martedì 9 giugno 2015

Grandinata di razzi e missili yemeniti su basi e installazioni petrolifere saudite!

Continuano frequenti e massicce le rappresaglie yemenite contro l'Arabia Saudita, che da quasi 75 giorni continua la propria brutale campagna aerea contro la popolazione civile del piccolo e povere stato della Penisola Araba.

Ben cinque missili e razzi pesanti da battaglia sono stati scagliati dalle unità dell'Esercito Yemenita dichiaratesi per la rivoluzione contro strutture della compagnia petrolifera statale Aramco, già attaccata in precedenza in altre sue installazioni; la Aramco provvede al pompaggio di ben un ottavo del petrolio che viene estratto ogni giorno a livello mondiale.

Inoltre 13 razzi pesanti da battaglia sono stati lanciati contro la base militare di Al-Asha a Dhaharan, danneggiandola gravemente. Gli sforzi e la determinazione con cui le forze yemenite (combattenti Houthi, membri dei Comitati Popolari e la grande maggioranza delle unità dell'Esercito) stanno rispondendo all'aggressione saudita (trascurata e ignorata a livello internazionale) non possono che suscitare ammirazione nel cuore e nell'animo di tutti gli Uomini Liberi.

13 commenti:

  1. Se la minoranza sciita dell'Arabia insorgesse, sarebbe la fine dei Saud.
    Federico

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Potrebbe essere che molti sciti residenti in arabia saudita ,siano im qualche modo cooptati ,blanditi ,comperati ,cosi come roma ha fatto nei confronti di tanti ,troppi padani

      Elimina
    2. Se cerchi le parole 'qatif' e 'awamiyah' sul nostro search engine (oppure metti solo Qatif Palaestina Felix su Google) vedrai che purtroppo non sono 'comperati', ma repressi, incarcerati, torturati, uccisi...

      Elimina
    3. Caro anonimo,ti appoggio nella tua dichiarazione,mà vorrei aggiungere che purtroppo esistono molti padani che con il potere di Roma ci costruiscono là carriera,tralasciano molti principi,anzi lì ignorano,e sono all'interno dello stesso movimento cui milito,(e penso militi pure tù)mà io e un nutrito gruppo di militanti dà tempo cì siamo apertamente schierati con lè forze dell'asse,con là lotta della federazione contro l'aggressione nazi-atlantista ai suoi confini ecc.,durante i gazebo nella nostra piazza,vengono puntualmente esposte bandiere di Siria e Federazione o della Novorossia,figurati,un mese fa circa,abbiamo esposto anche quella dell'Hezbullah.
      W L'ASSE W L'INTESA

      Elimina
    4. Hai ragione ! Condivido le tue considerazioni , sono dalla parte dell'orso russo , vicino a chi lotta contro la prepotenza , di tanti paesi cosidetti civili ,donato dalla Padamia occupata! Saluti!

      Elimina
    5. STILICONE 9 giugno 2015 12:38

      Ammirevole da parte tua, però, l'accento su : "ma, la, tu, li", non si mette.

      Elimina
  2. Visto che si parla di padani e mafia capitale! anche noi della vecchia Megale-Hellas: ci stiamo organizzando pian piano per autodeterminarci ed allontanare le bande mercenarie della nato (ndrine) Viva l'asse della resistenza.

