Nonostante gli annunci dell'abbronzatissimo portavoce Al-Assiri che parlavano di una 'fine' delle operazioni aeree contro lo Yemen siamo spiacenti di verificare ancora una volta come sia più saggio e sensato fidarsi di uno scorpione che non delle dichiarazioni di Casa Saoud: i jet di Riyadh infatti nella giornata di ieri hanno continuato a colpire lo Yemen.
I raid, ovviamente, sono stati condotti con l'usuale criminale negligenza da parte degli inetti piloti saoudiens riuscendo solamente a distruggere edifici civili e aggiungere numeri al bilancio di morti e feriti che sfiora ormai le cinquemila unità.
Tuttavia sul terreno le operazioni militari dei combattenti Houthi, dei Comitati Popolari e delle unità dell'Esercito dichiaratesi per la Rivoluzione non si sono rallentate o interrotte e i terroristi di Al-Qaeda nella Penisola Araba sono stati ulteriormente respinti dalle province di Taizz e Marib.
Proprio a Taizz un serie di imprecisi bombardamenti aerei hanno preso di mira una ex-base dell'Esercito che era stata occupata dai terroristi wahabiti. Evidentemente dopo la loro fuga i Sauditi volevano tentare di impedire che Houthi e forze rivoluzionarie avessero accesso ai suoi arsenali e depositi.
Comunque gli attacchi aerei non hanno impedito che essa venisse in gran parte svuotata del suo contenuto dai militanti di Ansarullah e dai loro alleati.
Ho letto che la marina militare Iran arrivata a stretto d babal mandab, secondo me il caso d ralentamenti d Ryad sia quello.
RispondiEliminaVv la vittoria.
La 34esima flottiglia IRIN é da giorni all'imboccatura tra Golfo di Aden e Mar Rosso
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