La foto di tre delle
quattro piccole vittime della famiglia Dhuheir, i giovani Mahmoud, Nabil e Fatah sembra fare da monito: "Permetterete che altri seguano la nostra sorte? Oppure farete finalmente qualcosa per risolvere il problema della mancanza di corrente a Gaza?". La domanda, ovviamente bisognerebbe porla a quei dirigenti di Hamas e dell'Ikhwan egiziana che,
mesi e mesi dopo trionfali proclami in merito ancora non hanno fatto nulla, ma veramente nulla, per
collegare l'enclave palestinese alla rete elettrica egiziana, soluzione che metterebbe una volta per tutte fuori gioco le velleità strangolatorie degli Shylock sionisti.
Come abbiamo più volte denunciato come l'inaffidabilità della rete elettrica della Striscia costringa i Palestinesi ad affidarsi a rumorosi, inquinanti e pericolosi generatori elettrici a combustibile o, nel peggiore dei casi, a cercare di usare candele e lanterne come fonte di illuminazione nelle lunghe ore di oscurità invernale, esponendosi fatalmente al pericolo di incendi.
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