    RispondiElimina
  3. occhio che "l'orso russo", zitto zitto ha i suoi grossi piedi sulla testa di molti paesi musulmani, una volta liberi. L'orso russo è furbo, è il paese più ricco di materie prime di tutto il mondo. Dopo la sconfitta in Afganistan contro i talebani, ha capito come comportarsi, ma non è un paese musulmano e non crede in Allah! Oggi sembra amico, ci vende un mucchio di armi, ma intanto combatte i ceceni, i georgiani, gli armeni, per sottometterli!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Anonimo, guarda che la Georgia ha almeno l'80% della popolazione cristiana (basta già vedere la bandiera) e L'Armenia è stato il primo paese a fare del cristianesimo religione di stato. Perciò togliendo la Cecenia che cmq ha una storia a se ed è sede di vari giacimenti petroliferi e di gas, e l'Afghanistan che in quei anni era sotto un governo socialista e quindi filo-sovietico (per questo è intervenuta L'URSS non per motivi religiosi ma politici e pragmatici), la Russia non ha mai avuto nessuna particolare antipatia conclamata verso L'Islam in particolare. Semmai si può dire che essendo in passato un regime comunista, si è opposto sempre ad ogni potere religioso e/o ecclesiale e alla capacità della fede di distorcere e guidare le scelte e i punti di vista delle persone. Io non credo come ovvio che la Russia sia santa, chiaramente ha anch'essa molti scheletri nell'armadio e ha commesso molte aberrazioni(soprattutto nell'URSS), ma un grande paese deve essere obbligatoriamente "furbo" e ogni mossa deve essere ben ponderata e circostanziale, altrimenti viene divorato dalla spietata concorrenza(vedi USA, Israele, Cina e vari paesi del golfo e paesi occidentali ).
      Saluti
      Max, Gloria alla Siria!!!

      Elimina
  4. quante cazzate sulla Russia, sta salvando il culo a tutti i paesi arabi amici. Di che vi lamentate? Su quanti fronti è occupata la Russia? Non mi pare oltretutto un periodo molto fortunato per le tensioni con il fronte imperialista e come ha cercato di gambizzarla. Sognatevi una bella figa ogni tanti, invece di fare "incubi" comunisti. Vi manca Stalin, lo so... anzi...a voi manca proprio l'anti Stalin: Krusciov.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao, quoto in pieno il tuo intervento, difatti fin ora la Russia ha tenuto un comportamento più che degno mi sembra.....

      Saluti Max

      Elimina
  5. I combattenti Houti e le fazioni dell'esercito yemenita, hanno capito che colpire qualche installazione saudita di frontiera, ha si un effetto psicoligico sul nemico, ma strategicamente non infligge nessun serio danno considerevole. Attaccare e cercare di distruggere, invece, ogni struttura petroifera che sia alla portata dei loro missili (con i grad una ventina di km, con uno Scud circa 300, aanche se a quella distanza uno Scud è assai impreciso). Se lo Yemen dovesse riuscire a colpire anche solo una parte degli impianti comlpessivi di Aramco, paralizzando anche solo una piccola parte della produzione totale, i beduini poterebbero non essere più in grado ad un certo punto di mantenere gli attuali prezzi bassi del greggio. I mercati petroliferi, i mercati di capitali privati, e gli opertatori delle principali piazze borsistiche mondiali, comincierebbero ad agitarsi, come successe ogni volta che gli americani e la Nato si mossero contro l'Iraq nel 91 e nel 2003, o nel 2011 contro Libia. Se alla lunga le unità Yemenite dell'esercito nazionale o quelle dei combattenti Houti, riuscissero ad infliggere seri danni a tutte le infrastrutture di Aramco in un certo raggo dal confine, compromettendone in parte capacità di estrazione, trasporto o raffinazione, e metterebbero in forte agitazione la società e il regime. sarebbe un gran colpo. Raffinerie, pozzi, oleodotti, ecc, sono tutte infrastrutture che non potrebbero essere eventualmente trasferite più a nord, lontano dal confine con lo Yemen. Un pozzo lo puoi ricostruire ma non lo puoi spostare a piacimento, come se fosse un industria, di cui si possono eventualmente trasportarne i macchinari in altri stabilimenti, come fecce l'Urss durante l'avanzata della Wermatch, per proteggere la propria industria militare. Non ci vuole in genio a capire che, in un paese che vive esclusivamente dei proventi del petrolio come la famiglia di beduini saud, se gli prendi di mira le strutture petrolifere, si tratta di danno enorme. Se i danni raggiungono un certo livello, non sarebbe più possibile mantenere ancora a lungo gli attuali bassi prezzi del greggio sui livelli odierni, e l'attuale condizione di "leader" del mercato petrolifero potrebbe vacillare, e prezzi più alti del petrolio, sarebbe una manna dal cielo per la Russia e il Venezuela, e in misura minore anche per l'Iran, ma anche per l'Iraq che avrebbe a disposizione più fondi per combattere l'Isis.

    RispondiElimina