Questo sarebbe il motivo del 'ricatto' sotto cui é caduto Saad Hariri (il Renzo Bossi libanese), che ha permesso ai suoi burattinai sauditi di costringerlo a dimettersi 'via tv' dal loro territorio e ora lo tengono in ostaggio coi 7 miliardi di cambiari più vari parenti nelle loro mani.
Hariri, letteralmente col coltello alla gola, non può evitare di obbedire a Salman e Mohammed Saoud, anche il suo recente viaggio negli UAE per tentare di tenere in piedi la stanchissima e sfilacciata coalizione anti-Yemen assume tutto un altro tono, sembrando sempre più simile a una peripezia degna di Alberto Sordi piuttosto che alla missione di un moderno Tayllerand.
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