo!!
RispondiEliminaGrandi Iraniani.
RispondiEliminaW L'ASSE DELLA RESISTENZA
Il confine con la Turchia [cioè con la Nato]... va tenuto attentamente sotto controllo e costantemente pattugliato. Il confine con la Giordania, invece, va proprio chiuso del tutto, fortificato e anch'esso controllato 24h da squadriglie di droni, anche armati [che l'Iran potrebbe fornirli in grandi quantità, senza problemi, e velocemente]. L'Iraq, vista l'attuale situazione di emergenza, dovrebbe tenere i valichi di frontiera aperti solo nel caso dei confini con l'Iran e la Siria. Tutti i confini, con la Giordania, la Turchia, l'Arabia Saudita, andrebbero chiusi, molto controllati, e pesantemente fortificarti. Se oltre all'81ma divisione corazzata dell'esercito, l'Iran prendesse accordi simili per permettere anche a squadroni dell'aviazione di prendere parte alle campagne contro l'ISIS, sarebbe senz'altro un'ottima cosa. Se forze dell'aviazione militare Iraniana, potessero usufruire delle basi Irakene, potrebbero essere certamente utili anche per aiutare la già più che ottima aviazione Siriana. Gli Stati Maggiori di Siria, Iraq, e Iran, dovrebbero raggiungere la totale coordinazione e collaborazione reciproca, ancora più di quanto avviene adesso. L'ISIS è ormai un problema per tutto l'Asse di Resistenza, e quindi va gestito e affrontato di conseguenza. Spero solo che il nuovo primo ministro Irakeno non si riveli un burattino della Nato, dei sionisti, e del Gcc, ma faccia l'interesse dell'Iraq, nel contesto dell'Asse della Resistenza.
RispondiElimina