lunedì 13 agosto 2012

Gli Americani, Pirati del Golfo Persico, speronano petroliera giapponese carica di greggio iraniano per intimidire il Governo di Tokyo!

La petroliera giapponese con immatricolazione panamense M/V Otowasan é stata speronata all'uscita dello Stretto di Hormuz da un incrociatore lanciamissili americano, appartenente alla Quinta Flotta attraccata nei porti del tiranno del Bahrein.

A meno che i capitani della U.S. Navy non vengano reclutati tra il cast di "Giù le mani dal mio Periscopio" é ovviamente impossibile che una nave dal costo di diversi miliardi di dollari e progettata per tracciare e abbattere dozzine di bersagli mobili (così ci presentano gli incrociatori 'Aegis' i propagandisti del Pentagono) "non abbia notato" che stava finendo contro a un vascello da 300mila tonnellate é chiaro che lo scontro é stato voluto e deliberato.
Quale interesse potevano avere gli Usa a "giocare agli autoscontri" nel Golfo Persico, prendendo di mira una nave giapponese? La risposta viene da sé qualora si consideri che il Giappone é uno dei paesi 'filo-occidentali' che continua a rifiutarsi di applicare le 'sanzioni' volute dall'AIPAC e imposte a Obama contro l'Iran: insieme a Tokyo anche altri paesi come la SudKorea, l'India, la Turchia e il Pachistan se ne impipano degli ultimatum di Washington e continuano a comprare greggio, prodotti petroliferi ed elettricità da Teheran.
Siamo quindi alle intimidazioni di stile mafioso in acque internazionali; per adesso limitate a 'strani incidenti' (nella foto: i risultati sullo scafo americano) ma domani, chi sa, potremmo arrivare al lancio -ovviamente 'per errore'- di un missile contro un'altra petroliera di una nazione 'riottosa' ad allinearsi ai Diktat di Washington.
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