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Il Portavoce dell'Esercito di Khartoum |
Il Parlamento di Khartoum ha deciso di ritirare immediatamente la delegazione che nella capitale etiope di Addis Abeba era impegnata da mesi in inutili 'negoziati' con il regime di Juba sulla 'demarcazione' dei confini, con la sterile mediazione dell'Unione Africana. La decisione é arrivata dopo che
il Sud-Sudan ha proditoriamente cercato di occupare militarmente il campo petrolifero della regione di Heglig (universalmente riconosciuto come appartenente al Nord, uno dei pochi giacimenti petroliferi rimasti a Khartoum dopo lo scempio del 'referendum' secessionista imposto da Usa e Israele), con una avanzata da tre direzioni respinta dalle truppe del Nord.
I combattimenti si sono intensificati nel corso dell'ultimo mese e sembrano preludere a uno scontro convenzionale tra Khartoum e Juba, nel quale l'esercito convenzionale del Nord sembra decisamente meglio preparato ed equipaggiato delle riottose milizie di Salva Kiir il 'dittatore cowboy' del Sud-Sudan, che non riescono nemmeno a tenere in ordine il loro territorio
attraversato da faide e stragi etniche come quelle che hanno insanguinato le province dei Lou Nuer e dei Murle nelle prime settimane dell'anno.
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Raccogliticce truppe sud-sudanesi |
L'Unione Africana ha emanato un inane comunicato in cui si dice 'preoccupata' per la situazione, chiedendo un ritiro delle truppe dal confine e il riavvio dei negoziati.
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