martedì 13 settembre 2011

Najib Mikati sostiene Hezbollah contro gli spuri addebiti del "Tribunale speciale": un castello accusatorio che non si regge nemmeno in piedi!


Il Primo Ministro libanese Najib Mikati ha nettamente respinto ogni ipotesi di coinvolgimento del Movimento sciita di Resistenza Hezbollah nel caso dell'assassinio dell'ex Premier Rafik Hariri, invitando l'organizzazione a designare un team di difensori che demolisca una volta per tutte lo spurio e traballante impianto accusatorio messo in piedi da Cassese e Bellemare, talmente debole da non poter resistere a nemmeno cinque minuti di disamina.

Mikati ha rilasciato questo invito durante una recente intervista con la televisione libanese Al-Jadeed, aggiungendo anche che i membri del cosiddetto "Tribunale Speciale per il Libano" dovrebbero essere a loro volta messi sotto accusa per l'affaire delle false testimonianze utilizzate per tentare di accusare prima la Siria e ora Hezbollah di coinvolgimento nell'attentato del 2005.

Il Segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha definito il Tribunale speciale come un "Nido di corruzione politica, morale e finanziaria", parte di un disegno israeliano e americano per tentare di infangare la Resistenza e di seminare tensione e divisione tra le varie componenti politiche ed etnico-religiose della società libanese. "Leggendo i testi rilasciati dal tribunale salta agli occhi l'assenza di qualunque prova sostanziale a supporto delle sue accuse: tutto ciò che hanno é una prova indiziaria costituita dalle registrazioni di alcuni telefoni mobili, di cui non si sa con certezza nemmeno che siano mai stati in mano dei sospettati, figuriamoci di loro proprietà".
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