mercoledì 10 novembre 2010
Coloni ebrei fondamentalisti massacrano turista Cileno: "Sembrava arabo"
Riprendiamo e traduciamo dal quotidiano dello stato ebraico Yediot Ahronoth: nella giornata di avantieri una "gang" di fondamentalisti ebrei appartenenti all'area dei coloni di ultradestra avrebbe letteralmente massacrato a calci e pugni un turista sudamericano a Gerusalemme.
Jose Dominus Nolido, quarantatreenne cittadino cileno, stava soggiornando in Israele per assistere alle nozze del figlio di un amico e aveva deciso di prolungare la sua permanenza per concedersi una visita dei luoghi santi cristiani; di ritorno da un tour di questi ultimi sarebbe stato avvicinato e fermato da un folto gruppo di giovinastri poco fuori dal proprio albergo.
"Stavo giusto uscendo dal Parco dell'Indipendenza", racconta Nolido, steso nel suo letto d'ospedale, la faccia tumefatta e avvolta in bende ormai totalmente irriconoscibile, "quando all'improvviso un ragazzo mi ha attaccato; la cosa mi sorprese molto, perché indossava pantaloni militari e pensai che fosse un soldato israeliano. Mi rialzai, cercando di allontanarmi, ma invece mi imbattei in altri sette come lui, mi hanno tempestato di colpi, sono caduto di nuovo, poi ho perso conoscenza". Il pestaggio é continuato sul corpo esanime, con gli aggressori che infierivano su di esso con bottiglie rotte e persino con una chitarra.
Nolido, trasportato d'urgenza al più vicino pronto soccorso, sanguinava copiosamente da bocca, naso ed occhi, a causa della grandinata di calci che i giovani ultrà fondamentalisti hanno 'coraggiosamente' scaricato su un uomo prono e svenuto. Il team di sanitari che é intervenuto su di lui non ha potuto ancora sciogliere la prognosi e si teme per l'integrità della sua vista, soprattutto dall'occhio destro, che ha ricevuto i danni peggiori.
La polizia israeliana, interrogata in merito, non ha potuto negare che l'attacco, totalmente gratuito e non provocato, sia stato causato dall'aspetto del cittadino cileno, superficialmente assimilabile a quello di un arabo Palestinese. Gli sforzi per identificare gli aggressori per ora si sono limitati al fermo di otto persone ma, visto il tasso di complicità a copertura che esiste fra le forze dell'ordine sioniste e i loro "protetti" degli insediamenti illegali, é lecito pensare che i massacratori del signor Nolido rimarranno liberi e impuniti.
Le violenze e i vandalismi dei coloni ebrei ultranazionalisti a Gerusalemme sono parte integrante del progetto sionista di "giudeizzazione forzata" della città, che mira a far fuggire o deportare i residenti arabi cristiani e musulmani ed é portato avanti a suon di sgomberi, attacchi incendiari, pestaggi e distruzione di proprietà e risorse economiche dei Palestinesi.
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