lunedì 12 gennaio 2015

Netanyahu il terrorista a Parigi marcia 'contro il terrorismo'; noi ricordiamo il vignettista Al-Ali, ammazzato dal Mossad!

In quel di Parigi sono riusciti a far seguire all'atrocità sanguinosa della strage dei due 'commando' takfiri nella redazione del fogliaccio di vignette trotzkiste la scocezza morale della 'marcia contro il terrore' dove erano presenti alcuni dei peggiori terroristi internazionali del mondo come Poroshenko e Netanyahu.
La presenza di Netanyahu é significativa.

Perché il terrorista internazionale Netanyahu, oltre ad avere le mani grondanti del sangue recentissimamente versato in Gaza dalle sue ultime 2143 vittime (in massima parte donne, vecchi e bambini) é Primo Ministro del regime ebraico dell'Apartheid, che ha sulla coscienza, tra le sue innumerevoli vittime, anche Naji al-Ali, disegnatore palestinese padre di Handala. Handala, per chi non lo sapesse, é il cartoon del bambino palestinese scalzo e stracciato (perché scacciato dalla sua terra dall'invasione giudaica) che volge eternamente le spalle al lettore, aspettando che questi prenda coscienza del dramma suo e del suo popolo.

Totalmente antitetico all'orribile, vomitevole, 'srulik' Handala é una delle più grandi e potenti immagini della tragedia palestinese, per questo gli assassini di Tel Aviv volarono a Londra, si piazzarono fuori dalla redazione locale del quotidiano 'Al-Qabas' e spararono in faccia al suo creatore, perché la sua matita dava troppo fastidio agli 'eletti' invasori.

Naji al-Ali non morì subito, ma dopo cinque settimane di agonia all'Ospedale di Charing Cross.

Per rappresaglia verso quell'atto di terrorismo il Governo della strega Margaret Thatcher (certo non un esecutivo "amico" dei Palestinesi!) espulse tre spie del Mossad che lavoravano all'ambasciata del regime ebraico di occupazione nella capitale inglese e in seguito fece perfino chiudere la sede londinese dell'anonima assassini di Tel Aviv in Palace Green, nell'esclusivo quartiere di Kensington.

Ecco la gente che ha marciato a Parigi 'contro il terrorismo'.

Liberi di bleare 'je suis charlie', a vostro piacere.




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