martedì 18 gennaio 2011
In arrivo mandati di cattura sudafricani per la criminale di guerra Tzipi Livni?
Tzipi Livni, rappresentante politico sionista che faceva parte del Governo Kadima-Labour che fra il 2006 e il 2009 si macchiò di rivoltanti crimini di guerra scatenando in rapida successione prima la violenta campagna militare contro il Libano, quindi il sanguinoso "pogrom" militare contro la Striscia di Gaza (2008-2009), alla ricerca di un'illusioria popolarità elettorale pagata in libbre di carne e litri di sangue dei civili libanesi e palestinesi massacrati da Tsahal, si recherà in visita in Sudafrica su invito dei rappresentanti sionisti e ultranazionalisti della locale comunità ebraica, per cui l'infatuazione per una criminale di guerra le cui mani grondano di sangue innocente costituisce un'attrattiva evidentemente più forte dell'orgoglio di vivere in una nazione che ha saputo respingere la brutalità e la tirannia dell'Apartheid del razzismo afrikaner.
Ovviamente, tale invito non poteva che essere recepito dai difensori della decenza e del comune senso di solidarietà umana come un'inaccettabile mossa di approvazione e di congratulazione verso una persona che dovrebbe languire in una cella in attesa del verdetto di una Corte internazionale piuttosto che sgambettare libera fra le lusinghe e il plauso delle varie camarille di sionisti internazionali; conseguentemente a ciò il Network di Analisi dei Media sudafricani e l'Alleanza per la Solidarietà con la Palestina hanno depositato formali richieste e denunce presso l'Autorità nazionale per i Tribunali di Prosecuzione chiedendo che un mandato di arresto venga spiccato nei confronti della Livni, in quanto corresponsabile di crimini di guerra e massacri di civili.
La Livni e i suoi complici sono già ufficialmente ricercati in Spagna e in Turchia e, se dovessero presentarsi in quei paesi verrebbero immediatamente arrestati; é sperabile che nel prossimo futuro anche il Sudafrica si unisca a questo "Asse del Bene", in modo da far saltare definitivamente la visita della criminale di guerra nel paese di Mandela, dell'ANC e della lotta anti-Apartheid. Purtroppo in Sudafrica la lobby filosionista é molto potente, essendo erede degli ottimi rapporti fra lo Stato ebraico e la dittatura razzista di Pretoria, cementata nel corso dei decenni attraverso vendite clandestine di armi, sviluppo di tattiche di persecuzione e segregazione comuni e persino proliferazione di armi nucleari, grazie alla quale il Sudafrica dell'Apartheid ottenne un arsenale di cinque bombe atomiche (smantellate in fretta e furia prima delle elezioni democratiche).
Iqbal Jassat, portavoce del Network di Analisi dei Media, tuttavia, non si scoraggia, perché sa che la causa che muove lui e i suoi compagni é giusta: "La nostra richiesta si basa sul fatto che il Sudafrica libero e democratico sia co-firmatario degli Statuti di Roma, che obbligano tutti i contraenti a una condotta responsabile e pro-attiva nella persecuzione dei Criminali di guerra e dei Criminali contro l'Umanità, categorie a cui Tzipi Livni appartiene a pieno titolo".
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