Chi ha letto "La Pelle" di Curzio Malaparte, ricorderà, tra i mille episodi che tra il macchiettistico e il tragico che scandiscono la vita frenetica e sonnolenta insieme della metropoli partenopea occupata dalle truppe alleate, quello esemplare del carro armato 'Sherman' trainato fino a un cortile e quindi aggredito meticolosamente da meccanici e mercanti di rottami fino a quando della sua presenza un tempo imponente non rimane che una chiazza d'olio sul lastricato; ebbene, pare che qualcosa di molto simile si avvenuto in Israele dove l'aviazione dello Stato ebraico ha lanciato un'inchiesta per chiarire la scomparsa non di uno, ma di ben otto motori turbojet provenienti da caccia F-15 ed F-16.
Secondo quanto riportato dalla France Press il furto sarebbe avvenuto alla base aeronautica di Tel Nof, presso Rehovot, a 20 chilometri a sud di Tel Aviv e sembrerebbe essere opera di un gruppo di "soliti ignoti" che sarebbero riusciti a penetrare il perimetro non esattamente sguarnito di una delle installazioni militari-chiave del sistema militare israeliano. Altro mistero, poi, sarebbe il come i furtivi visitatori abbiano fatto a portare via dall'ex base della RAF otto oggetti lunghi dai cinque a sei metri e pesanti tra i 1700 e i 2000 chili (i propulsori del bimotore F-15 sono leggermente più corti e leggeri di quelli del monomotore F-16).
Gli imbarazzatissimi ufficiali del 'Zroa Havir' sostengono che i turbojet erano alla fine della loro vita operativa, ma pensiamo che sia superfluo ricordare ai nostri lettori come anche da un motore non più funzionante si possono estrarre interessanti informazioni. Siamo certi che alla Lockheed Martin, la multinazionale dell'aeronautica militare che fornisce al Regime dell'Apartheid gli apparecchi con cui sono stati effettuati attacchi e bombardamenti contro obiettivi civili a Gaza e in Libano qualcuno abbia inarcato parecchio le sopracciglia a questa dimostrazione di faciloneria e permeabilità delle strutture militari israeliane, soprattutto ora che dovrebbero venire consegnati a Israele i primi F-35.
All'ombra del Campidoglio, invece, siamo certi che l'AIPAC e gli altri tentacoli della "Lobby a Sei Punte" stanno entrando in fibrillazione perché l'inquilino nero della Casa Bianca conceda a Tel Aviv nuovi aiuti militari...
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E gira gira l'elica, e romba il motor, questa é la bella vita, la vita dell'aviator!
RispondiEliminaCoi motori sionisti che "volano" via!!!!
ma dove sono finiti? io ho provato a caricarli sul mio APE ma si e' ribaltato ha ha !!
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