L'Irak liberato dall'ISIS vuole avere la completa certezza di controllare accuratamente ogni Km quadrato del proprio territorio; a questo scopo una flotta di moderni droni, capaci all'occorrenza di trasformarsi in veicoli d'attacco, é praticamente una necessità.
Necessità a cui ha provveduto l'Accademia Cinese dell'Aerodinamica Aerospaziale (o Undicesima Accademia) di Beijing, che ha fornito le forze di Bagdad di almeno quattro esemplari di CH-4 Cai Hong (Arcobaleno), UCAV a elica considerati almeno pari in prestazioni all'MQ-1 Predator americano.
I CH-4 hanno un'apertura alare di 18 metri e un peso al decollo di una tonnellata e 300 Kg.
Volando in modalità ricognitiva i droni possono stare in aria fino a 30 ore, mentre, se gravati di carico bellico la loro autonomia viene poco più che dimezzata (14 ore).
Ai quattro piloni subalari possono venire montati 350 Kg di armamento, tra missili a guida laser AR-1 (45 Kg di peso) e bombe di piccolo calibro FT-5, da un quintale ciascuna, a guida satellitare.
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