lunedì 12 settembre 2011

Continua in Iran la grande esercitazione aerea a Tabriz: dopo i caccia é il momento di bombardieri e interdittori!


L'Aviazione della Repubblica islamica sta entrando nella fase più intensa della vasta esercitazione aerea "Fadaeeyan Harim Velayay 3" (Difesa dei Santuari del Velayat), che prevede missioni di appoggio tattico con attacchi reali e simulati a diversi tipi di obiettivo. Se nei primi giorni della manovra sono stati i Top Gun a bordo di F-14 e Mig-29 a fare la parte del leone, adesso toccherà ai loro colleghi delle squadriglie di Phantom II, Tiger II, Sukhoi 24 e -25 essere al centro dell'attenzione, prima che questa venga spostata su radaristi e artiglieri delle batterie missilistiche antiaeree.

Proprio riguardo la difesa aerea il Vicedirettore della base aerea di Khatam al-Anbiya, Mohammad Korbani, ha dichiarato che nuovi pacchetti di software simulativo recentemente messi a punto dagli informatici iraniani consentiranno una sensibile intensificazione della routine di addestramento del personale antiaereo senza far aumentare proporzionalmente i costi.

L'informatica come mezzo di miglioramento delle prestazioni umane, tecniche e tattiche é uno dei cardini della "Jihad per l'Autosufficienza militare", con cui Teheran vuole, se non proprio azzerare, limitare al minimo necessario la presenza di sistemi e tecnologie per la difesa non-indigene nel proprio arsenale. L'esperienza iraniana della guerra con l'Irak e i recenti avvenimenti di politica estera regionale e mondiale hanno mostrato con sufficiente eloquenza che quanti si affidano all'estero per i propri bisogni del settore Difesa restano permanentemente deboli e ricattabili, cosa che il Governo rivoluzionario dell'Iran vuole a tutti i costi evitare.
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