sabato 6 dicembre 2014

Benvenuti nel Secolo Asiatico: tra sei anni la Marina Cinese avrà 62 navi in più dell'U.S. Navy!!

351 a 289; no, non é il punteggio di un'epica sfida a "cirulla" o a scopone, ma il confronto tra le unità maggiori della Marina dell'Armata di Liberazione Popolare cinese e la U.S. Navy come apparirà tra sei anni.

Il dato emerge da uno studio commissionato dal Congresso Usa, che sancisce, a 70 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, la fine del predominio statunitense sui mari del pianeta.

Nel corso della Guerra Fredda l'URSS, impero eurasiatico sostanzialmente "tellurico" non sfidò mai gli Stati Uniti direttamente sul campo della flotta, mantenendo é vero un copioso potenziale marittimo con unità temibilissime come gli incrociatori nucleari Kirov, i sottomarini balistici Tifone e quelli da attacco Oscar, ma preferì sviluppare mezzi antinave aerei o con base a terra più per avere la capacità di interdire strozzature marittime e poter colpire le navi Usa a distanza senza dover per forza mandare in acqua flotte equivalenti come cercarono di fare, fallendo, i Tedeschi nella Prima Guerra Mondiale e i Giapponesi nella Seconda.

La Cina invece ha storicamente interessi navali, rafforzati dal suo enorme ruolo economico sviluppato negli ultimi 20 anni, ovvio che debba dotarsi di una grande flotta e, con le sue capacità di spesa militare decuplicate negli ultimi lustri é riuscita, infine, a surclassare la flotta che fu dei Nimitz, degli Stennis, dei Vinson.

Tra l'altro la Cina ha meno 'impegni globali' degli Usa e quindi può concentrare le sue più numerose navi da guerra in teatri ristretti, mentre le 289 navi di Washington devono coprire tutto il globo per poter sostenere le declinanti fortune politico-militari americane.

Se si aggiunge che Beijing ha un alleato come Mosca, a sua volta dotata di una poderosa flotta di superficie e sottomarina, si capisce bene che il periodo di supremazia della talassocrazia statunitense sia ormai giunto definitivamente al capolinea.

5 commenti:

  1. Signor Kahani ho una domanda che da mesi mi incuriosisce, Lei di dove è originario e quale confessione segue?

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  2. A occhio direi che l'amico Kahani è Iraniano e Scita, analizzate le sue posizioni politiche e vista la sua apertura verso le differenti confessioni religiose, poi sembra anche intelligente ... per cui non può essere turco.
    ah ah ah ah
    Ivan

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  3. il sito si chiama palestina felix quindi a occhio direi che il signor Kahani deve essere palestinese piu' che iraniano

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  4. Dottor kahanan ha origine umano e seguace d Dio ogni. Potente
    Vv la vittoria

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  5. infatti non e' che ci si scopre l'America.

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