Scrivendo ieri della grande vittoria delle forze armate irakene contro l'offensiva wahabita dell'ISIL verso Samarra e i suoi santuari sciiti ci sembrava strano non vedere menzionate in alcun modo dal comunicato ufficiale le milizie sciite di autodifesa che sapevamo essere presenti e numerose in zona fin dagli attentati del 2006-2007, tuttavia, essendo giornalisticamente dediti a riportare la pura evidenza delle fonti certe, non ci siamo posti domande e abbiamo parlato solo e soltanto del ruolo delle truppe regolari.
Oggi grazie agli articoli del quotidiano "Al-Akhbar" possiamo effetivamente confermare che le milizie sciite di Samarra e dintorni hanno avuto un ruolo fondamentale nel bloccare l'iniziale avanzata delle colonne wahabite in attesa che le forze governative potessero mobilitarsi e richiamare rinforzi; senza la loro tempestiva cooperazione probabilmente uno o più gruppi di terroristi sarebbero riusciti ad arrivare nella zona dei santuari.
Evidentemente l'attacco verso Samarra è un tentativo di distrarre l'attenzione dell'Esercito di Bagdad dalla Provincia di Anbar dove gli estremisti takfiri stanno subendo una sconfitta dietro l'altra nonché un ultimo, disperato tentativo di rinfocolare l'odio settario adesso che le elezioni politiche si sono tenute e risolte in un trionfo per Nouri al-Maliki che si avvia a ricoprire il premierato per un altro mandato.
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