giovedì 29 novembre 2012

Proteste, insulti e petizioni forse hanno fatto "vedere" a Stevie Wonder la verità? Fonte sionista afferma che il musicista non suonerà al galà pro-assasini!

Dal momento in cui, insieme a molti altri outlet di informazione, abbiamo denunciato la partecipazione del tastierista negro Stevie Wonder al "Galà degli Amici delle SS Sionaziste" (finanziato da ricchi lobbisti ebrei in quel di Los Angeles e previsto per il prossimo 6 dicembre), una vera e propria tempesta di denunce, petizioni, inviti al boicottaggio, ha colpito la persona e l'opera del musicista, celebre negli anni '80 per le sue sviolinate 'antirazziste'.

Passare dall'abbracciare Nelson Mandela a intascare gli shekel di Sion, insanguinati delle vittime civili (donne e bambini soprattutto) del recente "pogrom" armato contro la Striscia di Gaza non ha fatto 'bene' alle quotazioni mediatiche di Wonder che, apparentemente, avrebbe deciso di ritirarsi dall'apparire alla riunione sionazista. La notizia aspetta ancora conferma, anche se é stata ripresa anche dal quotidiano 'Haaretz'. Ovviamente per quanto ci riguarda il danno ormai é fatto e il tardivo ripensamento nulla fa per cancellare l'originale decisione del musicista.
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