domenica 25 ottobre 2015

I volontari palestinesi di Liwa al-Quds sconfiggono il tentativo dell'ISIS contro l'Autostrada di Khanasser!

Nel corso del week-end i tagliagole del cosiddetto 'califfato' hanno tentato, attaccando Ithriyah, di minacciare l'Autostrada di Khanasser, principale via di rifornimento per le forze siriane schierate nella città di Aleppo. Il loro obiettivo era chiaro; in piena ritirata in tutta la zona NordEst dell'hinterland della metropoli, volevano tentare di creare una crisi che distogliesse truppe da quel teatro, o che quantomeno distraesse l'attenzione dei jet russi dai dintorni di Kuweires.

Per tentare di scatenare il panico, i soliti megafoni della propaganda takfira si erano messi ad annunciare la caduta di Ithriyah poco dopo l'attacco, per tentare di spaventare i difensori dei suoi dintorni e convincerli a ritirarsi, creando varchi nello schieramento siriano.

Ma gli uomini della 66esima Brigata della 10a Divisione Corazzata e, soprattutto, i volontari palestinesi della milizia Liwa al-Quds hanno opposto una resistenza ferrea agli assalti takfiri, riuscendo in ultimo a respingerli senza che un solo uomo si sia dovuto sottrarre ad altre unità ed altre aree operative.

Tutti i Siriani guardano con riconoscenza ai combattenti della Liwa al-Quds che ha ripagato molte e molte volte l'ospitalità e l'accoglienza ricevuta in terra di Siria dai loro membri e dalle loro famiglie.

7 commenti:

  1. Tuttavia, signor Kahani, riconoscerà che è preoccupante che costoro siano ancora in grado di lanciare contro-offensive.
    Suscita persplessità che le operazioni nella piana di Al Ghab siano in fase di stallo assoluto e si incontri tutta questa difficoltà a prendere una cittadella diroccata come Salma. Imbarazzanti poi gli insuccessi a prendere Kafr Zita, ma cos'è è inespugnabile?

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    1. Il nemico non lancia controffensive solo nei film americani

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    2. Vorrei spiegareal dotto Kahani qual è la strategia takfira 1 Resistere il più possibile per logorare il SAA, poi asserragliarsi nei quartieri di Aleppo fino a che in occidente qualche euro-sionista si stracci i vestiti e invocare dei cashi blu europei e spartire la Siria. Vigilare perché ciò non accada non è cosa facile. Grato per una sua risposta

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    3. Anche per questo penso che serva un'allargamento del fronte governativo ad altri gruppi. I confini tra le varie forze sono molto frastagliati e questo impedisce di concentrare una grossa forza d'attacco. In quest'ottica per esempio la presa della sacca di homs, con una successiva o contestuale pacificazione, potrebbe aiutare a disimpegnare truppe e costruire una riserva strategica fondamentale per successive operazioni offensive.

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    4. In quest'ottica sarebbe molto utile un'operazione per liberare la zona a ovest del fiume oronte. Ridurrebbe i confini ed avrebbe una barriera naturale che ridurrebbe ancora di più la necessita di truppe a presidio.

      Un'altra cosa che forse si potrebbe/dovrebbe fare è bloccare i 2 valichi ribelli ed i 2 valichi isis. Guardando la cartina 3 su 4 sono molto vicini a zone controllate dai curdi basterebbe una sorveglianza continua con i droni ed un gruppo di tor-1 per bloccare ogni rinforzo da nord ... questo almeno sulla carta

      https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/88/Syrian_civil_war.png

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  2. lei deve ricordare che i terroristi in quella zona di Aleppo così vicina al confine della turchia sono numerosi e pieni di armi di tutti i tipi e votati al martirio, e hanno potuto creare per interi anni e incontrastati, fortificazioni e ammassato armi da tutte le parti, non è semplice come sembra sconfiggerli, anche se la vittoria cmq ci sarà!!!

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    1. Si certo, tutti votati al "martirio"... come no. Così votati al martirio, che infatti non appena sono cominciati gli attacchi russi, decine di migliaia di terroristi presi dlla paura hanno disertato in massa verso la Turchia, la Giordania e l'Iraq.

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