domenica 22 maggio 2011

Mosca conferma: "L'ambasciata israeliana era impegnata in attività di spionaggio sui rapporti militari arabo-russi"


Le autorità russe hanno confermato che l'espulsione dell'attaché militare dell'ambasciata israeliana a Mosca, Vidal Lederman, é stata dovuta ad attività spionistiche: "In particolare" si legge nel comunicato relativo "al suo tentativo di impossessarsi di documentazioni riservate riguardo le relazioni militari arabo-russe".

I Servizi di Sicurezza Federali (FSB) hanno conferimato che Lederman ricevette l'incarico ufficialmente dal Mossad, e che quindi la sua attività era ufficialmente inquadrata in un'operazione di spionaggio riconosciuta e approvata dallo Stato Ebraico, quindi non configurabile come un'iniziativa privata o estemporanea.

I documenti e le prove raccolte dall'FSB provano chiaramente ogni addebito elevato contro Lederman (sopra) in occasione del suo fermo, avvenuto il 12 maggio scorso, al termine del quale gli sarebbero date 48 ore per lasciare il territorio federale russo, cosa che si é affrettato a fare tornando in Israele entro il successivo sabato.
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