martedì 29 maggio 2018

Il 'toyboy' Macron, contestato sul fronte interno, reclama il 'merito' di aver fatto liberare Hariri da Riyadh; un episodio di 'solidarietà tra bambocci'?

Da un politicante in crisi di consenso c'é da aspettarsi di tutto, anche le dichiarazioni più strampalate o le iniziative più enigmatiche.


Dopo la figura "micro" rimediata dai suoi missili SCALP nell'aggressione tentata contro la Repubblica Araba Siriana lo scorso 17 aprile, sarebbe logico immaginare che l'inquilino dell'Eliseo Emmanuel Macron voglia tenersi lontano dai riflettori internazionali, ma, con l'opinione pubblica francese in rivolta contro i suoi progetti di macelleria sociale liberista il 'toyboy' più famoso d'Europa ha cercato 'solace' proprio con una dichiarazione di politica estera.

Ha infatti affermato che la liberazione di Saad Hariri dal suo sequestro saudita sarebbe esclusivamente merito suo.

Se pure é vero che la Francia si era mossa per ottenere il suo rilascio da Riyadh, bisogna riconoscere che non si era mossa da sola; anche l'Egitto si era mobilitato e certo non si può ascrivere la liberazione del 'Renzo Bossi libanese' unicamente a questa o a quella figura.

Ma Macron, in anossia da consenso, non aveva altre carte da giocare.

Ha inoltre aggiunto ridicolo con la seguente uscita: "Se non fosse stato per noi ora in Libano ci sarebbe la guerra".

Mah, convinto lui...

1 commento:

  1. OT: hai visto che la Siria ha riconosciuto l'Ossezia e l'Abkazia ed ora la Georgia vuole espellere l'ambasciatore siriano?

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