In una intervista esclusiva con l'emittente di Hezbollah "Al-Manar" Sharif ha confermato le voci recentemente circolare secondo le quali lo strategico portafoglio delle comunicazioni dovrebbe rimanere al Libero Movimento Patriottico dell'ex Generale Michel Aoun, destinato a svolgere un ruolo centrale nel nuovo esecutivo visto che ha ricevuto in dote otto portafogli e due ministeri, come emerso dopo l'incontro di mercoledì tra Nabih Berri, il Premier designato Najib Miqati, Mohammed Raad di Hezbollah, Walid Jumblatt del PSP, Suleiman Frangiieh del Movimento Marada, Assaad Hardan dell'SSNP e Talal Arslan del Partito Democratico Libanese.
A proposito di quest'ultimo (sopra), che alcuni 'bene informati' davano piuttosto scontento degli ultimi sviluppi per la posizione sacrificata in cui si sarebbe venuto a trovare il suo movimento, Sharif ha sottolineato che "é pieno diritto dell'onorevole Arslan fare richieste qualora alcune delle aspirazioni sue o dei suoi uomini non siano state tenute in piena considerazione" sembra dunque che qualunque sacrificio e/o rinuncia richiesto all'LDP per la creazione di un esecutivo stabile sarà compensato in una maniera o nell'altra. Sharif ha poi aggiunto che l'estrema lentezza nel processo di formazione del Governo é stata anche dovuta allo scrupolo con cui Mikati e la coalizione di maggioranza si sono accostati al compito, aspettando sempre di aver pienamente risolto un nodo o una questione prima di procedere oltre, in modo da essere certi di non dovervi tornare una seconda volta.
Il politico settentrionale si é quindi detto sicuro che un Governo nato da un processo tanto scrupoloso si dimostrerà molto più solido, alla lunga, di uno partorito con un processo più rapido ma meno meticoloso oppure guidato da un Primo Ministro più schierato e 'partigiano' di Mikati (foto sopra), che offre invece le più ampie garanzie siguardo alla lungimiranza e all'equanimità delle sue politiche e delle sue scelte.
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