domenica 15 luglio 2012

Comandante marina Usa dichiara: "Impossibile tracciare i mini-sommergibili iraniani nelle acque del Golfo!"

Un ex-comandante della Marina statunitense, che in carriera é stato anche dislocato presso la Quinta Flotta di base nel Golfo Persico ha dichiarato, nel corso di una intervista rilasciata recentemente, che il crescente numero di micro-sommergibili a disposizione dell'IRIN costituisce un 'grave problema' per le forze navali americane i cui strumenti di rilevamento antisom "non sono calibrati" per individuare e tracciare quel genere di vascello, specialmente in acque basse.
Ha dichiarato Christopher Harmer: "Tutti gli apparati antisom della Marina Americana sono stati sviluppati al tempo della corsa agli armamenti tra USA e URSS e sono, in un certo senso, figli del loro tempo: sonar, boe acustiche, sensori infrarossi FLIR, detettori di anomalie magnetiche MAD, sono studiati per rilevare le tracce lasciate da massicci vascelli sottomarini come potevano essere i 'Delta', i 'Tifone' e gli 'Akula' russi; piccoli sommergibili come i 'Ghadir' iraniani semplicemente lasciano tracce troppo flebili e confondibili con quelle di banchi di pesci, cetacei e fenomeni naturali".
"Inoltre, se in acque ben profonde come ad esempio quelle che circondano la Korea é marginalmente più facile identificare anche un piccolo sommergibile 'midget' (come ad esempio quelli impiegati dalla Marina di Pyongyang) in acque basse e bassissime come quelle del Golfo Persico i segnali rimbalzano di continuo, confondendosi gli uni con gli altri e creando un cacofonico 'rumore di fondo' che complica ulteriormente la questione". Sono almeno 19 i 'Ghadir' attualmente in servizio nell'IRIN, la prima unità é stata varata a novembre 2007 e l'ultima, apparentemente, a febbraio 2012.
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