giovedì 21 luglio 2016

Le purghe di Erdogan e il “Modello Pakistan” in Anatolia!

Questo articolo é stato originariamente scritto dal vostro amabile caporedattore per gli amici del quotidiano online L'Opinione Pubblica, che ha la pazienza di sopportare i miei scritti, che trovate indicizzati a questa pagina.
A meno di una settimana dal tentativo di golpe messo in atto da settori delle Forze Armate la situazione in Turchia è in piena evoluzione con un bilancio finora di 232 morti, 1541 feriti e, soprattutto, 100 ufficiali dei servizi segreti, 257 ufficiali ministeriali, 393 impiegati del Ministero della Famiglia e degli Affari Sociali, 492 addetti agli Affari Religiosi, 3.000 giudici e 15.000 dipendenti del Ministero dell’Istruzione rimossi dai loro incarichi.

Oltre a costoro migliaia di giornalisti, sindacalisti e altri esponenti della società civile sono stati fermati o arrestati.

Erdogan e i suoi fedelissimi dell’AKP non si stanno facendo sfuggire l’occasione per regolare moltissimi conti interni con la scusa dell’ “emergenza” post-putsch, dichiarata per i prossimi tre mesi, procedendo con spietata rapidità, a costo di pretendere che i numerosi seguaci dell’esule Fetullah Gulen siano stati complici e collaboratori dei golpisti, anche se molti indizi fanno dubitare della veridicità di questa ricostruzione, indubitabilmente però utile per gli scopi interni del Presidente-Sultano.

Rientrata l’emergenza del quasi-assedio alla base aerea Usa di Incirlik, i rapporti tra Washington e Ankara si stanno lentamente intiepidendo, con un minuetto tra le richieste di estradizione di Gulen e gli inviti americani alla “moderazione” nella persecuzione degli oppositori interni. Difficile, tuttavia, ipotizzare un passaggio sulla sponda opposta da parte di Erdogan, ovvero di una svolta a favore di Putin e della Russia: parliamo di uno statista che è passato con nonchalance dall’amicizia con  Assad al sostegno all’ISIS, dal patrocinio della “Mavi Marmara” per sfidare il blocco di Gaza al ristabilimento di amichevoli rapporti con Tel Aviv…

Ma basta avere un po’ di dimestichezza con la Storia per sapere che le purghe interne, specie quelle violente e sommarie, se rafforzano il potere cesaristico di chi le mette in atto, hanno anche il potere di erodere reattività ed efficienza degli apparati da esse attraversati; in parte perché si rimuovono funzionari con anni se non decenni di esperienza, in parte perché finiscono per coinvolgere persone magari estranee ai fatti in questione ma vittime di denunce per motivi di gelosia, invidia, concorrenza professionale.

In questo scenario Erdogan vede certamente rafforzata la propria posizione, ma ridimensionata la capacità della Turchia di proiettare il proprio potere nell’immediata arena regionale, compiendo un ulteriore passo verso quel processo di “pachistanizzazione” che avevamo intravisto in corso di sviluppo solo poche settimane prima del fallito Colpo di Stato.

21 commenti:

  1. Si sta mettendo contro Europa, stati uniti, e Russia ,e a cascata i cinesi non penso che i russi dopo la Siria appoggeranno la Turchia ,erdogan si sta avviando verso un autarchia che è un suicidio per un paese come la Turchia povero di materie prime e petrolio nonché senza grandi tecnologie,adesso gli utili idioti sbandierano nelle piazze ma fra qualche anno avranno lacrime amare,quando multinazionali e aziende avranno lasciato il paese,perche dittatura spesso non va d'accordo con economia di consumo.....

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  2. http://parstoday.com/it/news/world-i29680-libano_quotidiano_rivela_iran_aiut%C3%B2_erdogan_a_vincere_il_golpe

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  3. Da sito di Blondet: Secondo l’agenzia iraniana Fars, sono stati i russi ad avvertire Erdogan del golpe imminente. Dalla loro base di Khmeimim in Siria (Latakia), dove hanno installato la loro centrale di ascolto elettronico, avrebbero intercettato messaggi dei golpisti – e avvisato Erdogan in tempo, consentendogli di scappare dal resort poco prima che i commandos mandati per eliminarlo si calassero dagli elicotteri.

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  4. se e' vero putin comincia a deludermi, gia' nel donbass sta lasciando la popolazione alla merce' dei bombardamenti ucraini senza praticamente aprire bocca al riguardo (e credo che inizialmente abbia appoggiato i ribelli filorussi), ora vuole anche parlare con erdogan che vuole o voleva far fuori assad e gli ha abbattuto un aereo da guerra!d'altra parte e' amico del signor kadirov in cecenia dove di fatto vige la legge islamica, mi sa che la real politik non guarda in faccia nessuno!

