martedì 14 agosto 2012

Mentre Frau Merkel fa affari col corrotto Re Saoud la Svezia prende le distanze da Riyadh definendola: "Una dittatura!"

Delle tresche e delle vendite di armi tra la grassa salsicciaia Frau Merkel e i più brutali e impresentabili regimi sunniti del Golfo Persico abbiamo già parlato in passato, peccato che nella 'democratica' Europa lo sdegno delle popolazioni e la tormentosa memoria delle guerre e delle persecuzioni del passato non siano sufficienti a impedire questo genere di turpi commerci, che la volontà delle genti non sia in grado di prevalere sui desideri cupidi e immorali di poche dozzine di politicanti e affaristi corrotti.
Un esempio incoraggiante di rettitudine e civiltà viene però dalla Svezia, oltre il braccio di mare dell' Ostsee (come lo chiamano i Tedeschi) dalle labbra di Karin Enstrom, locale responsabile del Dicastero della Difesa. In una intervista all'agenzia stampa ufficiale di Stoccolma, la TT, la Enstrom ha dichiarato che: "Sebbene il Governo svedese non sia solito distribuire patenti di 'accettabilità politica' agli Stati esteri, nel caso dell'Arabia Saudita, di fronte all'alternativa di considerarla una Democrazia o una Dittatura, non ci é possibile ritenerla altro che appartenente alla seconda categoria".

Il giudizio della Enstrom, che ha definito il Regno dei Saoud come: "Una monarchia assoluta dove quotidianamente si commettono serie e offensive violazioni dei Diritti Umani" é ancor più significativo quando si consideri che ella milita nel Partito Moderato, formazione conservatrice che 'a intuito' si riterrebbe terreno meno fertile per tali obiezioni di carattere umanitario normalmente considerate patrimonio ideale di esponenti progressisti.
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2 commenti:

  1. Gli svedesi, almeno i conservatori, sono degli schifosi provocatori vedi il lancio di orsacchiotti sulla bielorussia e le ingerenze (tentavi mandati regolarmente a vuoto dal KGB)nella sua politica interna.
    All'arrogante ambasciatore svedese a Minsk non è stato rinnovato l'accreditamento e subito si sono levati alti gli starnazzamenti del pollaio europeo.
    Non si tratta di rettitudine e civiltà ma solo di disgustoso ed ipocrita opportunismo moralistico e di tipica arroganza imperialistica occidentale.
    Purtroppo i tempi della Svezia progressista sono finiti con l'omicidio di Olof Palme che ha ricondotto all'ovile del pecorame occidentale un paese che prima ospitava i renitenti alla leva americani ed ora perseguita conto terzi l'autore di Wikileaks con accuse fasulle di vere troie che prima la danno liberamente e poi dicono che no, non volevano!
    Disgustose femmine senza moralità e senza Dio.
    Vadano al diavolo tutte e due, la Merkerl e la Enstrom!
    Ivan

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  2. Magari una (una) persona civile si può trovare anche tra i conservatori, chi lo sa

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