mercoledì 8 agosto 2012

Cittadini del Cairo protestano contro la provocazione del Mossad: "Sionista la mano assassina, fuori l'ambasciatore di Tel Aviv!"

Centinaia di manifestanti hanno circondato la residenza dell'ambasciatore del regime ebraico al Cairo, nel quartiere di Maadi, chiedendo la sua "immediata e irrevocabile" espulsione dal paese dopo che nelle scorse ore commando sionisti mascherati da beduini hanno attaccato una caserma egiziana nel Sinai uccidendo sedici guardie di frontiera.

"Non vi sono dubbi, la mano dietro l'attacco é quella sionista, domandiamo l'interruzione definitiva di ogni relazione con Tel Aviv", dichiara ai microfoni dell'agenzia ABNA Ahmed al-Tuni, attivista indipendente, che non risparmia critiche al Presidente Mursi per essere 'caduto' nella trappola israeliana e avere ordinato la chiusura della frontiera con Gaza "il che era precisamente quel che voleva Israele".

Il sito-web "Ahram Online" invece registra le dichiarazioni di un altro manifestante, Mohamed Bakhati che dice: "Il Presidente Mursi ha tempo ancora per tutto il Ramadan, se al suo termine non vedremo rappresaglie consistenti e adeguate contro Israele torneremo nelle piazze, la sua elezione non significa che accetteremo qualunque sua decisione, la sua politica deve rispecchiare i desideri del popolo".
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