domenica 2 dicembre 2012

Il Presidente egiziano Mursi sottoporrà la nuova Costituzione a un referendum tra 13 giorni!

Sarà un Referendum popolare a dire l'ultima parola sullo scontro costituzionale tra il Presidente egiziano Mohamed Mursi e gli oppositori (cascami dell'ex-regime, intellettuali laicisti, liberali e scontenti vari) che ultimamente hanno contestato anche con la violenza i provvedimenti presi dal primo capo di Stato democraticamente eletto dopo la cacciata di Mubarak.

Saranno i risultati delle urne, dove i cittadini egiziani verranno chiamati a giudicare la nuova Costituzione uscita dai lavori della Commissione appositamente convocata (e prontamente abbandonata da laicisti, liberali e 'progressisti' perché rispecchiava fedelmente gli indirizzi delle elezioni, dove i partiti religiosi avevano la maggioranza), che ha recentemente concluso i suoi lavori.

La nuova Costituzione riconosce nel Corano e nell'Islam la principale fonte di Diritto del Paese, coerentemente con la Storia e la Cultura dell'Egitto, musulmano fin dal tempo del Califfo Omar, ma, al contrario di quanto detto da alcuni outlet mendaci e fonte di propaganda occidentalista e islamofoba non "istituisce la sharia".
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