mercoledì 10 novembre 2010

Imbarazzo per Netanyahu: ebrei antisionisti lo contestano in Louisiana


Violente proteste e contestazioni si sono avute a New Orleans durante la lettura di un discorso propagandistico di Benyamin Netanyahu, capo dell'esecutivo dominato dall'agenda e dai voti dell'ultradestra religiosa e razzista attualmente al potere in Israele (sostenuto dalla complicità dei deputati laburisti che non hanno esitato a schierarsi coi conservatori del Likud e i fascisti dell'estrema Destra).

Il primo ministro sionista aveva appena iniziato la sua concione, che andava cantilenando con la consueta voce fessa e priva di carisma, quando una giovane, ebrea ma di sentimenti antisionisti e solidale con gli arabi israeliani, ha iniziato vocalmente a contestare la legge sul "giuramento di fedeltà", provvedimento antidemocratico e discriminatorio imposto all'esecutivo dal fascista Avigdor Lieberman e dal suo partito ultranazionalista.

La diciassettenne, malmenata e strattonata fuori dall'aula dalla security e da qualche sionista esaltato e violento, ha poi dichiarato ai microfoni dell'emittente iraniana PRESSTV: "Sono ebrea osservante e felice e orgogliosa di esserlo, ma le politiche attuali di Israele vanno contro tutti i valori che mi sono stati insegnati in sinagoga, come potrei non dimostrare contro un Governo che offende e spregia ciò in cui credo?".

Poco dopo altri cinque manifestanti ebrei si sono alzati tirando fuori placard e insegne che denunciavano la politica degli insediamenti e il furto di terra e risorse palestinesi che sta alla sua base. Di nuovo gli uomini della sicurezza, aiutati dai violenti "fan" di un Netanyahu visibilmente indispettito, li hanno allontanati, dimostrando come la mentalità sionista sia del tutto allergica e intollerante alle proteste democratiche e pacifiche.

I dimostranti, membri dello "Young Leadership Institute" collegato con l'organizzazione "Jewish Voice for Peace", non stavano facendo altro che rendere noto al likudnik Netanyahu che non tutti gli ebrei sono d'accordo con lui e che non si può accusare chiunque sia in disaccordo con il razzismo e l'apartheid israeliano di "antisemitismo" (visto che loro erano semiti quanto lui), ma sono stati trattati con violenza e sopraffazione; una dimostrante, la ventottenne Rae Abileah di San Francisco ha riportato che uno dei sionisti più esagitati che le si é scagliato contro avrebbe cercato di soffocarla tentando di infilarle in bocca un coprisedile di tessuto.

Il discorso di Netanyahu è poi ripreso fino alla fine, con la voce monotona del primo ministro sionista che rimbombava in un uditorio ormai ricco di sedie vuote.

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