martedì 14 giugno 2011

Il dittatore Ben Ali sarà processato in contumacia, nelle sue ville trovati milioni di dollari e chili di droga!


L'ex "uomo forte" di Tunisi, il filo-imperialista e filo-sionista Zine el Abidine Ben Ali, cacciato a inizio anno dalle massicce proteste di piazza iniziate con l'autoimmolazione di un giovane fruttivendolo abusivo che aveva avuto le merci confscate dalla sbirraglia del regime sarà processato in contumacia da un tribunale criminale e da uno militare.

Numerose le accuse levate contro l'autocrate in esilio (ospite dell'ultimo monarca assoluto del mondo, Abdallah Saoud) nel procedimento che inizierà ufficialmente la prossima settimana: abuso di potere, omicidio di oppositori e dissidenti, contrabbando di antichità romane e cartaginesi, e, addebito inusuale per i Capi di Stato (a meno che uno non si chiami Manuel Noriega), persino narcotraffico.

Nei suoi palazzi, che condivideva con l'avida e ambiziossima moglie, l'ex sciampista Leila Trabelsi infatti sono stati rinvenuti "chili e chili" di stupefacenti (semrba soprattutto cannabis e hashish), visto che, apparentemente Ben Ali non seguiva i dettami del rastafarianesimo o lo stile di vita dello 'stoner', sembra proprio che lui o quantomeno il suo clan di parenti fosse impegnato anche nel contrabbando di droga. In 'denaro spicciolo' invece le residenze dell'ex padre padrone della Tunisia hanno rivelato la presenza di "soli" ventisette milioni di dollari (circa 18 milioni e 700 mila Euro).
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