In una rivelazione degna di nota per il metodo, ma che in realtà sorprende molto poco, il Canale 10 dell'entità sionista ha rivelato come l'attuale Premier di Tel Aviv, Benji Netanyahu, abbia inviato alle ambasciate sparse per il mondo una nota in cui raccomanda di prodigarsi per fare apparire in luce favorevole gli ultimi gesti provocatori dell'Arabia Saudita contro l'Iran e il Movimento Hezbollah.
La cosa singolare é che un documento che si dovrebbe immaginare 'riservatissimo' sia finito in mano a un canale televisivo, ma probabilmente esso é stato fatto filtrare da un diplomatico o da un segretario d'ambasciata di segno politico opposto a quello di Netanyahu come mezzo per screditarlo e farlo apparire 'subserviente' a una nazione che i sionisti considerano comunque rozza, incivile e arretrata, anche se rappresenta probabilmente l'unico 'alleato regionale' che hanno al momento.
Infatti, puntualmente, la critica più ficcante verso Netanyahu e il suo piccolo 'Telegramma Zimmerman' é arrivata da Yossi Alfer, già consigliere di politica estera di Ehud Barak, che ha definito la nota riservata "Un gesto estremamente presuntuoso".
Netanyahu conta di poter guadagnare qualcosa, politicamente o strategicamente, sostenendo le iniziative di Riyadh, sposando così convintamente la linea che esse possano risolversi in un attacco indiretto o diretto contro l'Asse della Resistenza; chissà quanto rimarrebbe stupito se, invece, esse non fossero che i primi segnali di un profondo riallineamento strategico di Riyadh (come da noi ipotizzato in questo precedente articolo).
Israele fa sapere attraverso Channel 10 di aver mandato un cablo ai diplomatici israeliani con queste indicazioni: “Dovete sottolineare che le dimissioni di Hariri mostrano quanto siano pericolosi l’Iran ed Hezbollah per la sicurezza e la stabilità in Libano”. E il missile degli Houti yemeniti “lanciato verso Riad” rende necessario “aumentare la pressione verso Iran ed Hezbollah”. C’è da chiedersi perché mai Israele rende pubbliche istruzioni riservate ai soli diplomatici, che tra l’altro non fanno che evidenziare i legami con l’Arabia Saudita su un tema, l’anti sciismo, già palese a tutti, quasi a voler suggerire la “giusta“ interpretazione delle dimissioni di Hariri.
RispondiEliminaSembra temere che la nuova reggenza saudita stia tendendo la mano all’asse sciita.
Se le cose stanno effettivamente in questi termini, a meno di un intervento diretto della CIA e dei servizi israeliani, si può di conseguenza arrivare alla conclusione che gli USA hanno ormai perso del tutto i principali alleati in Medioriente.
O più semplicemente è un incoraggiamento da parte israeliana ai Sauditi per continuare così. I sionisti da sempre mandano al macello gli "alleati" al posto loro, garantendosi così di sopravvivere un altro round. Poveri sauditi, alleandosi ad israele si sono scavati la fossa.
RispondiEliminal'Arabia Saudita vuole uscire dall'abbraccio USA ed è andata a chiedere armi a Mosca!Il medio oriente è tutto un guazzabuglio di trattative più o meno nascoste!Mica semplice capirci qualche cosa!
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