venerdì 1 giugno 2012

A Gaza sono in corso scissioni e riposizionamenti tra i gruppi armati una volta affiliati a Fatah!

Scrivendo sul quotidiano As-Sharq al-Awsat Kifah Zaboun ci informa dei recenti sviluppi del fermento che a Gaza e dintorni sta attraversando gli ambienti delle organizzazioni armate una volta affiliate al Movimento 'Fatah', dove le spinte verso una totale indipendenza da un'organizzazione che dal tempo della Seconda Intifada si é fatta notare solamente per servilismo, vigliaccheria e sottomissione ai 'Diktat' occidentali e sionisti procedono a prescindere dai deboli e contraddittori tentativi dei capi di Ramallah di ristabilire una legami con gruppi e fazioni che una volta rispondevano a loro, e il cui controllo essi vorrebbero riprendere in prospettiva di una rinnovata presenza ufficiale nella Striscia come conseguenza dell'aleatoria 'riconciliazione'.
Ma andiamo per ordine: a differenza di tutti gli altri gruppi della Resistenza palestinese Fatah non ha mai avuto un corpo univoco di azione armata, al contrario di tutte le organizzazioni coeve come il PFLP, che ha le Brigate Abu Ali Mustafa, il DFLP che ha le Brigate di Resistenza nazionale, il PFLP-GC, che si identifica 'totalmente' con la sua componente armata, la Jihad Islamica in Palestina che ha le Brigate Al-Quds, Hamas con le Brigate Qassam e i Comitati di Resistenza Popolare con le Brigate Salah ad-Din. Fatah invece ha sempre avuto un polverio di 'bracci armati' tra cui dilagavano il cronismo, il nepotismo e le lotte intestine per il prestigio e la rappresentatività.
La più recente e per un periodo la più potente di queste organizzazioni sono state le "Brigate dei Martiri di Al-Aqsa" che hanno però subito un crollo morale e materiale quando Fatah, obbedendo agli ordini di Washington e Tel Aviv, ha cercato di rovesciare con le armi il risultato delle elezioni democratiche del 2006, venendo sonoramente battuta da Hamas e cacciata da Gaza. Una frazione delle ex-Brigate Al-Aqsa si é quindi staccata, denunciando il tentato golpe e l'avventurismo di Ramallah e costituendo l'organizzazione Al-Ahrar (dotata del suo esclusivo braccio armato nei Battaglioni Al-Ansar), altri spezzoni si sono riposizionati presso altre organizzazioni minori: Gruppi Ayman Judah, Al-Mujahedin, Gruppo Imad Mughniyah, Gruppo Ahmad Abu-al-Rish e Brigata Jihad Al-Imarayn.
Adesso però un ufficiale dei Gruppi Ayman Judah si sarebbe definitivamente 'stufato' di Fatah e, fondato un suo gruppo armato, detto "Battaglioni Abdul-Qadir al-Husseini" (dal nome di un eroe della guerra del 1948) starebbe conducendo una aggressiva "campagna acquisti" presso tutte le altre organizzazioni, sembrerebbe con l'aiuto di consiglieri di Hezbollah e del Corpo della Guardia Rivoluzionaria Iraniana. Delle attività di Hezbollah e Iraniani a Gaza si parla spesso e quasi sempre a sproposito. Subito dopo il fallito golpe anti-Hamas del 2007 si diceva che l'organizzazione libanese e la Repubblica Islamica avessero forti legami con Hamas; poi si é passati a dire che Hezbollah si fosse spostato più vicino ai Comitati di Resistenza Popolare mentre la Guardia Iraniana avrebbe sostenuto più volentieri la Jihad Islamica. Adesso sembra che ambedue stiano sponsorizzando la nascita di una ancor più nuova organizzazione armata palestinese.

Non sappiamo quanto credito dare a questa voce, pur stimando la serietà giornalistica di Zaboun e quella di As-Sharq al-Awsat, aspettiamo di vedere se il prossimo futuro riserverà nuovi aggiornamenti e sviluppi sui 'Battaglioni Al-Husseini' e sul loro leader o se il tutto si rivelerà una effimera bolla di sapone che ha riempito qualche colonna prima di svanire nel nulla.
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