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    1. Trump E' decisamente il male minore, anche se per me lo fanno fuori in un modo o nell'altro.
      W

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  5. Leggete, qua c'è del materiale. Il caporedattore cosa ne pensa, è valido:

    http://www.rischiocalcolato.it/2016/07/erdogan-sgretolera-la-nato-meglio-sperare-in-trump.html

    Max
    Vittoria alla Siria

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    1. Io spero in Trump fin dal principio

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    2. concordo con il Dr. Kahani, basti dire che ha intenzione di ristabilire il Glass-Steagall Act che Roosevelt promosse per separare le banke dagli speculatori e che bill clinton con il Gramm-Leach-Bliley Act di fatto abolì, ed è proprio a causa di quest'ultimo che il mondo intero è finito nella merda negli ultimi anni, trascinato dal latifondo finanziario in una crisi di cui non si vede la fine.

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  6. in questo sito si esalta l'iran, e giustamente si critica la turchia, ma mi sembra che la turchia si avvia a diventare come l'iran ma anziche' sciita, sunnita, con potere assoluto di un despota e religione mussulmana come modello di vita assoluto! un vero schifo o meglio incubo! quindi quando ci vuole criticate anche l'iran|

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    1. L'unico paese nel Medioriente dove non esistono elezioni non e' nessuno dei due che hai nominato.

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    2. Eh Gia e quello è il peggio di tutti ( parlando di despoti e religione al 1° posto della vita di un paese)

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    3. Su despota e religione al 1° posto della vita di un paese stai ancora sbagliando mira. Controlla meglio nella zona che troverai chi soddisfa pienamente la tua ipocrita indignazione e paura.

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  7. per chi ama la Syria ed i suoi alleati contro il malvagio e sanguinario impero del male a stelle e strisce: http://sakeritalia.it/medio-oriente/siria/lintervista-del-presidente-assad-alla-nbc-news/

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    1. Grazie. E qui l'intervista del Presidente Assad a Prensa Latina:

      http://parstoday.com/it/news/world-i29770-assad_5_mila_terroristi_sono_giunti_ad_aleppo_in_due_mesi_attraverso_il_confine_turco

      Tommaso Baldi

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  8. Ma cosa pretendete dai Russi?
    Non sapete che sono una banda di contadini illetterati e rozzi?
    Prima di criticare la politica estera Russa pensateci su tre volte e poi state zitti babbioni, non avete gli strumenti culturali per capire.
    Ivan Demarco Orlov

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  9. la Russia è forse il paese più ricco del mondo,solo che non sfrutta totalmente la sua straordinaria ricchezza in quanto ha una estensione enorme ed i trasporti sono sempre stati il suo punto debole.
    Poi la mafia Russa non è seconda a nessuno,ma è diversa dalla nostra,è un altra gente con altri costumi ed abitudini.

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    1. Attenzione anche al cartello Friulano, tra poco givernerà l'intero universo.

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  10. il fatto che Erdogan abbia "osato" togliere il posto ad un centinaio di imam dice molto della faccenda! E' noto che nella chiesa musulmana gli Imam hanno un potere maggiore degli amministrativi,quindi è chiaro che Erdy vuole comandare anche sulla chiesa musulmana!

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  11. Putin non ne combina una giusta!
    Considerando l'attivita' frenetica di un Renzi, Hollande e della Merkel mi chiedo cosa combina il signor Putin durante le 24 ore?
    Lui che ha solo il problema siriano e lo risolve, a detta dei suoi critici, piu' male che bene! Fa il broncio a Sadat, ritira parte della sua flotta, bombarda chi gli e' piu' antipatico, gozzoviglia con
    Erdogan, non vuol andare a Raqqa ma perde il tempo a deir ezzor, ecc.
    Forse sono la giovane moglie e la figlioletta a distrarlo!
    A confronto dell'Italia, governare la Russia non sara' mica un problema? E' solo 60 volte piu' estesa dell'Italia, su 10 fusi orari. E i 145 millioni di abitanti sono solamente spartiti in ca 160 gruppi etnici che si identificano con altrettante familie linguistiche. Bazzeccole, se si pensa ai meridionali, al grillotalpa e alla lega!!!
    In piu' il signor Putin ha ereditato nel 2000 uno stato in forma smagliante, sia economicamente che militarmente.
    E i suoi colleghi occidentali l'hanno aiutato disinteressatamente, senza mai mettergli il bastone fra le ruote.
    E malgrado tutti questi vantaggi fa fatica a liquidare l'affare siriano!!
    Devo dar credito ai suoi critici di dozzina, che lo incolpano di tutti i mali terrestri e celesti?
    Giammai: Vladimir Vladimirovic Putin e' il piu' grande statista e stratega politico vivente. E il piu' importante: ama la sua RUSSIA!

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