sabato 17 settembre 2011

Anche il Premier Najib Mikati apprezza le coraggiose parole del Patriarca maronita Al-Rahi!


Dopo il Presidente libanese Michel Suleiman anche il Premier Najib Mikati, capo del Governo sostenuto dalla coalizione progressista "Alleanza 8 Marzo" (che vede la collaborazione degli sciiti di Hezbollah e Amal, dei maroniti del LMP di Aoun e del Marada di Frangieh, del Partito Socialista della Nazione siriana, della Federazione armena e di altre forze minori) ha espresso il suo apprezzamento per le coraggiose parole del Patriarca maronita di Antiochia, Beshara Al-Rahi.

Mikati si é recato a Diman per confrontarsi col Patriarca, riportandone "una completa e profonda soddisfazione: sua Eminenza ha espresso le posizioni che derivano dalle sue personali convinzioni e anche dalla sua missione storica e pastorale di difensore dei migliori interessi della comunità cristiana libanese"; tali parole suonano come una precisa e sferzante frecciata rivolta al falangista fascista Nadem Gemayel, che, attaccando nei giorni scorsi le dichiarazioni di Al-Rahi ha posto i propri interessi personali e di famiglia di fronte a quelli generali della sua comunità confessionale ed etnica che, come testimonia l'entusiasta adesione dell'LMP e del Marada alla coalizione 8 marzo preferiscono un Libano autonomo e indipendente amministrato insieme a sciiti, drusi, armeni e cristiani ortodossi, piuttosto che un Libano prostituito a Israele e Usa sotto la ferula mafiosa della falange fascista targata 'Gemayel'.

Il Premier Mikati ha dichiarato ai rappresentanti dei media che il suo dialogo col Patriarca Al-Rahi ha spaziato "in lungo e in largo" su tutti gli argomenti di recente attualità, senza però specificare quali siano stati. Al-Rahi, come da tradizione, é in procinto di lasciare la residenza estiva di Diman per tornare alla sua usuale sede pastorale, a Bkirki.
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